Se si percorre la via Pio XII di Casoria, una delle arterie più importanti per abitanti, commercio e servizi, si nota una parte di verde dagli abitanti chiamata “La Pista”, che però fa parte del Comune di Napoli. Casoria e Napoli s’incastrano come in un puzzle, marciapiede contro marciapiede, da Arpino, la frazione, a Casoria stessa. I casoriani questo lo sappiamo, gli amministratori napoletani, da sempre no. Anni addietro l’Area è stata utilizzata come percorso di gare ippiche e nel tempo, dopo gli anni 70’ in particolare, divenne un parco naturale, poco curato e senza attrezzature ma che per i giovani di Casoria rappresentava un luogo di ritrovo, aggregazione e divertimento per le più disparate passioni. Alcune esibizioni di fuochi d’artificio per le feste patronali ancora oggi sono un ricordo bellissimo e la partecipazione dei cittadini era notevole in quelle sere d’estate.
La decadenza è cominciata dopo l’evento che ha devastato Napoli e provincia, parlo dell’evento sismico del 1980, l’area fu impegnata per il collocamento di containers per terremotati. Da quel momento furti, rapine e quant’altro divennero all’ordine del giorno allontanando i cittadini. Lo stesso abusivismo edilizio fece la sua parte e nel tempo tutti o quasi abbiamo dimenticato la nostra “Pista”. A dire il vero, più volte, in discussioni tra amici e addetti ai lavori era nata l’idea di chiedere al Comune di Napoli di scambiare l’Area con una parte di territorio di eguale dimensione non ancora inutilizzato, di proprietà comunale, confinanti con il capoluogo napoletano, parlo della zona Lufrano e della frazione di Arpino in particolare. La cosa durava il tempo di un caffè o di una chiacchierata mai atti ufficiali. Peccato, forse sarebbe stata l’idea migliore per risolvere tanti problemi legati alla qualità della vita, in una via che è il centro pulsante di Casoria, basti pensare che a duecento metri dall’area di cui parliamo, ci sono: la Compagnia dei Carabinieri, la sede del Giudice di Pace, Uffici comunali, Istituti scolastici, etc. Lancio la proposta oggi di riprendere l’idea e farne davvero un Parco pubblico delle dimensioni di quello di Cardito e forse ancora più grande nel cuore di Casoria, oggi che siamo Città metropolitana di Napoli sarebbe davvero possibile realizzarlo. Avviene invece, come spesso accade, che si guardano grafici, a colori o in bianco e nero, s’individuano soluzioni a problemi di una comunità senza rivelare verità dei disagi per altre comunità. Come si può immaginare di costruire un’Ecodistretto che dalla prospettiva napoletana riguarda l’estrema periferia e dalla prospettiva casoriana riguarda in pieno centro? Bene ha fatto allora da face book l’on. Tommaso Casillo ad annunciare un suo intervento al riguardo. Ci sono state a oggi iniziative, articoli e qualche riunione ma di atti concreti non c’è traccia. I toni del post di Tommaso Casillo sono fortissimi: “Il Sindaco De Magistris ha deciso di andare avanti nella realizzazione dell’Ecodistretto.
L’invito ad aprire un dialogo con la municipalità di San Pietro ed il Comune di Casoria che di fatto ospiterà l’impianto per condividere una diversa soluzione è caduta nel vuoto. E’ un atto di arroganza e di prepotenza che va contrastata ad ogni costo. Chiederò un incontro con il dott. Giuffrè Commissario del comune di Casoria per concordare eventualmente iniziative a tutela iniziative a tutela del nostro territorio”. Il Comune di Casoria per adesso non ha una guida politica essendo decaduto Pasquale Fuccio ma l’autorevolezza del Vicepresidente della Regione Campania potrà sicuramente chiedere e aprire un tavolo di confronto tra Comune di Casoria, Comune di Napoli, Regione Campania e Prefettura. Le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente della città partenopea non sono confortanti per adesso: “E’ stato approvato lo studio di fattibilità dell’Ecodistretto e l’avvio delle procedure per il bando relativo all’assegnazione dei lavori di progettazione dell’impianto che dovrebbe sorgere alle porte di Casoria”. Il cognome dell’assessore della giunta De Magistris ricorda una grande personalità della città di Casoria, Achille Del Giudice, spero faccia una passeggiata in Via Pio XII l’assessore napoletano, insieme a rappresentanti della relativa Commissione consiliare per comprendere il disagio che riportiamo dalle pagine dei quotidiani o sul web. Bisogna plaudire all’iniziativa dell’on. Tommaso Casillo che interviene oggi direttamente sul problema, confidiamo nella sua capacità politica per trovare una soluzione coinvolgendo altri livelli Istituzionali e soprattutto che la fretta e la mancanza di conoscenza dei luoghi non regali alla nostra comunità un tale scempio, la nascita di un Ecodistreto alla periferia di Napoli nel cuore di Casoria.
gianni bianco