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Napoli

ACERRA. Controlli Forze dell’ordine su residenti centro storico

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ACERRA – Nella giornata di oggi si è svolta un’operazione congiunta degli agenti della Polizia Municipale di Acerra (Na) e del Commissariato di Polizia di Stato di Acerra, diretto dal vice questore Antonio Galante, che hanno effettuato un controllo su decine di residenti nel Centro storico della città di Acerra. Ispezionate anche delle abitazioni, in particolare nella zona tra via Foscolo e Via Suessola, controllati i residenti e la regolarità dei contratti di locazione degli immobili.

Si tratta di riscontri e controlli necessari, a seguito dei quali i Vigili Urbani e gli uomini della Polizia di Stato stanno procedendo ad ulteriori verifiche sui nuclei familiari residenti nel centro storico, con gli Agenti della Polizia di Stato impegnati a prevenire qualsiasi problema e rendere vivibile il centro della città di Acerra.

 Il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri ha espresso vivo apprezzamento per l’operazione congiunta di oggi: “Prosegue l’azione amministrativa per il rilancio del Centro storico, dopo gli interventi strutturali e di riqualificazione del Castello dei Conti, di piazza Castello e piazzale Renella, grazie alla positiva collaborazione tra Forze di Polizia che ringrazio per quanto stanno facendo, miriamo a combattere anche il fenomeno degli affitti irregolari delle abitazioni del centro storico a stranieri extracomunitari, immobili che spesso sono anche in rovina ed i cui proprietari dovranno destinare ad altro.

Non tollereremo più situazioni che a qualcuno possono apparire lievi irregolarità ma che invece sfociano nel degrado. Il Castello dei Conti è tornato ad essere il centro degli interessi culturali e sociali della città ed i nostri sforzi sono finalizzati a fare in modo che i proprietari degli immobili del centro storico colgano l’importante occasione delle detrazioni fiscali, promossi anche dal Comune, che agevolano le ristrutturazioni ed i cambi di destinazione d’uso così da agganciarsi ad un’azione di volano economico e commerciale che parte con la rifunzionalizzazione e ristrutturazione del Castello dei Conti”.

Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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