CRISPANO – Un Comune di dodicimila anime, sciolto due volte per ingerenze della criminalità organizzata, l’ultima nel 2017 e negli ultimi due anni amministrato da Commissari prefettizi, al solo passaggio in auto o a piedi sembra una landa desolata, dove non c’è vita pubblica, dove anche l’ordinario diventa straordinario ed in questo quadro desolante, in una cittadina dove niente funziona secondo le regole, i cittadini sembrano oramai rassegnati a passare come italiani di serie b e forse anche della serie cadetta.
A maggio nella città a nord di Napoli si congederanno i Commissari Prefettizi e con le elezioni amministrative si deciderà il nuovo sindaco e il nuovo legislativo ma da quello che trapela, anche raccogliendo indiscrezioni sul territorio, ai cittadini crispanesi, questa cosa poco importa. Il concetto è desolante, specialmente per quei pochi, pochissimi che vorrebbero mettersi in gioco, amando la propria città, per risollevare le sorti di un Comune etichettato più volte come paese di camorra.
Solo pochi, in verità stanno cercando di avere un sussulto di dignità e cominciano a fare qualche azione politica, neanche degna di nota, ma semplicemente ordinaria, infatti l’ex consigliere Pasquale Vitale ha scritto ai Commissari e protocollato in Segreteria un’istanza dove si chiedono lumi sui danni arrecati al Centro Sportivo di Cappuccini e al Centro Servizi della Zona P.I.P. Entrambi abbandonati e vandalizzati. L’ex consigliere nella sua missiva chiede semplicemente chi è responsabile di tali danni e chi, eventualmente, dovrà pagare le opere di riqualificazione dei due siti, visto che le azioni di vandalizzazione sono state effettuate in questi ultimi due anni. E non solo.
Pasquale Vitale nella sua istanza ha menzionato anche il campo sportivo, il campetto sportivo retrostante l’ex casa del fascio e gli sversamenti illeciti che si effettuano nella zona P.I.P. di cui Minformo già si è interessato illo tempore. Quello che dovrebbe interessare i crispanesi è soprattutto se a monte di tutti i danni arrecati alle proprie strutture vi siano denunce alle Autorità Giudiziarie, se sono stati individuati e puniti i responsabili ma soprattutto chi pagherà i danni. Invece, nulla. I crispanesi sono abituati a delegare al politico di turno e vomitargli addosso qualsiasi epiteto laddove quest’ultimo sia impossibilitato, a stretto giro, a risolvere i problemi anche di natura ordinaria.
La dimostrazione di quanto detto sta proprio nel fatto che i crispanesi, si sono visti soffiare, grazie anche all’oculata politica fatta dal primo cittadino carditese, la guardia medica che da qui a breve si trasferirà in quel di Cardito. Attraverso i social l’indignazione si è elevata ai massimi livelli, infatti attraverso un gruppo social dedicato a Crispano addirittura ci si è dati appuntamento a stamattina fuori al Comune per fomentare la protesta. Indignazione, però, rimasta sui social, visto che stamattina all’appuntamento era solo presente qualche ex assessore e qualche ex consigliere, sembra cinque elementi in tutto. Erano assenti persino i promotori dell’appuntamento e la ciliegina del disinteresse totale dei cittadini crispanesi ai loro problemi è il fatto che da Facebook sia sparito anche il post di indignazione che reclamizzava il rendez-vous.
Il dato politico che esce fuori è sconcertante, in un paese che si appresta alle amministrativa, i suoi cittadini non possono non interessarsi alla cosa pubblica. La gente deve capire che se l’ingerenza della criminalità organizzata c’è stata, non è certo la sfiducia nella vita pubblica la medicina idonea per far sì che la propria città non venga più amministrata da commissari prefettizi, che nelle loro competenze non c’è altro che l’amministrazione ordinaria di una città.