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Cronaca

Maxi operazione di Israele in Cisgiordania: morti almeno 10 palestinesi

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Siamo in Cisgiordania, dove l’Idf è entrata in azione nell’area di Tulkarem per annientare una rete terroristica che ha pianificato e diretto il fallito attentato della scorsa settimana a Tel Aviv.

Pertanto l’operazione lanciata da Israele “durerà giorni”, e ha già fatto almeno 10 morti. Tuttavia le truppe stanno svolgendo attività anche a Jenin e nel campo di Fara, vicino a Tubas, dove almeno 10 palestinesi sono stati uccisi. In particolare due di essi sono stati trovati morti nella città di Jenin, altri quattro in un villaggio vicino e altri quattro in un campo profughi vicino Tubas.

Inoltre, nel corso dell’operazione sono stati arrestati diversi palestinesi ricercati. Secondo Hamas il fallito attentato a Tel Aviv è stato orchestrato da Jaafar Mona, di Nablus, rimasto ucciso dall’ordigno esploso prima del prima del tempo mentre si dirigeva ad una sinagoga dove era in corso la preghiera della sera. HamasJihad islamica palestinese hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco del 18 agosto.

Intanto l’Idf sta “lavorando intensamente da stasera nei campi profughi di Jenin e Tulkarem per contrastare le infrastrutture terroristiche islamico-iraniane che vi sono state installate”, ha affermato il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz.

Poi, aggiunge: “L’Iran sta lavorando per creare un fronte terroristico orientale contro Israele in Cisgiordania, secondo il modello di Gaza e del Libano, finanziando e armando i terroristi e contrabbandando armi avanzate dalla Giordania. Dobbiamo affrontare la minaccia proprio come affrontiamo le infrastrutture terroristiche a Gaza, compresa l’evacuazione temporanea dei residenti palestinesi e qualunque misura sia necessaria. Questa è una guerra per tutto e dobbiamo vincerla”.

Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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