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Crollo a Scampia, in corso le erogazioni dei contributi sociali alle famiglie sgomberate dalla Vela Celeste

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Sono in corso le erogazioni dei contributi sociali che il Comune di Napoli ha destinato alle famiglie che hanno dovuto lasciare la vela Celeste, a Scampia, come forma di aiuto per trovare una sistemazione alloggiativa.
Gli uffici comunali hanno rapidamente completato l’istruttoria delle istanze presentate agli sportelli attivati presso la sede dell’ottava Municipalità da 219 nuclei familiari e hanno avviato la liquidazione.

Le richieste accolte sono 205.

Non accolte le istanze presentate da nuclei familiari che non risultano presenti nell’elenco delle persone censite lo scorso anno all’interno della vela Celeste, requisito indispensabile per ottenere il contributo.

Entro la giornata verranno emessi i mandati di pagamento per 131 famiglie ammesse al contributo. Gli altri aventi diritto, non avendo un conto corrente riconducibile al richiedente, sono stati contattati per produrre una delega che consentirà di versare ad una persona di fiducia la somma spettante.
Come stabilito dal Centro operativo comunale, la prima tranche di pagamenti sarà pari a tre mensilità in maniera da consentire ai beneficiari di versare un deposito cauzionale per l’affitto di un’abitazione. Complessivamente, quindi, il Comune di Napoli verserà in questa prima fase, circa 300mila euro.
Successivamente, la corresponsione del contributo avverrà con cadenza mensile.

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Attualità

Pizzaiolo napoletano arrestato in Ucraina e costretto a combattere per la Russia

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di Gianni Cenni, pizzaiolo napoletano di 51 anni catturato dalle forze speciali ucraine a Kharkiv, nel Donbas, che in un video sostiene di essere stato costretto a combattere per la Russia.

Infatti, nelle immagini diffuse sui social, Cenni sostiene di essere stato “mobilitato illegalmente in Russia per combattere in Ucraina e di volere tornare in Italia”.

L’uomo si è trasferito in Russia alcuni anni fa, poiché in Italia era già stato condannato due volte, di cui una per omicidio. Cenni aveva anche sostenuto di aver lavorato a Napoli nella nota pizzeria ‘La Figlia del Presidente’, informazione smentita dai titolari dell’attività.

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Mensa scolastica obbligatoria, divampa la protesta dei genitori: la situazione

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Attimi di tensione presso la scuola elementare Luca Balsofiore di Forio, dove stamane molti genitori si sono presentati per chiedere l’esenzione dei figli dalla mensa, dopo la decisione della direzione scolastica di renderla obbligatoria.

Secondo i genitori, il costo dei servizi della mensa sarebbe troppo caro e nel passato è sempre stato facoltativo, con i bambini che non ne usufruivano che potevano tornare a casa per pranzare e poi rientrare a scuola.

Sul posto sono intervenuti gli agenti di Polizia per consentire il regolare svolgimento delle attività didattiche, con la dirigente scolastica portata via in ambulanza a seguito di un malore.

Pertanto, dopo un lungo confronto e mediazioni, è stato permesso agli alunni che non volevano fruire della mensa di poter andare a casa per il pranzo e tornare a scuola per riprendere le lezioni.

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Clamoroso dalla Cina: il governo vuole vendere TikTok ad Elon Musk: il piano

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Clamorosa indiscrezione riportata da Bloomberg News, secondo cui il governo cinese starebbe valutando un piano per l’acquisizione delle attività americane di TikTok da parte di Elon Musk, al fine di evitare che l’app venga vietata negli Stati Uniti.

Tale piano è una delle opzioni al vaglio di Pechino, mentre la Corte Suprema statunitense decide se confermare o meno una legge che chiede alla società cinese di cedere le attività statunitensi di TikTok entro il 19 gennaio.

Tuttavia la possibilità di cedere tutto al tycoon sudafricano è ancora in fase embrionale, poiché il governo cinese preferirebbe che TikTok rimanga di proprietà della società madre ByteDance, con base a Pechino.

Intanto TikTok ha smentito tale notizia definendola “pura finzione”, con alti funzionari cinesi he hanno iniziato a discutere di piani di emergenza alternativi, con uno scenario che prevederebbe l’acquisizione e la gestione della piattaforma in America da parte di X, l’azienda di Musk.

Pertanto, un eventuale accordo con il braccio destro di Trump avrebbe un certo fascino per il governo cinese, che dovrebbe avere voce in capitolo sulla vendita di TikTok. Dal canto suo, il padrone di Tesla ha speso oltre 250 milioni di dollari a sostegno della rielezione del tycoon, venendo scelto per un ruolo apicale per migliorare l’efficienza del governo dopo l’insediamento del repubblicano.

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