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Anche a CAIVANO abbiamo il nostro Fleximan. Abbattuti 15 segnali stradali

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CAIVANO – È vero che personalmente mi sforzo per far capire all’universo mondo che a Caivano vivono persone perbene e professionisti seri ma è pur vero che il degrado e l’inciviltà non la si può nascondere sotto al tappeto. E quindi qualsiasi atto di incività va denunciato come sempre fatto.

È quanto successo in questi giorni. Dopo la decisione del Comandante della Polizia Locale Tito Giglio di apportare alcune misure al flusso del traffico cittadino – in attesa di un Piano Traffico che da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, dal punto di vista tecnico, verrà gentilmente offerto dall’ACI – con alcune ordinanze in alcuni tratti del centro storico cittadino di unico senso di marcia, divieti di sosta e fermata. Qualcuno ha pensato bene di sostituirsi a Fleximan e segare se non estirpare tutte le paline recanti i segnali stradali che veicolavano il traffico secondo la nuova visione del Comando della Polizia Locale.

Non c’è limite al degrado e all’inciviltà, alcuni cittadini caivanesi credono di vivere nel Far West dove il più scaltro ad usare la pistola era in grado di farsi giustizia da solo, per la serie: “Non sono d’accordo con la tua decisione e ora ripristino il disordine”. Cose da pazzi.

Ma qual era questo disordine? Il Comandante Giglio ha pensato bene di porre fine a problemi atavici soprattutto registrati in via Santa Barbara e via Caputo, infatti stabilito in ognuna di esse il senso unico di marcia si è lasciato spazio agli stalli per la sosta, in maniera tale che automobilisti incivili non usassero più i marciapiedi a mo’ di pensilina espositiva da concessionaria auto.

E “giustamente” c’è stato qualcuno che avrà pensato: e cos’è sta novità? Tanti anni che abbiamo vissuto nel degrado, tutto di un botto è arrivata la legge? Ripristiniamo il vecchio status quo e giu 15 paline tra divieti di sosta, sensi unici e targhe riportanti i nomi delle strade, tipo come quella di via Caboto. Una protesta, se così la vogliamo chiamare, che è costata ai cittadini caivanesi altri soldi per ripristinare di nuovo tutti i segnali stradali. Non c’è mai fine alla vergogna.

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CAIVANO. La TARI è aumentata. Tutte le bugie del Commissario Dispenza

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CAIVANO – Ad un anno dall’Amministrazione della terna commissariale capitanata dall’ex Prefetto in quiescenza Filippo Dispenza cosa è cambiato? Nulla o quasi nulla!

Premesso che le nuove assunzioni, necessarie e indispensabili oserei dire, al Comune di Caivano sono frutto del Decreto che porta il nome, in maniera discriminatoria, della nostra amata città, della sponsorizzazione all’annessione di Caivano da parte del Governo Centrale con metodi che ricordano tanto la marcia su Roma e di cui i cittadini caivanesi hanno già pagato con gli interessi con la loro immagine di comunità abitata da persone perbene sporcata dalla Comunicazione studiata al tavolino dalla Premier e dai suoi sodali sul territorio.

Per il resto, facendo un primo bilancio del trio capitanato da Dispenza potremmo dire: Cantieri PNRR che riguardano la torre dell’orologio e la conversione in villa comunale dell’ex campo Faraone bloccati con data della ripresa dei lavori da destinarsi. Lavori alla villetta comunale che dovrebbe sorgere al posto del vecchio plesso scolastico in via Lanna mai partiti. L’unica cosa buona che potevano fare è mettere mano al PUC come fatto dalla terna commissariale post scioglimento per ingerenze criminali a Crispano e invece hanno scelto di demandare queste responsabilità alla prossima Amministrazione. Hanno bloccato inspiegabilmente quattro milioni di euro del bilancio scorso approvato in un fondo per debiti fuori bilancio.

Ma la ciliegina sulla torta alla sprovvedutezza della commissione prefettizia però la si raggiunge con l’aumento della TARI. A dispetto di quanto l’ex Interpol Filippo Dispenza dichiari ad una testata giornalistica allineata al potere, conformista e pavida, dicendo che la TARI non è aumentata e che lui non scende in polemiche con i gruppi politici del territorio, avevano ragione quelli di Più Europa Caivano. La TARI è aumentata eccome. Tante sono le lamentele ricevute dalla nostra testata all’indomani di quella intervista e qualche cittadino caivanese si è anche prodigato a dimostrarci il contrario facendoci leggere le bollette in confronto con quelle dell’anno scorso, quando nel capitolo TARI, grazie all’intervento dell’ex Assessore Pasquale Mennillo, si decise di applicare al PEF (Piano Economico Finanziario) legato alla TARI uno sconto derivante dai fondi di recupero dell’ evasione fiscale della TARI stessa.

Un’azione che poteva essere ripetuta e che stavolta poteva essere assegnata, così come suggerivano gli esponenti di Più Europa Caivano, alle famiglie meno abbienti con ISEE basso o che all’interno del loro nucleo familiare presentassero qualche profilo di disabilità.

Tutto questo non è stato fatto, quei fondi non sono stati presi in considerazione e la TARI quest’anno è addirittura aumentata.

Per quanto riguarda il resto delle dichiarazioni, in merito ai progetti sbagliati e per i quali si sta perdendo tempo ad aggiustarli non possiamo totalmente smentire perché non siamo in grado di poter leggere le carte e i documenti prodotti dall’ex Amministrazione e non abbiamo alcun dubbio che sia stato fatto qualche errore ma è giusto anche sottolineare che in altre dichiarazioni lo stesso Dispenza affermava di aver controllato l’iter burocratico e tecnico dei progetti PNRR, di non aver riscontrato anomalie e di aver dato via libera all’inizio dei lavori.

Sarebbe stato più giusto, forse, affermare che date alcune incongruenze riscontrate durante i lavori si è perso e si sta perdendo tempo ad effettuare varianti. Questa è la vera motivazione, ad esempio, riscontrata nell’ex Faraone quando dagli scavi la ditta che ha iniziato i lavori si è trovata di fronte cumuli di pietre di basalto da smaltire, ovviamente costi questi, non contemplati nel progetto iniziale.

Per quanto riguarda invece la torre dell’orologio il dott. Dispenza dimentica che il RUP e il Direttore dei Lavori è stato proprio un suo sovraordinato Arch. Giuseppe Schiattarella che fino alla nomina da Assessore a Grumo Nevano ha seguito i lavori di riqualificazione della torre.

Non vogliamo sapere con quali requisiti costui sia stato inquadrato come sovraordinato dato che è laureato da tre anni in Architettura, iscritto all’Albo da due e il ruolo ricoperto a Caivano, in realtà prevede che bisogna avere una esperienza, almeno quinquennale, in materia all’interno della Pubblica Amministrazione, ma saremo curiosi di sapere se il sovraordinato della Prefettura informava pedissequamente la terna commissariale o solo adesso i tre si sono resi conto che dai progetti qualcosa non andava? Ai posteri l’ardua sentenza.

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CAIVANO vive nel degrado per colpa degli avvelenatori dei pozzi. Hanno cercato perfino di infangare la memoria di Domenico Celiento

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CAIVANO – Strumentalizzare il Memorial Domenico Celiento organizzato dall’Associazione Caivano Legalitaria, vuol dire offendere la memoria di un eroe che si è distinto al costo della propria vita per la lotta contro la criminalità organizzata.

Voler per forza, ancora una volta, attribuire meriti e organizzazione agli eventi di Caivano Legalitaria a chi meriti non ne ha, non solo denota una scarsa informazione su un cambio di rotta della società caivanese ma denota anche un doloso avvelenamento dei pozzi.

Se Caivano vive nel degrado è proprio perché le generazioni che ci hanno preceduto hanno covato odio e rancore durante gli anni, sentimenti che hanno reso gli avvelenatori di pozzi, gente senza scrupoli, pronti a strumentalizzare e infangare qualsiasi cosa, anche quella più nobile e bella.

Peccato che alcuni di questi avvelenatori hanno generato anche qualche erede, molto pericoloso, in combutta con zone ombra della città, a cui eventi come quelli della celebrazione di un eroe anticamorra non piacciono perché guastano i piani degli amici dei parenti. Ma veniamo ai fatti.

Il Memorial Domenico Celiento parte dall’idea dei soliti due che molto stanno dando fastidio alla vecchia classe dirigente caivanese, il sottoscritto e il Presidente Giuseppe Libertino.

Due persone comuni, due cittadini caivanesi che, non avendo nessun legame con nessun personaggio politico appartenuto alla vecchia classe dirigente, hanno saputo mettere su tre eventi di diverse entità a cui la gente comune come loro, hanno saputo rispondere presente.

I caivanesi, quelli slegati da alcuni concetti politici e mafiosi, hanno risposto presente sia ad un evento popolare come quello del Food & Show al Castello, che con la loro presenza hanno gridato al mondo intero la loro voglia di tornare a vivere una vita serena e spensierata, lontana dai problemi atavici e dalle etichette impresse durante gli ultimi dieci anni – eppure qui c’è stato qualcuno che ha pensato che qualche politico li volesse distrarre col cibo, incredibile come alcune devianze siano così lesive per una collettività così viva – e sia ad un evento dall’alto spessore etico e morale come quello che riguardava la consegna del Premio ad alcune alte cariche dello Stato.

Chi è legato ad alcuni sistemi ben rodati, gli stessi che hanno reso Caivano una città dormitorio dedita allo spaccio di droga e alla criminalità diffusa, al posto di applaudire l’Associazione Caivano Legalitaria per aver premiato la Presidente del Tribunale di Napoli Dott.ssa Elisabetta Garzo, la Procuratrice Capo del Tribunale Napoli Nord Maria Antonietta Troncone, la Procuratrice del Tribunale dei Minori di Napoli Maria De Lunzerberger, il Tenente Colonnello dei Carabinieri Paolo Leoncini che ha ritirato il premio per sé e per i Generali La Gala e Minicucci e don Tonino Palmese unico, vero esponente della Chiesa Cattolica in materia di antimafia – solo per citare i nomi più importanti – ha pensato bene volgere lo sguardo alla platea e scoprire che tra gli spettatori di un evento aperto al pubblico e non organizzato con inviti personali, c’era anche qualche ex Amministratore comunale, così, data la loro presenza, ha pensato anche di strumentalizzare tale evento e associare allo stesso, parole come “Malaffare, collusione con la camorra e processo agli imputati” dimenticandosi o non sapendo che se in questo evento ci fosse stato solo il minimo sentore dell’esistenza di almeno una di quelle parole usate, noi di Caivano Legalitaria, di sicuro non avremmo premiato quelle personalità mercoledì scorso.

E questi sono gli stessi che al posto di badare alle miglaia di caivanesi scesi in piazza a godersi uno spettacolo mai visto prima a Caivano, hanno badato ai nomi degli sponsor che rullavano attraverso il led wall sul palco. Hanno dato attenzione ai nomi di ex amministratori, non imputati e nemmeno indagati – è sempre bene ribadirlo – che per il bene di Caivano hanno messo a disposizione le loro disponibilità economiche. Avremmo fatto lo stesso con Sia Center laddove il bar del fratello dell’ex Consigliere Antonio Angelino fosse stato legittimo e richiesto dai proprietari come da loro stessa ammissione, praticamente si sono ritrovati un bar che non hanno mai richiesto. Peccato. Avremmo avuto l’occasione di offrire altri servizi all’interno della kermesse votata al food.

Quindi mi metto anche io a guardare la platea stavolta e una volta scorto che tra il pubblico non sedeva gente che ha parenti o affini prestanome di un boss detentore di una piazza di spaccio già noto alle Forze dell’Ordine, non sedeva gente che appartiene ad un Sistema ben rodato che fa rilasciare permessi di costruire e autorizzazione di attività produttive fasulle e nemmeno gente che grazie alla Politica oggi vanta di avere una professione come pochi, né tanto meno giornalisti azzeccagarbugli che per una concessione vendono l’anima al diavolo o blogger che per una manciata di euro al mese difendono a spadatratta il vecchio sistema corrotto dell’antimafia di destra, mi domando dove erano i politici che tanto vogliono vendersi per il nuovo che avanza? Dove erano gli Angelino? Al Memoria Domenico Celiento non c’erano persone da ammaliare e rendere seguaci. Dove erano i Senatori Russo o chi fa le sue veci? Stavolta non c’era nessun stadio simbolo della camorra da difendere. Dove era il prete? L’evento era aperto al pubblico, quando non è lui il premiato l’evento non è legittimato a divulgare il tema dell’antimafia? A cosa bisogna attribuire la loro assenza? Perché, da persone oneste e dedite al bene pubblico, scelgono di non celebrare la memoria di un eroe che ha dato la sua vita per la lotta alla camorra? A chi giova la loro assenza? Queste sono le domande che un buon giornalista dovrebbe farsi.

Fortunatamente per i caivanesi, stavolta a Caivano c’è un’associazione che sta facendo emergere la volontà dei cittadini di cambiare, di pretendere una nuova classe dirigente e di aprire una nuova era politica scevra dai vecchi sistemi e da solite ingerenze ed è per questo che alcuni esponenti di quel vecchio Sistema, servendosi di avvelenatori di pozzi, cercano e cercheranno fino alla fine di infangare e sporcare tutto quanto di bello si sta creando sul territorio.

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Premi “All Stars of the Sea 2024”. Trionfa Inperoso Tour di Caivano

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NAPOLI – Caivano sul tetto d’Italia. Inperoso Tours vince il premio come miglior agenzia “best gruppi” all’ evento “All Stars of the Sea” 2024 su Msc Divina.

All Stars of the Sea è l’appuntamento annuale di Msc Crociere dedicata alle agenzie di viaggi. All’appuntamento vengono premiate quelle con le migliori performance operative e commerciali dell’anno.

Sulla rotta: Napoli – Civitavecchia – Genova, il teatro della nave da crociera “Msc Divina” ha riunito oltre 500 agenzie di viaggio e circa 800 agenti provenienti da tutt’Italia.

Nel 2024 la compagnia ha movimentato quasi 5 milioni di passeggeri e più di 1.000 scali nei soli porti italiani, con le 22 navi della flotta.

Msc ha lavorato in Italia fianco a fianco con 7mila agenzie di viaggi quest’anno. Grande soddisfazione per il managing director di Msc Crociere Leonardo Massa che alla cerimonia ha invitato le agenzie ad essere sempre più veri imprenditori e partner e meno intermediari.

Un milione e mezzo di italiani hanno scelto la crociera come vacanza e, secondo Massa, tra 5-6 anni si arriverà a oltre 2 milioni di crocieristi.

Tra i momenti clou della tre giorni, nella sezione dedicata agli awards, il premio ad Inperoso Tours. L’agenzia caivanese del general manager Crescenzo Rossi è risultata tra le agenzie “best gruppi” che hanno ottenuto i migliori risultati nel corso del 2024.

Crescenzo Rossi: “le grandi cose non vengono mai fatte da una sola persona. Ringrazio il mio staff che ogni giorno lavora con straordinaria professionalità. Il grande impegno dei miei ragazzi ha portato questo prestigioso premio. Nella nostra unica sede a Caivano stiamo facendo un lavoro incredibile da anni, per il 2025 vogliamo regalare ai nostri clienti viaggi indimenticabili”.

Ed insomma, cari lettori di Minformo, Caivano negli ultimi tempi sta tornando a respirare e tirare fuori nuovamente il meglio: spettacoli e cibo da strada con migliaia di persone presenti, memorial dedicati a eroici carabinieri ed infine il trionfo di Inperoso Tours, agenzia di viaggio, Made in Caivano.

Giuseppe Libertino

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