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L’allarme lanciato da Antonio Visconti (Ficei): “4 milioni di cittadini senza banche”

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“Il recente rapporto dell’Osservatorio di First Cisl evidenzia una situazione allarmante per il tessuto produttivo e sociale del nostro Paese. La chiusura di ulteriori 163 sportelli finanziari nei primi sei mesi del 2024 ha lasciato oltre 4 milioni di cittadini e circa 266 mila imprese senza un punto di riferimento sul territorio, aggravando la già preoccupante desertificazione bancaria che affligge un quarto del territorio nazionale”.
A dirlo è Antonio Visconti, presidente Ficei (Federazione italiana consorzi enti industrializzazione) e numero uno dell’Area di sviluppo industriale di Salerno.

“È particolarmente preoccupante notare come questa situazione non sia frutto di un’evoluzione digitale, come si potrebbe supporre, ma piuttosto di un processo di abbandono che esclude fasce significative della popolazione, soprattutto anziana, dalla possibilità di accedere ai servizi essenziali. Infatti, solo il 51,5% degli italiani utilizza l’internet banking, una percentuale ben al di sotto della media europea – aggiunge -. Per le imprese, questo scenario rappresenta una sfida particolarmente ardua. La chiusura degli sportelli non solo limita l’accesso ai servizi finanziari necessari per la gestione quotidiana, ma contribuisce anche a un progressivo isolamento economico delle aree più periferiche, riducendo ulteriormente le possibilità di crescita e sviluppo”.

“Le province del Mezzogiorno, come Vibo Valentia e Isernia, si collocano agli ultimi posti della graduatoria, evidenziando una drastica riduzione della presenza di sportelli. Questo scenario riflette le difficoltà strutturali e socio-economiche che caratterizzano il Sud, dove la chiusura degli sportelli bancari accentua il fenomeno dell’esclusione finanziaria e sociale, rendendo ancora più arduo il percorso di sviluppo economico delle aree meno avvantaggiate. Questa dicotomia tra Nord e Sud richiede un intervento urgente e mirato per ridurre le disuguaglianze territoriali. È fondamentale che le politiche di sviluppo economico e sociale tengano conto di queste differenze”, conclude Visconti.



(fonte: Ansa)

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Attualità

San Gennaro fa davvero il miracolo: abbraccio tra Borbone e Savoia

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Storico abbraccio tra Emanuele Filiberto di Savoia e Carlo di Borbone nella Cattedrale di Napoli in occasione del Miracolo di San Gennaro.
Un gesto avvenuto davanti alla folla dei fedeli, a dispetto della storica diatriba tra le due famiglie reali. Il primo ad arrivare questa mattina nel Duomo è stato Carlo di Borbone, seguito pochi minuti dopo da Emanuele Filiberto.

L’esponente della famiglia dei Savoia, dopo la celebrazione, ha stretto la mano e ha scambiato alcune frasi con il Governatore della Campania De Luca e con il Sindaco di Napoli, Manfredi.

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Vincenzo in coma dopo aver contratto la meningite: il 14enne è tornato a casa

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Arrivano finalmente buone notizie per la famiglia di Vincenzo Caterino, il 14enne finito in coma dopo aver contratto la meningite.

Infatti il giovane è tornato a casa e a darne notizia è il papà Pasquale, presidente dell’Albanova, con un lungo post sui social:

“Venerdì 30 Agosto, mio figlio Vincenzo manifesta una semplice febbre, un po’ alta ma può capitare. Lui ci ha abituati a queste influenze, che poi magari in un paio di giorni vanno via e dobbiamo pregarlo di rimanere a casa. Sabato sera, dopo un pomeriggio normale di febbre (sale e scende), Vincenzo non risponde più normalmente ai nostri dialoghi e alle nostre domande. Comincia un grande spavento, Pronto Soccorso prima a Pineta Grande, supportato dal mio amico e dottor Francesco Petrillo, poi al Santobono in codice rosso”.

Tac d’urgenza, lo spettro della meningite, poi la firma e l’autorizzazione ad un intervento alla testa d’urgenza per una grave infezione in atto. Vincenzo viene operato e riceve numerosi messaggi d’affetto e di speranza da tutta Casal di Principe e dalle zone limitrofe, oltre che da ogni parte d’Italia.

Poi, nei giorni successivi, i miglioramenti e il buio che comincia a dilatarsi:

“Vincenzo era stabile nella sua criticità poi il 4 settembre, quasi inspiegabilmente a detta degli stessi medici, la risonanza magnetica ha mostrato importanti miglioramenti a tal punto da stubarlo e provare piano piano a svegliarlo. Nel frattempo era arrivata la diagnosi: meningite tipo C. Risveglio complicato ma subito si sono visti miglioramenti, altri 3 giorni in rianimazione, dove lo potevamo prima vedere solo attraverso un vetro, poi piano piano cominciare a stargli vicino. E allora ecco un nuovo importante passo avanti, con Vincenzo che viene trasferito nel reparto di terapia sub-intensiva e, dopo altri 12 giorni, ritorna finalmente a casa. Oggi sta bene, non ha riportato alcun danno neurologico. Un vero e proprio miracolo per il quale voglio ringraziare tutti i medici, il personale sanitario del Santobono, la mia famiglia e ancora tutti quanti voi. Grazie”.

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Napoli, si è sciolto il sangue di San Gennaro

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Alle 10.01 di questa mattina, presso la Cappella del Tesoro nel Duomo di Napoli, si è sciolto il sangue di San Gennaro. Un evento straordinario per tutta la città partenopea, simbolo di tranquillità e serenità per tutti, poiché il mancato scioglimento viene visto come segno di sventura.

Si tratta del secondo miracolo dell’anno, dopo quello del primo sabato di maggio e in attesa della celebrazione rituale di dicembre.

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