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Cronaca

Molestie su una bimba di 7 anni, arrestato ex pastore evangelico

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Molestie sessuali ad una bambina di 7 anni. Sono accuse gravissime quelle che hanno investito un pastore di 83 anni appartenente alla chiesa evangelica che è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Trento per abusi su una minorenne.

La bambina e la sua famiglia, stranieri, erano ospiti della missione in Trentino, in particolare nell’abitazione del pastore, che nel dicembre 2022, quando la famiglia è arrivata, aveva precisi incarichi direttivi.

A quel punto il padre ha coinvolto anche altre persone all’interno della comunità evangelica. Uno di loro, un membro anziano, dopo aver ascoltato il racconto da brividi del papà, ha deciso di confrontarsi privatamente con l’83enne, che ha ammesso le sue colpe promettendo di smetterla con le molestie.

“Si è vero l’ho molestata mi sento uno schifo!”, avrebbe detto l’arrestato. Un’ammissione fatta poi anche ai genitori della piccola.

Tra aprile e maggio di quest’anno, però, la madre ha visto la figlia nuovamente vicina al religioso nonostante all’uomo fosse stato espressamente vietato di prenderla in braccio e anche di non farla più entrare nella sua stanza. Ed è stato organizzato un nuovo incontro interno alla comunità. Quel giorno – siamo nel luglio scorso – incalzato da tutti i presenti, l’uomo ha ammesso di di aver ancora molestato la bimba.
In quella circostanza tutta la conversazione è stata registrata dal padre della vittima e ora è agli atti dell’inchiesta.

Il religioso ha presentato dimissioni scritte dal suo ruolo di pastore, ma con la clausola che sarebbero state temporanee.

Secondo gli inquirenti l’anziano mostrerebbe incapacità di autocontrollo, considerando anche che, sempre secondo le accuse, i fatti riferiti dalla piccola sarebbero solo una parte. Ora il religioso è agli arresti domiciliari in casa sua, in Trentino.

La piccola e la sua famiglia sono state invece accolti in un’altra sistemazione. 


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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