MARANO di NAPOLI – Tutto si decide sulle alleanze. Difficile che si riesca a vincere al primo turno, ci riuscì Salvatore Perrotta nel 2006, la sfioró Angelo Liccardo nel 2013. Per lui solo la maggioranza in Consiglio Comunale, ci volle il ballottaggio con Mauro Bertini per decidere a chi dare la fascia tricolore.
Pasquale Albano, il primo a partire ufficialmente in questa corsa, sembrava poter riuscire nell’impresa, ma man mano che passano i giorni questa convinzione sembra svanire. Questo è l’effetto collaterale di chi parte per primo, a volte si fa peccato a pensare di essere l’unico detentore della vittoria e per la quale, tutti si devono sentire obbligati a far parte di quella “corazzata” o “carrozzone” che sarà. Ecco perché bisogna fare molta attenzione alla selezione delle candidature, a volte, senza sapere, nell’euforia di imbarcare, ci potrà essere qualche figura che da un lato possa portare parecchi consensi in termini di voti ma dall’altro lato anche strumentalizzazioni avversarie e la minaccia dell’arrivo di una nuova commissione d’accesso.
Tutte le altre compagini si stanno organizzando e trovare 12mila voti (più o meno) per vincere al primo turno e’ una missione impossibile. Ora per le compagini in lizza restano tre strade da percorrere: competere in solitaria o al massimo con due liste, creare un “carrozzone” o formare una “corazzata”. Sulla prima pare sia intenzionato il Pd con Rodolfo Visconti, il Movimento 5 Stelle, e forse se deciderà di candidarsi Mauro Bertini.
Per Pasquale Albano e Stefano Stanzione, al momento gli unici due che hanno aperto ufficialmente ad altre forze politiche resta o il “carrozzone”, ovvero un raggruppamento creato al solo scopo di recar vantaggi alle proprie clientele elettorali, il quale però è considerato come scarsamente congruo, fatiscente e ingombrante. Altra ipotesi è quella di lavorare per la “corazzata”, vale a dire una grande coalizione ricca di professionisti, dotata di una grande struttura organizzativa, con un programma serio e dettagliato. Pronta ad affrontare e battere qualsiasi altro avversario senza esserne vulnerata da attacchi veicolati ad hoc.
In questo panorama, dove la vittoria al primo turno non è più certa come ad inizio agosto, pare che stia nascendo anche un’idea nel centrodestra. Per il momento gli unici in campo ed al lavoro per la città restano gli uomini della Lega, ma attorno a loro sta nascendo un certo entusiasmo che potrebbe aggregare altre forze e creare così una larga intesa per tentare di raggiungere il secondo turno. Una testimonianza di tutto ciò viene anche dal Comunicato diramato da Fratelli d’Italia che lascia intendere di essere al lavoro per un centro destra unito e quale buon viatico se non quello di fare un’alleanza con la Lega, partito che fa molto trend ultimamente, visto la perenne campagna elettorale intrapresa dal suo leader nazionale, fissato per gli immigrati e distratto dai problemi reali del Paese.
Insomma in questo quadro generale, il sollievo per la città di Marano diventa sempre più complicato, anche perché come al solito, molto probabilmente le nuove leve saranno sfruttate per portare fieno in cascina, sfruttando i voti familiari che alimenteranno il consenso dei capilista e alla fine la città si ritroverà con la solita Assise formata sempre e solo dalle solite facce. Ora chi ha il coraggio di formare davvero una corazzata di professionisti seri presi dalla società civile lo faccia pure, abdicando a questi ultimi il futuro della città, in caso contrario, per favore che nessuno parlasse di rinnovamento.