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Cronaca

Blitz della Dia, maxi sequestro ad affiliato del clan La Torre: la situazione

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Nel corso della mattinata odierna, gli agenti della Dia hanno eseguito un provvedimento di sequestro e confisca di beni per un valore di circa 500mila euro, nei confronti di un affiliato del clan La Torre di Mondragone.

Secondo gli inquirenti, l’uomo era l’esattore del clan, con l’incarico di riscuotere il pizzo imposto agli imprenditori locali, tra i quali gli amministratori della società Eco 4. In particolare, la Dia è riuscita a individuare tre immobili intestati alla figlia e al genero dell’affiliato al sodalizio criminale.

Pertanto, il valore di tali immobili era sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, ritenuti frutto di attività illecite, ed opportunamente sequestrati.

Cronaca

Pimonte, tentata estorsione con metodo mafioso ad un imprenditore: arrestato il responsabile

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Blitz dei carabinieri di Torre Annunziata, che nel corso della mattinata odierna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una persona gravemente indiziata del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

In particolare, le indagini hanno consentito di accertare che l’indagato avrebbe minacciato il titolare di una ditta che stava eseguendo lavori di adeguamento di un campo sportivo, intimandogli di pagare una tangente per poter proseguire i lavori.

Pertanto, tale minaccia sarebbe stata perpetrata evocando la forza intimidatrice dei clan camorristici della zona di Pimonte. Ora l’indagato è in carcere in attesa di giudizio.

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Attualità

Il Vaticano ammette di avere un dossier su Emanuela Orlandi

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Il dossier del Vaticano su Emanuela Orlandi esiste, e stavolta non è più solo Pietro Orlandi, il fratello della ragazza scomparsa nel giugno 1983 dopo una lezione di musica a Roma, a sostenerlo, ma la stessa Santa Sede.
A confermarlo è stato il promotore di giustizia Alessandro Diddi. La notizia è stata rivelata alla commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori dall’ex capo della gendarmeria Domenico Giani.

“Facciamo finta di credere che l’abbiano trovato ora e che non fosse già in Segreteria di Stato dal 2012, ma va bene – ha commentato Pietro Orlandi sui social – L’importante è che ora abbiano ammesso di possederlo, anche se affermano che il contenuto è riservato. Speriamo, ovviamente, che non sia stato modificato”.

Resta ancora un mistero ciò che potrebbe essere contenuto in questo file segreto. Secondo alcuni, il dossier potrebbe confermare la cosiddetta pista inglese, ritenuta la più plausibile anche da Pietro Orlandi. Questa teoria ipotizza che Emanuela sia stata rapita, trasferita in Sardegna e poi condotta a Londra. Lo spostamento sarebbe avvenuto senza lasciare tracce: lungo la rotta Civitavecchia-Santa Teresa di Gallura, infatti, si intersecano i segnali radio di Italia e Francia. Con le tecnologie degli anni ’80, caratterizzate da interferenze e limiti tecnici, sarebbe stato facile evitare di essere intercettati.

Secondo questa ipotesi, l’ultimo trasferimento verso Londra sarebbe stato orchestrato dalla Banda della Magliana, con Enrico De Pedis che avrebbe giocato un ruolo centrale, arrivando persino a richiedere un passaporto falso per portare Emanuela nella capitale britannica.

Se la pista inglese trovasse piena conferma, il dossier del Vaticano potrebbe contenere documenti riguardanti l’arrivo e il soggiorno di Emanuela a Londra. Tuttavia, al momento, l’unica certezza è l’ammissione dell’esistenza del dossier. Alessandro Diddi ha confermato il ritrovamento e, di conseguenza, la sua presenza negli archivi vaticani, ma il contenuto rimane tuttora riservato e non è stato ancora svelato.


(fonte: thegap_media)

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Attualità

Migranti, arrivata a Salerno nave ong con 33 siriani a bordo

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È attraccata alle ore 10.15, al Molo Manfredi di Salerno, la nave Aita Mari con a bordo 33 siriani di cui: 3 minori – un 17enne e due 16enni – e 2 donne.

Al momento non sono state segnalate particolari situazioni di criticità in ambito sanitario.

Come di consueto la macchina organizzativa è stata attivata in seguito alla riunione che si è tenuta ieri in Prefettura. Si tratta del 38esimo sbarco in città.

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