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Politica

Guerra Russia-Ucraina, il Cremlino sulla tregua: “Non correte troppo, le notizie principali verranno da qui”

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Mentre Usa e Ucraina discutono di una tregua di 30 giorni per quanto concerne la guerra con la Russia, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova smorza gli entusiasmi, commentando i negoziati di ieri a Gedda.

Ecco le sue dichiarazioni raccolte in un’intervista a Radio Sputnik:

“La formazione della posizione di Mosca su un eventuale cessate il fuoco nel conflitto russo-ucraino non avviene all’estero a causa di determinati accordi o degli sforzi di alcune parti, ma avviene all’interno della Federazione Russa. Le notizie principali per noi verranno da qui”.

Dello stesso avviso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha così dichiarato:

“Bisogna non correre troppo sull’ipotesi di un’accettazione della tregua di 30 giorni con l’Ucraina. Per prima cosa, Mosca attende di ricevere dagli Usa informazioni dettagliate sui colloqui di ieri a Gedda con una delegazione ucraina. In questi giorni abbiamo pianificato anche dei contatti con gli americani, durante i quali contiamo di ricevere informazioni complete”.

Inoltre, secondo fonti russe, “a Mosca c’è cautela mista a scetticismo rispetto alla proposta uscita ieri dai colloqui di Gedda. Qualsiasi accordo per porre fine alla guerra in Ucraina dovrà tenere conto dei progressi russi e rispondere alle preoccupazioni di Mosca. Vladimir Putin avrebbe difficoltà ad accettare l’idea del cessate il fuoco senza discutere i termini e ottenere qualche tipo di garanzia. Putin ha una posizione forte perché la Russia sta avanzando”.

Poi, prosegue Peskov: “Se dovesse presentarsi una tale necessità, verrà organizzato molto rapidamente. Gli attuali canali di dialogo con gli americani consentono di farlo in tempi abbastanza brevi”.

Frattamaggiore

FRATTAMAGGIORE. Al dibattito pubblico nelle sedi opportune la politica preferisce ragiona di fake news sui social

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FRATTAMAGGIORE – Frattamaggiore. I consiglieri comunali si caratterizzano, soprattutto quelli vicini al sindaco, per un assordante silenzio sui social sui temi “caldi”, anche rispetto ad una intensa attività investigativa che proprio i fedelissimi del sindaco richiamano nelle loro pochissime uscite pubbliche. L’ultima riguarda un post di Giovanni Pezzullo, consigliere comunale di una civica e vicino al primo cittadino. Scrive un post, apre un dibattito su una “non notizia”. Il post inizia così: “Spero che la notiaiza sia senza fondamento”. E già qui appare singolare: un consigliere comunale c he dà una notizia nemmeno verificata. Poi dal dubbio passa alla certezza: “Ho appena appreso che un nuovo tecvnico, architetto Nicola Chiacchio da Casandrino, si occuperà di Urbanistica a Frattamaggiore. Al momento non esistono procedure di evidenza pubblica (…) chiamato da chi non si sa e in che modo, un nuovo tecnico si occuperà di un settore così delicato che ha visto negli ultimi anni esposti e denunce che hanno portato più volte polizia e guardia di finanza sul nostro comune per accertamenti”.

Punto primo, si apre un dibattito su una notizia “fake” e lo dimostrano le smentite seguenti del sindaco Del Prete e addirittura la felicità espressa dal consigliere pezzullo nell’aver appreso dalle dichiarazioni del sindaco che la notizia fosse senza fondamento.

Una maggioranza che resta in silenzio sui problemi mentre alza casi su notizie che seguendo le loro dichiarazioni non esistono. Singolare. Punto due: legittimo utilizzare anche i social per far arrivare il dissenso al sindaco, magari avendo saputo in anteprima la notizia. Non si riesce a porre un problema politico nelle sedi opportune, si preferisce mostrare sui social un mal di pancia prima della nomina. Anche questa è una pratica in uso a Frattamaggiore. Punto tre. Non si capisce la relazione tra un eventuale tecnico da impegnare all’ufficio Urbanistica e l’attività di indagine delle forze dell’ordine su cose vecchie, di cui i consiglieri comunali sui social non ne hanno mai fatto parola. Sembra più una frase messa lì per fare “ammuina” ma la relazione tra l’eventuale nomina di questo Chiacchio e la normale attività di indagine della Procura su quel settore su cose vecchie quali relazioni potrebbero avere o cosa potrebbe determinare l’arrivo di un nuovo tecnico su indagini già in corso.

Un “caso” che è nato e si è spento in pochi minuti. Una “querelle” bollata anche dal sindaco con parole davvero comiche rispetto ad altri consiglieri comunali che gli hanno chiesto spiegazioni. Con tanti problemi seri che ci sono in città e nelle stanze del Municipio, la politica perde tempo a ragionare su notizie “fake” e soprattutto si manda messaggi via social, nella bolla degli eletti, tenendo fuori i cittadini da fatti concreti. Sventolando ogni tanto la bandiera delle forze dell’ordine giusto per fare “ammuina” ma nessuno spiega nei contenuti quando sono arrivati le divise e su cosa perché da quello che circola nei corridoi del Municipio e nelle strade della città proprio dagli addetti ai lavori, ci sarebbe tanto da confrontarsi. E invece su quei temi prevale il silenzio.

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Politica

Groenlandia, l’opposizione di centrodestra vince le elezioni legislative

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Giornata storica quella di ieri per la Groenlandia, visto che l’opposizione di centrodestra ha vinto le elezioni legislative e adesso si punta all’indipendenza.

Il voto ha premiato il partito democratico, formazione ‘social-liberale’, con oltre il 30% di voti. Tuttavia, sono andati bene anche i nazionalisti di Naleraq con il 23%, mentre i partiti del governo uscente hanno concluso in netto calo: gli ambientalisti di sinistra di Inuit Ataqatigiit sono al 21% e i socialdemocratici di Siumut al 15%.

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Casoria

Casoria, l’ex Acciaieria del Sud inondata di rifiuti per decenni: si procederà al monitoraggio della falda acquifera per i prossimi due anni

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L’ex Acciaieria del Sud è un fabbrica ancora attiva e ben visibile anche dalla stazione di Casoria. Una realtà storica del nostro territorio, sul territorio di Casoria, ma ai confini con Afragola.

Dopo oltre 40 anni di silenzio, ho riportato alla luce una storia che in tanti a Casoria avevano dimenticato, lasciando per decenni una montagna di rifiuti a cielo scoperto.

Vi racconto dalle pagine di questo giornale una questione avviata il 29 Aprile 2021 dal sottoscritto in qualità di Consigliere Comunale, che con protocollo n. 4411 scrivevo al comandante della Polizia Municipale per richiedere una immediata verifica dell’area posta sul retro della ex IMI SUD di via Diaz a Casoria ai confini con Afragola. Una fabbrica attiva e ben visibile anche dalla stazione di Casoria. Sul retro della fabbrica, soprattutto dal lato di via Mameli e via Pennasilico è ben visibile la presenza di scarti ed inerti in grande quantità, basterebbe verificare anche da Google Earth. La risposta che ho avuto dalla polizia municipale recitava “NON si riscontravano rifiuti stoccati e ne di altro genere”. Ovviamente la situazione, ben visibile a tutti coloro che decidono semplicemente di VEDERE, è ben diversa.

Mi chiesi non sarebbe il caso di prevedere una caratterizzazione di queste montagne di inerti presenti sul retro della struttura?

Non sarebbe il caso di verificare la proprietà delle aree e prevedere un ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi?

Possibile che in tanti anni nessuno abbia visto?

Possibile che anche dopo una nostra segnalazione nessuno abbia voluto vedere?

Ho provveduto poi a convocare una seduta della IV Commissione consiliare della quale ero Presidente, per il grave rischio salute, ho convocato in commissione il Comandante della Polizia Municipale, che dopo una delle mie pec, si era attivato a reperire la documentazione e ad un nuovo sopralluogo.

È emersa una storia davvero assurda, che troppi avevano voluto dimenticare a Casoria.

È emersa un ordinanza (n.38 del 13 febbraio 2001) dell’allora Sindaco De Rosa Giosuè (l’unico ad essersi attivato nel 2001, poi andato via non continuarono la sua azione), l’ordinanza intimava la rimozione di rifiuti, mai avvenuta.

Ma cosa ancora più grave è emersa una relazione del 2002 del Ministero dell’Ambiente e dei Noe dei Carabinieri, che parlano di ben 70.000 mq di rifiuti pericolosi per la salute dei nostri concittadini.

Non vogliamo in questa sede entrare nello specifico, nelle responsabilità, nelle omissioni ecc, ma ci interessava che immediatamente siano rimossi i rifiuti.

La relazione del Ministero dell’Ambiente, vecchia di oltre 20 anni poneva interrogativi e preoccupazioni notevoli.

Purtroppo fui costretto lo scorso anno, per dare seguito all’avvio della caratterizzazione dei rifiuti e alla conseguente rimozione, a presentare regolare denuncia, visti i tempi biblici e l’evidente rischio alla Salute.

Come sempre abbiamo fatto chiarezza fino alla fine su questa situazione, nell’interesse dell’ambiente della nostra città e della salute dei nostri concittadini.

A chi certamente vorrà strumentalizzare questo mio articolo contro l’Amministrazione della quale faccio parte, faccio notare che sempre, anche in questo caso, quando sono in gioco gli interessi dell’ambiente e della salute, non riconosco maggioranze ed opposizioni.

Sono certo che su questa situazione accenderemo i riflettori in modo da risolvere definitivamente il problema, ma allo stesso tempo resto sconcertato che se non eravamo intervenuti noi, in oltre 40 anni nessuno aveva risolto questa questione, estremamente dannosa per la salute dei nostri concittadini.

A seguito della mia denuncia si è attivato anche una conferenza dei servizi in Regione Campania, con Città Metropolitana, Comune, i proprietari, Arpac, Asl, ente idrico campano ed altri soggetti pubblici coinvolti.

Sono stato alle due sedute della Conferenza dei Servizi per l’approvazione della MISO (misure di prevenzione per la falda acquifera) e della Analisi di Rischio sito specifica dell’area posta nel complesso industriale di Casoria (NA) Via Diaz, 102 IMI SUD – IMMOBILGEST

Si sono tenuti in questi mesi le analisi della falda acquifera sotto l’area da bonificare e si è ora deciso di procedere per i prossimi due anni con l’Arpac ad un monitoraggio della falda acquifera e la predisposizione di un progetto operativo di BONIFICA dell’area di 42.000 mq. Su cui insistono i rifiuti.

Una VITTORIA in cui pochi credevano, e soprattutto in pochi ci hanno sostenuto!

La nostra caparbietà e determinazione ci ha portato a questo, ma è solo l’inizio.

Andiamo avanti con AZIONI CONCRETE ed ora seguirò direttamente la questione bonifica ALENIA e poi chiederemo approfondimenti su tutte le altre aree dismesse di Casoria, a partire dalla RESIA.


– Salvatore Iavarone, Consigliere Comunale di Casoria –

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