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GIUGLIANO. Giorgia Meloni, in visita alla Zona Asi: “Qui degrado, inquinamento e disorganizzazione”

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Oggi 15 dicembre 2018, una delegazione di Fratelli d’Italia ha visitato la Zona ASI di Giugliano. Alla guida della delegazione c’era Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia, che ha commentato il degrado della zona: “Siamo in una zona nella quale insiste un’area industriale alla Provincia di Napoli e insiste il consorzio per lo sviluppo industriale alla Provincia di Napoli, 75 imprese più la Selex, quindi Leonardo Finmeccanica, 1500 dipendenti e 1500 Rom

Questo – aggiunge la Meloni – è l’unico dei diversi campi Rom che esistono, in teoria autorizzato, anche se i termini sarebbero scaduti. Qui dovrebbero vivere circa 250 Rom, ne vivono più o meno 380. Queste persone vivono con allacci pagati dal Comune di Giugliano, gas, acqua, luce, rimozione forzata della spazzatura. Nonostante ciò, qui i bambini vivono di fronte ad una discarica a cielo aperto“.

I problemi – continua il Presidente di Fratelli d’Italia – sono dati anche dai roghi tossici. C’è poi un grande problema di smaltimento abusivo e irregolare di rifiuti e c’è per tutti i cittadini un grande problema di inquinamento ambientale. La Terra dei Fuochi arriva anche qui. Anche chi vorrebbe lavorare incontra le difficoltà di lavorare nel degrado, di lavorare nell’inquinamento, di lavorare con i fili che vengono staccati perché i Rom ci fanno il rame, di lavorare in condizioni di assenza totale di sicurezza“.

Sugli imprenditori, Giorgia Meloni ha spiegato: “Gli imprenditori, che adesso incontreremo, ci hanno chiesto di accendere i riflettori su questa realtà, perché c’è un Sud Italia che non chiede assistenza e che chiede semplicemente la possibilità di lavorare in condizioni decenti“.

Noi – continua la Meloni – siamo qui in balia di degrado e disorganizzazione verso realtà ormai insostenibili. Questa è la ragione per la quale Fratelli d’Italia ha presentato un Decreto Sicurezza, con una serie di emendamenti che riguardano anche queste questioni, in particolare lo sgombero dei Campi Rom“.

Sui Campi Rom e sulle condizioni dei Rom: “La vicenda dei Campi Rom è una vicenda tutta italiana, che bisogna chiudere per risolvere. I Rom se sono nomadi si devono comportare da nomadi e quindi gli allestiamo piazzole di sosta temporanee, dove possono stare massimo 6 mesi, allacciandosi alle utenze e soprattutto pagando le utenze. Se invece sono cittadini stanziali si devono comportare come tutti gli altri cittadini stanziali: i poveri si mettono in fila per avere accesso a quello che prevede lo Stato Italiano, invece se hanno i soldi, come spesso accade, si comprano una casa come fanno tutte le persone normali e si comportano come tutti gli altri cittadini, avendo obblighi e diritti, compreso l’obbligo di mandare i figli a scuola, non come accade ora che i bambini non vanno mai a scuola. Non è assolutamente umano tenere i bambini in questa situazione. Anche per questo motivo avevamo chiesto l’intervento e una maggiore presenza dell’esercito“.

Infine Giorgia Meloni ha fatto un appello al Ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Voglio fare un appello a Matteo Salvini di dare una mano anche qui con la concretezza che ha dimostrato anche in altre situazioni e che condividiamo visto che c’è un Sud che non chiede il Reddito di Cittadinanza ma vorrebbe solo sicurezza, posti decenti dove vivere, combattere il degrado e far crescere i propri figli senza avere il terrore di respirare roghi tossici. Su di noi potete contare perché per me la prima regola è ‘Chi lavora deve stare tranquillo’.

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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