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Cronaca

Roma, carabiniere ubriaco alla guida travolge tre vigili: i particolari

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Ha dell’incredibile quanto avvenuto ieri sera a Roma, dove un carabiniere fuori servizio ha investito con la sua auto tre agenti della Polizia locale mentre effettuavano i rilievi di un incidente stradale sulla via Tiburtina.

A quel punto il 30enne alla guida del veicolo è stato accompagnato in ospedale per accertamenti, dai quali è risultato positivo all’alcol test. Pertanto, il carabiniere è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza con conseguente ritiro della patente.

Ora egli rischia un’accusa per lesioni gravissime e lesioni stradali gravi, in attesa dei referti medici definitivi dei tre vigili investiti. Uno di loro è ora ricoverato presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Camillo di Roma, dove è stato necessario amputargli una gamba. Le due vigilesse coinvolte invece, sono state ricoverate in condizioni meno gravi presso gli ospedali Sandro Pertini e al Policlinico Umberto I.

I fatti sono avvenuti intorno alle 20:30 di ieri, quando gli agenti sono stati chiamati a intervenire all’altezza dell’imbocco del raccordo anulare per un incidente stradale. Ad un certo punto però, un’auto a folle velocità li travolge centrando il loro Fiat Doblò posto a protezione della scena dell’incidente, facendolo ribaltare e schiacciando i tre vigili contro le barriere della carreggiata.

Ecco il commento del segretario locale del SULPL, Marco Milan:

“Immaginare di sera una sola pattuglia impegnata a rilevare un sinistro su una strada a scorrimento veloce è qualcosa che andrebbe rivisto. Il giovanissimo e sfortunato collega rischia purtroppo di perdere anche il posto di lavoro, qualora il periodo di convalescenza arrivasse a superare gli 8 mesi consecutivi. Questo perché uno scellerato contratto privatistico continua a negarci il riconoscimento di forze di Polizia”.
 

Cronaca

Champions League, tifoso colto da malore sugli spalti durante Bayern-Benfica: è morto

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto ieri sera all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, durante la sfida di Champions League tra i padroni di casa del Bayern e i portoghesi del Benfica, terminata con la vittoria per 1-0 dei bavaresi.

Infatti, nel corso del match l’entusiasmo dei tifosi ha lasciato spazio alla preoccupazione per le condizioni di un uomo colto da un malore improvviso sugli spalti, prontamente soccorso ma deceduto circa un’ora dopo il fischio finale, durante il trasferimento in ospedale.

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Cronaca

Napoli, presi gli aggressori. Picchiarono brutalmente con calci, pugni e colpi di casco

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Fatta giustizia per il giovane straniero Ceesay Abdoulie che il 21 febbraio 2024 alle 23.50 circa in corso Garibaldi all’angolo di Piazza Principe Umberto fu aggredito da alcuni giovani a bordo di motocicli. Il Personale dipendente del dipartimento di Sicurezza Servizio Polizia locale cercò invano di rincorrere gli aggressori che si dileguarono al bordo lei loro veicoli lasciando la vittima a terra.

Il malcapitato fu portato dapprima al CTO e rilasciato con prognosi di 30 giorni e trasferito poi per la gravità delle lesioni subite all’unità di chirurgia maxillo facciale del Policlinico di Napoli, tanto che la vittima fu sottoposta giorni dopo ad un delicato intervento chirurgico per ricostruire parti del cranio.

Ceesay Abdoulie è riuscito a ricostruire l’accaduto, raccontando che dopo il suo turno di lavoro al ristorante pizzeria “Antonio Antonio” sito in Via Partenope, nel tornare a casa a bordo del suo scooter era stato affiancato al semaforo in Corso Umberto da tre motoveicoli quando il conducente di un motoveicolo iniziò a colpirlo con un pugno violento al suo casco, tanto che lui stesso al prossimo incrocio si accostò per chiedere spiegazioni, ma per tutta risposta gli aggressori scesero dalle moto e lo aggredirono con calci e pugni.

Ceesay Abdoulie ha riconosciuto tutti e quattro gli aggressori dalle foto mostrate dalla Polizia perchè questi, oltre ai calci e pugni utilizzarono i propri caschi per colpirlo. Per cui tutti contribuivano materialmente alla realizzazione della condotta illecita che era unitaria e coordinata. L’aggressione non solo appare priva di motivi ma sproporzionata considerati i danni arrecati alla vittima che oltre all’intervento chirurgico ha subito una deformazione del volto dovuta alle cicatrici permanenti ed un problema anche alla vista.

Insomma un ragazzo di appena 26 anni è stato aggredito brutalmente senza ragioni e salvato dall’arrivo della volante che ha indotto gli aggressori alla fuga.

Pertanto : Contiello Antonio, Di Leva Francesco, Belardo Donato e Morelli Salvatore per il reato di cui alla richiesta del PM è stata richiesta la misura cautelare della custodia in carcere. I quattro aggressori sono da ritenersi innocenti fino al terzo grado di giudizio

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Cronaca

Sequestrati e picchiati dal clan, il figlio aveva un debito di 375mila euro: i dettagli

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Qualche giorno fa vi abbiamo documentato l’aggressione subita da una coppia padre-figlio ad opera di alcuni affiliati del clan Contini, conseguenza di un debito di circa 375mila euro.

In particolare, i due sono stati brutalmente picchiati con due mazze da baseball e un martello, almeno secondo la ricostruzione della Squadra Mobile di Napoli. Tra gli indagati ci sarebbe anche Nicola Rullo, ritenuto a capo del suddetto clan, ora ricercato dopo che nei suoi confronti è stato emesso un provvedimento di fermo.

L’episodio è avvenuto presso un appartamento di Poggioreale, con le vittime pestate a sangue e minacciate di ripercussioni verso i propri cari se non avessero saldato il debito ad uno degli indagati, nell’ambito di un affare nel settore delle automobile fatto insieme al 26enne.

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