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Cronaca

Shock nel Casertano, camion travolge auto lungo la statale: morto un 29enne

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Tragico incidente avvenuto lungo la Statale 335 nei pressi dell’uscita di Gricignano, nel Casertano, nel quale un 29enne ha perso la vita.

Secondo le prime informazioni, l’uomo era alla guida della sua auto quando è stato travolto da un’autoarticolato che ha invaso la corsia opposta, finendo in una scarpata. Immediati i soccorsi dei sanitari del 118 accorsi sul posto, ma per il 29enne non c’era già più niente da fare.

Feriti invece i due occupanti del camion, mentre le forze dell’ordine stanno ora indagando per risalire all’esatta dinamica dell’incidente.

Cronaca

Afragola, minaccia e incendia l’auto della zia della sua ex: arrestato

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Shock ad Afragola, in provincia di Napoli, dove un ragazzo ha minacciato e incendiato l’auto della zia della sua ex fidanzata, rea a suo dire di aver allontanato la nipote da lui.

Stando ad una prima ricostruzione la donna avrebbe convinto la nipote a lasciare il ragazzo, poiché questi la maltrattava e opprimeva. Pertanto, lo scorso 26 novembre, il giovane si è presentato in piena notte sotto casa della donna con una bottiglietta piena di liquido infiammabile, cosparso sul cofano della vettura per dargli fuoco.

A quel punto le fiamme sono divampate e l’auto è esplosa. Tuttavia, le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona hanno ripreso la scena e incastrato il responsabile. Si tratta di un tentativo di vendetta nei confronti della zia della sua ex, che aveva allontanato la nipote da quel clima di violenze e soprusi nel quale era costretta a vivere.

Pertanto, la vicenda è giunta all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“È chiaro che questo criminale deve stare in carcere, ma i dubbi che questo si verifichi sono tantissimi. Innanzitutto chiediamo alle forze dell’ordine di proteggere l’ex fidanzata e la zia, perché la famiglia del giovane delinquente potrebbe attuare ulteriori ritorsioni da quello che si vocifera ad Afragola. Il ragazzo tra l’altro risultava avere già dei provvedimenti restrittivi per altri reati che ha tranquillamente violato. Non si possono attendere altri raid, il prossimo potrebbe essere un dramma. Qui la magistratura deve intervenire e le leggi vanno modificate. Piena solidarietà alla coraggiosa zia e alla ragazza che hanno avuto la forza di denunciare e vanno protette”.

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Cronaca

Roma, minaccia e rapina i passanti: 19enne in manette

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Nel corso degli ultimi giorni sono stati documentati alcuni episodi di violenza nella Capitale, con i carabinieri della compagnia di Roma-Parioli che hanno arrestato un 19enne tunisino su richiesta della Procura della Repubblica.

In particolare egli sarebbe gravemente indiziato di due rapine aggravate: la prima ai danni di un giovane minacciato e costretto a consegnargli lo smartphone sbloccato, mentre la seconda avvenuta a poche centinaia di metri in danno di un’altra persona, alla quale avrebbe intimato: “Se fai il bravo non ti succede nulla, dammi soldi e sigarette”.

Pertanto, a seguito delle denunce presentate dalle vittime, i carabinieri hanno avviato le indagini e rintracciato il 19enne, sorpreso tramite un selfie scattato con uno dei telefoni rapinati, ed è stato raggiunto e arrestato.

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Cronaca

Operaio morto per esposizione all’amianto: il Tribunale condanna raffineria napoletana al risarcimento

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Il Tribunale di Roma ha condannato al pagamento di 444.787 euro la raffineria della Kuwait di Napoli per la morte di V.T., deceduto a 70 anni per un mesotelioma pleurico. Pertanto i soldi sono il parziale risarcimento alla famiglia della vittima, oltre all’importo di circa 300mila euro ciascuno alla vedova e ai tre figli dell’operaio, per una cifra complessiva di oltre 11 milioni e mezzo di euro.

In particolare, sulla base dell’istruttoria del Giudice del Lavoro del Tribunale oltre la CTU tecnica e il medico legale, sono emerse responsabilità dell’azienda per l’utilizzo di amianto al quale venne direttamente esposto il lavoratore, indirettamente, e per contaminazione ambientale, il tutto “in assenza di misure cautelari”.

Contestualmente arrivano le dichiarazioni dell’avvocato Ezio Bonanni, legale della famiglia dell’operaio nonché presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto:

“Si tratta di un’importante pronuncia perché conferma il rischio amianto anche nel settore petrolchimico, che ha visto un’elevata incidenza epidemiologica di casi di mesotelioma, tumore del polmone, della laringe, e di tutti gli altri, causati dall’amianto. Questo impone un’accelerazione nella bonifica e messa in sicurezza del Sin (Sito di interesse nazionale) relativo proprio a Napoli, come abbiamo più volte richiesto”.

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