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Lavoro

Il Vicepresidente della Camera, Sergio Costa: “Investire nella sicurezza e tutela dei lavoratori”

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“Non è un mistero che in questo momento, in Italia, c‘è un affievolimento della tutela dei lavoratori: bisogna investire e scongiurare questa fragilità, in particolar modo in questo che è un tempo di trasformazione del mondo del lavoro, anche per il passaggio sempre più preponderante al digitale”.

Lo ha detto il vicepresidente della Camera dei Deputati, Sergio Costa, intervenendo al convegno organizzato dall’associazione Comma2 “Sicurezza è dignità del lavoro” a Castel Capuano, a Napoli.

“E’ fondamentale identificare la sicurezza come parte preponderante della dignità dei lavoratori”, ha aggiunto Costa, enfatizzando in questo senso l’attività di Comma2, associazione di avvocati che, ha detto, “ha il grande merito di occuparsi non solo di tutela dei diritti dei lavoratori, ma anche di essere un ente propositivo su questi temi e sempre più di riferimento”.

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Cronaca

Non si ferma la protesta degli OSS di Gesco: oggi sit-in in piazza Garibaldi

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Con i cori «Giù le mani dal sociale» e «Il lavoro non si tocca», questa mattina si è spostata alla Stazione Centrale di Napoli la vertenza degli operatori sociali che da due settimane sono in piazza tutti i giorni contro i licenziamenti forzati voluti dalla Asl Napoli 1 Centro per 300 operatori di un raggruppamento di cooperative sociali con capofila Gesco.

Una manifestazione pacifica che si è conclusa con un corteo che ha fiancheggiato i binari ferroviari, per spostarsi poi fuori la linea 1 della metropolitana in piazza Garibaldi
“Ad una settimana dal 31 ottobre data che vedrà definitivamente 300 operatori espulsi dal lavoro per volontà della Asl Napoli 1 Centro – ha spiegato il presidente di Gesco Giacomo Smarrazzo – ancora nessun segnale concreto ci è giunto dall’Asl”.

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Attualità

Diritto alla disconnessione, stop a mail e telefonate fuori dall’orario di lavoro

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La proposta di legge depositata alla Camera da un gruppo di parlamentari del Pd mira a definire il diritto alla disconnessione anche in Italia.
Il progetto di legge definisce come comunicazione “qualsiasi forma di contatto tra datori di lavoro e lavoratori o tra lavoratori effettuata tramite telefono, mail, servizi di messaggistica istantanea o piattaforme di collaborazione”.

Inoltre viene rimarcato il diritto a non ricevere comunicazioni fuori dall’orario di lavoro e, in ogni caso, per un periodo minimo di dodici ore dalla fine del turno lavorativo. In caso di urgenze il lavoratore è tenuto a leggere le comunicazioni e ad adempiere ai propri obblighi solo alla ripresa dell’orario lavorativo.

Secondo il progetto di legge, inoltre, dovrebbero essere i datori di lavoro a dover fornire gli strumenti digitali, con i relativi costi di gestione a carico, nelle imprese con più di quindici dipendenti dove le comunicazioni di servizio e la prestazione lavorativa avvengono prevalentemente attraverso strumenti digitali.

Ma chi ne beneficerebbe? Oltre a tutti coloro che non hanno il diritto definito dal proprio contratto, ne beneficerebbero anche lavoratori autonomi e professionisti: a questo proposito ordini e associazioni professionali sarebbero tenuti ad adeguare i propri codici deontologici entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge.

Il primo firmatario di questa proposta di legge, Arturo Scotto, ha dichiarato: “È un diritto di ciascun lavoratore e ciascuna lavoratrice poter chiudere al termine del turno il proprio rapporto con il lavoro, perché nessuno può vedere sacrificato il proprio tempo di vita sulla base esclusivamente del volere del datore di lavoro”.

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Attualità

Edison apre una nuova centrale nel Casertano: investiti oltre 450 milioni di euro

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Edison inaugura una nuova centrale termoelettrica a ciclo combinato di ultima generazione, un’eccellenza dell’innovazione tecnologica ed energetica italiana.

Il nuovo impianto sorge a Presenzano (Caserta) e, insieme alla centrale gemella di Porto Marghera (Venezia) inaugurata da Edison lo scorso anno, è tra i più avanzati ed efficienti al mondo, il più efficiente d’Italia.
La realizzazione della centrale di Presenzano ha richiesto un investimento di oltre 450 milioni di euro e quasi quattro anni di lavori, con il coinvolgimento di oltre 1.200 addetti e 130 imprese fornitrici.

L’impianto ha una potenza installata di 770 Mw ed è in grado di soddisfare il fabbisogno annuale equivalente di oltre 1.500.000 famiglie. La centrale utilizza una turbina a gas naturale ad alta efficienza sviluppata da Ansaldo Energia, che permette di ottenere un’efficienza energetica pari a circa il 63%, una delle più alte in Europa e la più alta in Italia, assicurando una riduzione delle emissioni specifiche di anidride carbonica fino al 30% alla media dell’attuale parco termoelettrico italiano.


(fonte: Ansa)

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