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Caivano

CAIVANO sfruttata come se fosse un bancomat senza limiti di liquidità. Sperpero immane di denaro pubblico

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CAIVANO – Torna ad essere d’attualità il tema della sottrazione alle famiglie meno abbienti di Caivano del Centro Sportivo Delphinia – continuo a chiamarlo così perché così si chiama, non me ne vorrà il caro compianto Pinuccio, ma l’accostamento del suo nome ad un centro sportivo, tanto è irraggiungibile il suo genio nel campo della musica, che appare del tutto inopportuno – e la mancata partecipazione ai corsi delle associazioni del territorio, temi che già ho ampiamente affrontato e denunciato attraverso l’Associazione “Caivano Legalitaria” (leggi qui).

Faccio un plauso al gran lavoro svolto sul quotidiano “Il Domani” dalla collega Serena Laezza che per l’occasione ha raccolto le lamentele dei vari protagonisti esclusi dall’uso dei campi, che fino a prova contraria, restano di proprietà del Comune di Caivano.

«Ci siamo illusi. Pensavamo che avrebbero aperto le porte anche a noi, che da anni operiamo sul territorio offrendo ai ragazzi un’alternativa alla strada. Così non è stato», racconta il suo presidente del Tennis Club Enrico Ponticelli al quotidiano romano. Ogni anno, l’asd affitta due campi da tennis di proprietà dell’Ordine dei Carmelitani. Quei campi spesso, però, non sono sufficienti a coprire le tante richieste degli atleti. «Quando abbiamo chiesto se potevamo usare il centro Pino Daniele, ci è stato detto che non potrà essere aperto a nessuna asd esterna. La beffa», dice Ponticelli con amarezza, «è che spesso mandiamo a casa gli atleti, mentre i campi del centro restano vuoti».

Fortunatamente la terna commissariale prefettizia ha deciso di accogliere il grido d’allarme lanciato dalle associazioni indoor che non sono state prese per nulla in considerazione dall’ormai assenteista Fabio Ciciliano, ultimamente molto preso dal suo ruolo di Capo della Protezione Civile per continuare a pensare ai fatti di Caivano.

A quanto pare il problema dell’inagibilità delle palestre, almeno per quella che riguarda il plesso scolastico “L. Milani”, è stato risolto e da metà ottobre Associazioni indoor come la Phoenix Volley e la Jirafa Basket Caivano potranno continuare i propri allenamenti senza uscire fuori dalle mura della propria città.

Altro tema scottante invece che non passa mai di moda è l’emorragia di denaro che si registra negli appalti determinati dal Commissario Straordinario di Governo per il risanamento del territorio.

Dopo aver largamente denunciato, attraverso queste pagine, lo sperpero di denaro pubblico attuato con la riqualificazione del Delphinia, in cui si parla di 13 milioni complessivi non percepibili ad occhio profano e dopo aver evidenziato l’enorme dissipazione di fondi sul solo abbattimento e progettazione – 2,5 milioni su 3,2 milioni messi a disposizione per la costruzione – del nuovo auditorium che dovrà sorgere al posto del Teatro “Caivano Arte”, è giusto invitare a riflettere tutti sul provvedimento firmato da Ciciliano che riguarda la riqualificazione dei locali ubicati nel parco ex ICIF sulla strada statale Sannitica e che dovranno ospitare alcuni corsi dell’Università.

Tralasciando pure l’argomento già trattato (leggi qui) della mancata bonifica delle falde acquifere sotto quei locali, motivo per il quale la vecchia Amministrazione Falco rifiutò la presa in carico e l’acquisizione a patrimonio comunale. È doveroso informare che agli italiani la nuova Università di Caivano costerà 5 milioni di euro per la sola riqualificazione di locali già esistenti, dove qualsiasi cittadino o imprenditore che volesse ubicare la propria attività commerciale o artigianale, opterebbe per una semplice imbiancata alle pareti.

Col Decreto n.42 del 27 luglio scorso il Commissario Fabio Ciciliano destina € 2’218’101,15, di cui € 1’305’203,87 per lavori, € 889’603,41 per spese tecniche, IVA, oneri diversi, arredi ed oneri previdenziali ed euro 23’293,87 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso per la sola riqualificazione degli edifici esistenti, mentre devolve 3’261’985,56, di cui 2’024’813,49 per lavori e progettazione esecutiva lavori, euro 1’174’198,48 per spese tecniche, IVA, oneri diversi, arredi e oneri previdenziali ed euro 62’973,59 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso per la costruzione ex novo di un’Aula Magna connessa al resto dei locali della futura Univerità.

Non sarò certo un ingegnere né credo che per fare i conti della serva bisogna essere per forza laureati in economia e commercio ma da umile cronista, osservatore del territorio mi domando: Al netto delle decisioni opinabili prese sul teatro “Caivano Arte” ma com’è possibile che una semplice costruzione – senza abbattimento – di una semplice Aula Magna possa costare quanto tutto il progetto abbattimento-ricostruzione di un auditorium di 500 posti, biblioteca e spazio culturale con annesso auditorium esterno di 1000 posti a sedere?

Sarebbe bello vedere i giri immensi che fanno questi soldi e quali documentazioni attestino questo enorme esborso di denaro pubblico. Ma purtroppo non faccio parte di nessun organo investigativo, mi limito solo ad osservare, a diffondere la mia umile opinione e lascio ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Da ieri Caivano è senza Commissario Straordinario per il risanamento del territorio: chi gestirà i fondi rimasti e i lavori in sospeso?

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CAIVANO – “Tanto dire gatto quando ce l’hai nel sacco!” una frase resa celebre dal grande allenatore di calcio Vujadin Boškov e che noi di Minformo abbiamo adottato come mantra.

Al di là dei titoloni e degli squilli di tromba dei giorni scorsi da parte di alcuni colleghi che annunciavano l’imminente rinnovo di Ciciliano alla nomina di Commissario Straordinario di Governo per il risanamento del territorio di Caivano, ad oggi quella nomina non è ancora arrivata. Ma non solo. Da ieri è scaduto anche il suo mandato.

Si, perché il DPCM che lo nominava nel 18 settembre dell’anno scorso, firmato dal delegato Sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, aveva la durata di un anno con possibilità di proroga. Quindi scaduto nella giornata di ieri.

Ora, ammesso che appare strano farsi capicollare addosso una scadenza così importante e sembra alquanto strano come il Governo Meloni non si sia premunito di firmare la proroga nei giorni addietro e altrettanto strana è la scelta di lasciare Caivano, non solo con tutti i lavori in stand by, al netto di quelli dell’Università sulla S.S. Sannitica ma quelli, addirittura sono stati affidati ad un subappaltatore, poi di questo ce ne occuperemo poi, ma anche priva di quel supervisore che doveva vigilare e controllare l’iter e lo stato dei lavori dei progetti da egli stesso proposti e autorizzati.

Da bravi giornalisti ci siamo scorciati le maniche e abbiamo cominciato ad indagare tra i piani sovracomunali della politica e abbiamo scorto che in realtà su Caivano, le attenzioni di chi vorrebbe continuare ad alimentare clientele politiche non si sono mai distolte e come spesso accade in politica, quando qualche alleato comincia a sentirsi mortificato all’interno di una sorta di lottizzazioni di poltrone, inizia a dare calci.

Questa volta tocca a Forza Italia che già avendo ingoiato rospi grossissimi, come la legge sull’Autonomia Differenziata, dato che il maggiore elettorato del partito azzurro si registra in Campania, Calabria e Sicilia – regioni martoriate dalla legge sull’Autonomia Differenziata – la forzatura del voto contro lo Ius Scholae, pur andando contro i principi liberali e dei diritti civili condivisi con la Sinistra come annunciato nei giorni scorsi dalla famiglia Berlusconi, cerca di racimolare qualche contentino che possa ancora giustificare, davanti al proprio elettorato, la garanzia alla stabilità governativa.

Uno di questi contentini è proprio la nomina di un nuovo Commissario Straordinario a Caivano, magari di espressione proprio di Forza Italia. Una richiesta più che legittima dato che Fabio Ciciliano gode già di un più alto ruolo come quello di Capo della Protezione Civile e che dimostrerebbe all’Italia intera di non essere in penuria di professionisti che possano ricoprire ruolo di garanzia sul risanamento di un territorio. Una richiesta già avanzata dal partito azzurro nei mesi scorsi alla Premier in persona, secondo le nostre indiscrezioni.

Al contempo, il nuovo Commissario che arriverebbe, avrebbe l’opportunità di modificare e integrare il Piano di Ciciliano, di dare ripsote politiche a persone e ambienti diversi da quelli di estrema destra, augurandoci che possa spendere con più parsimonia i soldi rimasti e chissà forse apporre qualche modifica a qualche capitolo del Piano e trovare anche fondi per un nuovo palazzetto dello sport che assicurerebbe la pratica dello sport alle Associazioni indoor del territorio, sempre se non si scelga di assegnare la gestione di questo a qualche altro gruppo sportivo statale e sottrarlo alla comunità caivanese.

Intanto i caivanesi si domandano: senza commissario straordinario che fine faranno i soldi non spesi? Chi si occuperà della conclusione dei lavori iniziati? Ma soprattutto si faranno tutte quelle cose promesse? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Attualità

Caivano, all’Istituto ‘Collodi’ sorgerà un nuovo Polo Millegiorni di Save the Children

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Save the Children e la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, hanno siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione delle attività del “Polo Millegiorni” che nascerà nel Parco Verde di Caivano.

L’intesa punta a individuare le aree di collaborazione per promuovere il progetto, che prevede la realizzazione di uno spazio ad alta intensità educativa dedicato alle bambine e ai bambini da 0 a 6 anni e alle famiglie all’interno dell’Istituto Scolastico “Collodi”, coordinato da Save the Children, anche con il coinvolgimento di attori del territorio.

Con il Protocollo firmato, Save the Children e la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano si impegnano a collaborare per l’individuazione, la sensibilizzazione e la presa in carico integrata dei bambini e delle loro famiglie al fine della loro partecipazione alle attività del Polo Millegiorni, con particolare attenzione alla fascia di età da uno a tre anni. Inoltre, verranno realizzate iniziative congiunte per favorire la promozione del Progetto attraverso gli uffici del Comune e i servizi sociosanitari ed educativi del territorio. Aspetto centrale del Protocollo è la costituzione di un tavolo territoriale cittadino per lo sviluppo e il rafforzamento del sistema integrato 0-6 anni e per la presa in carico delle famiglie più vulnerabili. Il tavolo sarà un luogo concreto di lavoro, in cui i diversi attori coinvolti a livello territoriale si confronteranno per definire e attuare gli interventi educativi efficaci per il territorio.

Le attività del Polo Millegiorni, gratuite e continuative per tutto  l’anno scolastico,  comprenderanno un servizio educativo mattutino per i bambini da 0 a 3 anni, laboratori settimanali per i bambini da 0 a 6 anni, attività pomeridiane per bambini e genitori, come lettura, psicomotricità, gioco, creatività e sport, mirate a integrare l’educazione scolastica, supporto alle famiglie con sportelli di ascolto e laboratori per il sostegno alla genitorialità, supporto psicologico, orientamento ai servizi e alla ricerca di lavoro.

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Caivano

Caivano, la palestra dell’I.C. “Milani” torna in sicurezza ad Ottobre ma l’inizio del campionato di Pallavolo forse slitta

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Dopo la tempesta torna il sereno. All’indomani delle tante proteste delle associazioni sportive indoor del territorio, supportate anche dalla nostra testata, finalmente l’Amministrazione comunale, capeggiata dalla terna commissariale prefettizia, si decide a rispondere alle esigenze della comunità, infatti sembra che il problema, almeno quello legato alla pallavolo, sia stato risolto. Queste le parole della dirgenza della Phoenix Volley Caivano:

“Il giorno 10/09/2024 si è tenuto un incontro con le Istituzioni Comunali sul tema sicurezza palestre scolastiche; un confronto schietto, durante il quale abbiamo fatto presente tutte le nostre preoccupazioni riguardo questa situazione di incertezza sull’utilizzo delle strutture comunali e con nostro sommo compiacimento abbiamo riscontrato molta sensibilità sull’argomento. Non sappiamo se effettivamente riusciremo a non compromettere l’inizio della stagione sportiva agonistica, ma di certo possiamo affermare che Il Prefetto Filippo Dispenza, il sovraordinato Ing. Giuseppe Russo e tutta la struttura Comunale si sono impegnati affinché si possa cominciare ad utilizzare in sicurezza la palestra della I.C. “Milani” per gli inizi di Ottobre e soprattutto per fare in modo che in futuro non vi siano più problematiche del genere.
Noi saremo a completa disposizione per una proficua collaborazione affinché nessun dettaglio
venga trascurato per la sicurezza di tutti. Nel nostro piccolo non possiamo che essere soddisfatti della quadra raggiunta, speriamo di poter riprendere presto le nostre sfide sul taraflex della Don Milani con l’auspicio di poter portare alla ribalta il nome di Caivano per meriti sportivi”.

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