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POLITICA

Scuola, l’Italia è uno dei 7 Paesi dell’Ue senza educazione sessuale obbligatoria

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Agli ultimi posti in Europa, con una storia di leggi mai approvate lunga cinquant’anni. Insieme a Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia, Ungheria e Romania, l’Italia è tra i sette Paesi su 27 dell’Unione Europea che non prevedono programmi obbligatori di educazione sessuale e sentimentale nelle scuole.

Il Ministro Valditara ha annunciato l’avvio di un percorso perché «per sradicare il maschilismo deve esserci la scuola», ma per ora il progetto del Governo rimane facoltativo e al di fuori delle ore di lezione obbligatorie.
Il piano, per cui sono stanziati 15 milioni di euro fino al 2027, è sperimentale: l’adesione delle classi è su base volontaria, servirà il consenso di genitori e studenti, sarà prevista un’ora a settimana ma solo per le scuole superiori e al di fuori degli orari curriculari.

È almeno dal 1975, da quando il comunista Giorgio Bini presentò la proposta di legge dal titolo “Iniziative per l’informazione sui problemi della sessualità nella scuola statale”, che in Italia si discute sull’introduzione di un provvedimento che stabilisca ore obbligatorie di educazione sentimentale. Da allora e fino al 2019, si sono rincorse 16 proposte di legge, mai approvate.
Ad oggi in Parlamento riposano quattro disegni, tutti delle opposizioni (due depositate alla Camera dei deputati e due al Senato) e mai calendarizzati per la discussione in Aula.

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Politica

Caos treni, Matteo Salvini: “Mi occupo di soldi per le ferrovie. Non pianto chiodi”

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“Io mi occupo di approvare leggi e di trovare soldi. Non vado a piantare chiodi fino a prova contraria”: il ministro Matteo Salvini è tornato sul guasto che ha interessato il nodo ferroviario di Roma.

Lo ha fatto a margine di un’iniziativa a Perugia. “Mi occupo dei finanziamenti – ha detto Salvini ai giornalisti – che nel 2024 sono di tre miliardi e mezzo per le manutenzioni e nove sulla rete ferroviaria per recuperare gli anni passati. E’ chiaro che se poi c’è un errore umano bisogna limitare la possibilità che accadano. Mi sembra che la ditta sia stata allontanata come è giusto che sia”.

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Cronaca

Corruzione e concussione, indagato il Consigliere Regionale Giovanni Zannini del gruppo ‘De Luca presidente’

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I Carabinieri del Comando provinciale di Caserta e della compagnia di Aversa hanno effettuato questa mattina alcune perquisizioni nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Tra i destinatari del provvedimento c’è il consigliere regionale Giovanni Zannini, iscritto al gruppo consiliare ‘De Luca Presidente’, che si è visto perquisire la propria abitazione e i suoi uffici all’isola F13 del Centro Direzionale di Napoli.

I militari dell’Arma sono alla ricerca di documenti e dispositivi informatici utili alle indagini. Perquisizioni sono scattate anche per altre sei persone, tra queste da quanto trapela ci sarebbe il nome dell’imprenditore Alfredo Campoli. Le accuse contestate dalla Procura sammaritana guidata dal Procuratore Pierpaolo Bruni sono a vario titolo di corruzione, concussione, riciclaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti.

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POLITICA

Piantedosi dà il via al G7: “Conflitti fanno crescere il rischio attentati”

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Dopo la cena di ieri sera a Sorbo Serbico con tutte le delegazioni internazionali presenti, oggi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dato il via ai lavori del G7 della Sicurezza a Mirabella Eclano. Il vertice è iniziato nel quartier generale di Villa Orsini con il titolare del Viminale che ha ricevuto e stretto la mano a tutti gli altri ministri giunti in Irpinia. 

Inevitabile che i primi pensieri dei presenti si concentrino sulla crisi in Medio Oriente. Uno scenario di guerra che incide anche sulla sicurezza in Italia e in Europa. 

«Nella prima sessione – ha infatti detto Piantedosi nell’aprire i lavori del G7 –  ci concentreremo sui riflessi negativi derivanti dai teatri di guerra in Medio Oriente e in Ucraina. I due conflitti stanno contribuendo a generare una polarizzazione nelle nostre società incrementando il rischio che alcuni soggetti aderiscono a delle ideologie violente arrivando a commettere atti terroristici nei nostri territori. Non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo affinare le capacità di prevenire».


(fonte: ilMattino.it)

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