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Città

Riaperta a Napoli la funicolare di Chiaia

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“Riaperta in questi minuti la funicolare di Chiaia: viene finalmente restituita ai napoletani, dopo il rinnovo totale dei motori, di fune in acciaio ad alta resisenza, argani, parti elettriche, telematica e software dell’impianto, con carrozze più sicure e più capienti, permettendo la riqualificazione di uno dei principali sistemi di trasporto della nostra città”.

Lo rende noto il Sindaco Gaetano Manfredi.

“La riapertura – aggiunge – è frutto di un grande impegno congiunto del Comune, di Anm e dell’impresa Graffer. Devo fare un ringraziamento particolare ad Ansfisa che ha seguito con estrema professionalità tutto l’iter della valutazione e certificazione della sicurezza.
Un ringraziamento infine alle maestranze impegnate, grazie alle quali la città potrà nuovamente avvalersi di un impianto all’avanguardia, efficiente e dotato dei più avanzati sistemi di sicurezza.
Dopo molti anni tutte le quattro funicolari cittadine funzionano contemporaneamente: un importante passo in avanti per la Napoli che stiamo costruendo, sempre più moderna, competitiva e interconnessa, per rispondere alla necessità di miglioramento della mobilità urbana e di sostenibilità ambientale”.

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Caivano

Caivano, ecobonus del 100% e camorra: estorsioni sui lavori, 4 arresti

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Facevano parte di un gruppo malavitoso che, tra l’altro, chiedeva il pizzo a privati cittadini, commercianti e imprenditori di Caivano e non solo che stavano facendo lavori con l’ecobonus 110%, le quattro persone arrestate (tre in carcere e uno ai domiciliari) dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria (Napoli).

I militari dell’arma hanno notificato agli indagati un’ordinanza emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea: i reati contestati dagli inquirenti sono associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare un gruppo camorristico operante sul territorio di Caivano e zone limitrofe.

Arresto in carcere del gip per Michele e Aniello Leodato, 55 e 29 anni e per Ferdinando Sorvillo, 47 anni; ai domiciliari invece per Michele Gaglione, 49 anni.
Per gli investigatori i Leodato hanno risposto, almeno fino all’aprile del 2022, alle direttive di Antonio Angelino, ritenuto al vertice dell’omonimo clan di Caivano, proprio nell’imposizione delle estorsioni.

Sorvillo, invece, metteva a disposizione del clan la sua autorimessa e per la Dda svolgeva il ruolo di intermediario tra il clan e le vittime. Gaglione, detto “Michele o’ marcianisano”, invece, avrebbe aiutato alcuni degli indagati a eludere le indagini.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

Torre Annunziata, reati tributari: sequestro preventivo di oltre 134mila euro

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, in forma diretta e per equivalente, per l’importo di euro 134.280,18, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti della “ETS s.r.l.”, avente sede legale in Torre Annunziata (NA) e del suo rappresentante legale, indagato per il reato di cui all’art. 10 quater D. Lgs. 74/2000 (Indebita compensazione).

In particolare, in base a quanto ricostruito dall’Amministrazione Finanziaria, la suddetta società, esercente attività di “lavori specializzati di costruzioni”, avrebbe utilizzato in compensazione, attraverso plurimi modelli F24 inviati nel 2022, crediti di imposta inesistenti, derivanti sia da attività di “ricerca e sviluppo” sia da spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie “previste dal Piano Nazionale Industria 4.0”, da considerarsi inesistenti in quanto mai effettivamente espletate, omettendo pertanto il versamento di ritenute, contributi e imposte per un ammontare complessivo di C 134.280,18.
Alla luce delle risultanze emerse in esito alle successive attività di indagine poste in essere dai finanzieri è stata emessa la misura ablatoria nei confronti della società in esame e del suddetto imprenditore per l’intero importo indebitamente non versato allo Stato, costituente il profitto del reato.

L’esecuzione del provvedimento di sequestro, pienamente capiente, ha avuto ad oggetto disponibilità finanziarie riconducibili alla società su cui il rappresentante legale della stessa era delegato ad operare.

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Cronaca

Napoli, quartiere Vomero: rapinano 10mila euro a commerciante 84enne, 2 arresti

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Stava andando a depositare l’incasso della sua attività commerciale quando un anziano di 84 anni è stato avvicinato da due persone, armate e con volto travisato, che sono riuscite a portargli via 10mila euro.

È accaduto a Napoli, nel quartiere Vomero, dove i carabinieri hanno arrestato due persone.
I due rapinatori, dopo il ‘colpo’, erano scappati a bordo di un’auto con una targa rubata.

Ed è stato anche grazie all’analisi dei sistemi targhe e transiti e delle immagini di videosorveglianza del quartiere che i due sono stati presi: per un 43enne è stata disposta la custodia in carcere, per un 48enne gli arresti domiciliari.

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