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CASORIA. Con sei liste elettorali, nasce così la Coalizione Civica

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CASORIA – Comincia a delinearsi lo schacchiere dei vari fronti che si sfideranno nella prossima campagna elettorale e che vedrà il suo termine un giorno prima delle elezioni che si terrranno il prossimo 26 Maggio. All’ex sindaco Pasquale Fuccio, già proclamato candidato sindaco col benestare del PD locale e dalla Consigliera regionale Antonella Ciaramella e del gruppo di “A viso Aperto” che fa capo al consigliere di Afragola Gennaro Giustino e alla candidata sindaco Elena Vignati del M5S, si contrappone una coalizione civica formata da sei liste che si sono date appuntamento ieri all’Hotel Futura di Arpino.

Da ieri ha preso corpo questa coalizione politica che sarà sicuramente protagonista alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio 2019. In sala tanti esponenti delle varie forze politiche, uomini e donne provenienti da diverse esperienze, da differenti consiliature, del recente passato e di qualche anno fa.

Introduce la discussione Tommaso Casillo, leader in provincia di Napoli di Campania Libera e curatore della lista che con molte probabilità si chiamerà “Casoria Libera”: “Dividerei in tre momenti le cose da fare. Premesso che la creazione di un coordinamento tra un rappresentante per sigla sia necessario, per motivi organizzativi e soprattutto per scrivere il programma. Sarà poi il momento di sottoscrivere un programma condiviso tra tutte le forze presenti e per completare il lavoro, l’indicazione di un candidato Sindaco, espressione di sintesi tra le varie entità che comporranno la coalizione. La lealtà tra liste oggi e in campagna elettorale è una cosa fondamentale per giocare di squadra. Dobbiamo essere consapevoli che i problemi sono tanti, partendo dall’ambiente, all’utilizzo delle Aree dismesse. Per quanto riguarda l’asse di collegamento della Metropolitana che arriverà a Casoria da Napoli, ho chiesto che sia utilizzata l’Ex Montefibre nel passaggio dell’opera per collegarsi alla stazione di Casoria, ricordo che a oggi è l’unica Area bonificata. Le risorse economiche da recuperare sono un tema fondamentale, dai tributi ai progetti europei.

Bisogna smetterla di gravare ulteriormente sulle spalle dei contribuenti virtuosi – continua il Presidente del Consiglio Regionale – la spese per i servizi e i costi dell’Ente. I numeri sono impietosi, una raccolta differenziata che scende dal 67% al 45%, i tributi dal 40% al 26%, soprattutto i sei milioni di euro che rischiano di essere persi perché in questi due anni e mezzo non si è fatto nulla per modificare il progetto della Città dell’arte del Più Europa. L’impegno e l’attenzione da parte della Regione Campania non sono mai mancati. L’investimento di risorse economiche c’è stato, basti pensare alle Universiadi e continuerà con il finanziamento per altre opere come le strade, a parte la Metropolitana che avrà un passaggio strategico a Casoria. Il rilancio della macchina comunale oggi davvero richiede una particolare attenzione, vista l’età media dell’apparato burocratico dell’Ente. Le esperienze in sala legano gli ultimi dieci anni di amministrazione cittadina e tutto quello che di buono è stato proposto in passato, ha ricevuto sempre il nostro sostegno anche dall’opposizione, come per l’ex sindaco Stefano Ferrara, presente in sala.

Probabilmente è venuto il momento che si metta in campo un coordinamento tra i presenti per mettere su un programma oggi – conclude – organizzare la campagna elettorale del sindaco fino al 26 maggio in caso di vittoria al primo turno, il 9 giugno se si andrà al ballottaggio”.

Dopo l’intervento di apertura di Tommaso Casillo, Gianni Bianco prende la parola in rappresentanza di “Casoria Viva”, successivamente Enzo Petrazzuolo “Campania libera”, Antonio Lanzano per i “Verdi”, Raffaele Petrone “Noi di Arpino”, Sossio Salma per i “Riformisti”, Sergio Marchetti “Casoria nel cuore”. Molto apprezzato anche l’intervento di Pasquale D’Anna. Erano presenti in sala anche i rappresentanti Salvatore Graziuso, Francesco Russo e Antonio Verre di “Obiettivo Casoria”. Una serie d’interventi che hanno già disegnato l’idea di un programma che sarà di facile consultazione per i cittadini, una riunione aperta e non ristretta come spesso accadeva nel passato e soprattutto un rinnovato spirito di squadra per mettere su un progetto di rilancio della nostra comunità.

Nasce quindi una coalizione che accompagnerà la scelta del candidato Sindaco fino alle Elezioni del 26 maggio. Nasce oggi l’alleanza civica per Casoria, tra poco la scelta del Sindaco. L’unico gruppo che manca all’appello è il centrodestra, aspettiamo segnali di vita.

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Casoria, un topo nell’Istituto Comprensivo Moscati-Maglione

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“C’è un topo nella scuola”, è il messaggio che circola in queste ore nella chat whatsapp delle mamme dei bambini e delle bambine che frequentano l’Istituto Comprensivo 2, Moscati-Maglione, sito in via Martiri d’Otranto a Casoria (Na).

Foto e video sono eloquenti. Un roditore, di medie dimensioni, passeggia indisturbato tra le reti di ferro della finestra di una classe prospiciente il cortile dell’istituto scolastico casoriano. Poi, eccolo inerme – senza vita – riverso sul suolo a pancia in su.

Quel topo, passato a miglior vita, sta – a sua insaputa – gettando il panico tra i genitori che pensavano di mandare i propri figli in un posto “sicuro” lontano dai pericoli.
Il video e la foto sono di qualche giorno fa, in uno dei pomeriggi in cui i bimbi dell’infanzia sono in procinto di uscire dalle loro classi.

L’Asl Napoli 2 Nord ha in programma per il 24 dicembre, così come ha ufficialmente comunicato, la disinfestazione, disinfezione e la derattizzazione delle scuole pubbliche primarie e secondarie del comune di Casoria.
I genitori saranno disposti ad attendere?




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Santo ucciso, il 17enne confessa: “Mi hanno sporcato le scarpe di 500 euro, me la sono presa”

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Confermata la versione della scarpa sporcata: Luigi, il 17enne di Barra accusato dell’omicidio di Santo Romano, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio nella notte tra venerdì e sabato.

Avevo le scarpe griffate Versace, le ho pagate 500 euro, me le hanno sporcate e me la sono presa” – queste le parole del minore reo confesso dell’omicidio, rese note da Il Mattino. Da un banale pestone, dunque, sarebbe scaturita la lite, degenerata nel sangue.

C’è un video agli atti dell’inchiesta che mostra gli ultimi istanti di vita di Santo: dopo la discussione il ragazzo si sarebbe allontanato dalla Smart con a bordo il 17enne poi pare tornare indietro, quasi come se cercasse ancora un chiarimento. Pochi metri e una torsione del corpo, come se stesse per lanciare un oggetto, sarebbero bastati per scatenare il panico: il giovane calciatore è stato freddato con un colpo di pistola al petto.

In queste ultime ore è, inoltre, emerso che Luigi poco prima avesse litigato con un altro coetaneo. C’è la testimonianza di un ragazzo che racconta di averlo visto puntare la pistola alla gola del rivale, posizionando l’arma sotto il mento.

“Sì ho litigato con un altro ragazzo prima di uccidere Santo Romano ma non ho mai estratto la pistola” – avrebbe dichiarato il 17enne, confermando la lite. Un tassello in più che sembra far presagire la chiara intenzione di trovare un pretesto per far esplodere la violenza, avvalorata già dal semplice fatto di uscire di casa con una pistola in tasca.

Poi l’ultima drammatica scena raccontata da un’altra testimone: “Ho visto Santo alzare la maglietta e mostrare il buco che aveva al petto”.

La fidanzata e gli amici, intanto, negano la versione fornita dal legale del 17enne: Santo è la vittima, non aveva aggredito nessuno, non ci sarebbe stato nessun pestaggio e nessuna spallata da parte sua. Avrebbe compiuto un gesto con la mano come per lanciare qualcosa (senza lanciare di fatto nulla). E in nessun caso il gesto folle di premere il grilletto di una pistola contro un ragazzo di 19 anni sarebbe giustificabile ed è assurdo che si faccia passare come una “reazione di difesa”.

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Casoria, finiscono a coltellate per le damigiane di vino: arrestate due persone

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Dalle parole ai fatti il passo è stato breve.

Al centro della contesa – iniziata a parole e poi finita a coltellate e a colpi di spranga – la proprietà di alcune damigiane di vino.

Due uomini, si tratta di due cognati, finscono in manette; altri due uomini (altri due cognati) e una donna, che è la sorella di due dei contendenti, finiscono in ospedale.
La vicenda è accaduta a Casoria, nel Napoletano.

I protagonisti, tutti incensurati, hanno rispettivamente 61, 66, 56 e 65 anni gli uomini, mentre la donna ha 58 anni. La controversia nasce poco prima di cena. Al centro della lite la proprietà di alcune damigiane di vino. Non si arriva a una soluzione sul problema fiaschi e la discussione sfocia nel sangue. Poco prima dell’arrivo dei carabinieri i quattro cognati se le danno di santa ragione e interviene anche la donna.
Il 61enne afferra un coltello e sferra due fendenti nel fianco del cognato 56enne. Il terzo cognato – il 66enne – impugna una spranga in ferro e colpisce alla testa il quarto parente, il 65enne.
Durante la lite viene ferita anche la donna, per lei un braccio fratturato.

I feriti ne avranno per 30 e 10 giorni. Le armi sono state sequestrate mentre i due assalitori sono stati arrestati. Gli indagati devono rispondere di tentato omicidio e sono stati trasferiti in carcere.

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