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Dal Mondo

Uomo hackera la Nasa evidenziando le loro vulnerabilità: l’azienda gli invia una lettera di ringraziamento

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Il mondo della sicurezza informatica ha visto questi giorni un nuovo successo nel campo dell’hacking etico, grazie all’utente “7h3h4ckv157”, un hacker che ha violato con successo (ed eticamente) i sistemi della NASA.

Questo tipo di iniziative rientra nei cosiddetti Vulnerability Disclosure Programs (VDP), programmi che permettono a organizzazioni come la NASA di migliorare continuamente la loro sicurezza informatica grazie al contributo di ricercatori indipendenti.

L’utente in questione, come dichiarato anche nei suoi profili social, avrebbe evidenziato alla NASA alcuni difetti dei suoi sistemi, segnalandoli ai responsabili.

La NASA, più precisamente il Senior Agency Information Security Officer dell’azienda, ha risposto all’hacker tramite una lettera ufficiale di ringraziamento, la quale è stata successivamente pubblicata sul profilo X dell’utente “7h3h4ckv157”, ovvero l’ hacker stesso.

La promozione dell’hacking etico e la sua integrazione in programmi di segnalazione come i VDP sono ormai prassi anche per le grandi aziende tecnologiche.

Queste aziende spesso offrono ricompense o addirittura opportunità lavorative agli hacker che dimostrano di avere un impatto positivo sulla sicurezza dei loro sistemi.

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Cronaca

Chirurgo non trova il bisturi e apre il torace del paziente con un coltellino svizzero

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Un chirurgo di un ente sanitario nazionale in crisi ha utilizzato un coltellino svizzero per aprire il torace di un paziente, perché sosteneva di non riuscire a trovare un bisturi sterile. L’ospedale universitario del Sussex ha affermato che l’operazione è stata un’emergenza, ma che le azioni del chirurgo sono da considerarsi «al di fuori delle normali procedure».

Il Prof. Graeme Poston, esperto in negligenza clinica ed ex chirurgo consulente, ha dichiarato alla BBC: «È una notizia sconvolgente. Innanzitutto, un coltellino non è ovviamente sterile. In secondo luogo, non è uno strumento operatorio».

La polizia sta indagando separatamente su almeno 105 casi di presunta negligenza medica presso la struttura e sta valutando accuse di omicidio colposo aziendale. Il chirurgo coinvolto nel caso, il cui nome non è stato reso noto, stava operando un paziente al Royal Sussex Hospital di Brighton. Il paziente è sopravvissuto, ma documenti interni mostrano che i colleghi del medico avevano già espresso opinioni severe sul suo comportamento professionale.

La BBC ha anche scoperto che lo stesso chirurgo aveva eseguito tre operazioni a basso rischio in due mesi, ma tutti e tre i pazienti sono morti poco dopo. L’ente ha avviato una serie di indagini interne decessi e ha concluso che avevano ricevuto «cure scadenti». Ha anche ammesso che una donna deceduta «sarebbe sopravvissuta se non ci fossero state complicazioni post-operatorie».



(fonte: thegap_media)

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Attualità

Prezzi pazzi per il tour degli Oasis, interviene il Governo britannico: biglietti fino a 7mila euro

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Il Governo britannico è intervenuto dopo la bufera dei prezzi gonfiati dai rivenditori online per i biglietti del tour degli Oasis in programma nel 2025, annunciato insieme alla reunion dei fratelli Gallagher.
Una volta aperta la corsa ai ticket sabato scorso i costi per accaparrarsi un posto nelle date nel Regno Unito e in Irlanda della celebre band avevano raggiunto cifre da capogiro sui siti del mercato secondario, fino a 6mila sterline (oltre 7mila euro), scatenando le proteste dei fan sui social media.

L’esecutivo laburista del premier Keir Starmer ha quindi promesso di aprire una consultazione in autunno su quanto accaduto – fenomeno tra l’altro ricorrente in occasione dei concerti di artisti molto famosi – e la ministra della Cultura Lisa Nandy ha affermato di voler porre fine alle “rivendite truffaldine” e garantire che i biglietti siano venduti “a prezzi equi”.

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Dal Mondo

Bimbo urta e rompe accidentalmente una giara di 3.500 anni

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Urta per caso una giara di 3500 anni fa e la rompe in mille pezzi. E’ successo a un bambino di 5 anni, durante una visita al museo Hecht di Haifa, nel nord di Israele. Lo si legge sulla Bbc.

Il museo fa sapere che la giara, risalente all’età del bronzo, era particolarmente rara perché intatta, ma ammette che era stata esposta vicino all’ingresso del museo e senza la protezione di una teca di vetro, perché riteneva che l’esporre reperti “senza ostruzioni” aggiungesse fascino al museo. Malgrado l’incidente, questa tradizione continuerà. Il Hecht Museum ha detto che il ragazzo e la sua famiglia sono stati invitati a tornare per una visita guidata e che la giara sarà riparata e riesposta al più presto, senza teca.

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