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“Preferisco assumere immigrati: gli italiani sono svogliati e pensano prima di tutto allo stipendio”, parole discutibili di una ristoratrice

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“Nel mio locale assumo gli immigrati perché hanno voglia di lavorare, gli italiani pensano prima di tutto allo stipendio“. 

Carlotta Bertolini, ristoratrice di 47 anni proprietaria della birreria Keller a Modena, è forse un caso più unico che raro. Con le sue parole ha attirato anche l’attenzione di Matteo Salvini, molto critico per la sua scelta.

Dietro a questa presa di posizione, anni di esperienza con dipendenti italiani che le hanno dato più di qualche grattacapo: “La situazione è sempre peggio, a partire da come ti presenti: io capisco che sia importante sapere quanti soldi prenderai, ma non può essere la prima cosa che chiedi. Tra l’altro quasi mai chi lo chiede ha già esperienza in questo settore, perciò prima dimmi cosa sai fare e poi possiamo discutere dello stipendio”, le sue parole al Resto del Carlino.

Certi lavori come il lavapiatti “gli italiani è letteralmente impossibile che li facciano”.

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Attualità

Vele di Scampia, partono i lavori per la costruzione delle nuove case

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Il Comitato Vele di Scampia 167 ha reso noto che sono partiti questa mattina i lavori per la costruzione delle nuove case destinate agli abitanti delle Vele.

Pertanto, ecco l’annuncio su Facebook:

“Stamattina partono i lavori delle nuove abitazioni destinate al popolo delle vele dove sorgeranno abitazioni dignitose frutto della lotta incessante del comitato vele Scampia”.

In particolare la Vela Rossa e Gialla sono state oggetto di un’ordinanza di sgombero emessa dal Comune a causa del rischio di crolli dei ballatoi, portando all’evacuazione di oltre 50 famiglie. Le due strutture verranno demolite per fare spazio a 160 nuovi alloggi.

Ricordiamo che le ordinanze di sgombero sono state firmate dal sindaco Gaetano Manfredi, dopo le diffide da parte della Protezione Civile.

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Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate, Mattarella: “L’Italia è un paese coeso e unito, ispirato ai valori della pace”

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In occasione della giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto, insieme ai vertici del Parlamento e delle forze armate hanno partecipato alla cerimonia all’Altare della Patria.

In particolare il Capo dello Stato ha deposto una corona di fiori al milite ignoto, prima di scrivere un messaggio per celebrare questo giorno:

“Il 4 novembre celebra l’Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell’Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo”.

Poi, Mattarella rivolge le sue parole al ministro della Difesa Guido Crosetto:

“Oggi la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale. L’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza sono oggi poste a difesa delle libertà della società italiana, delle istituzioni volute dal popolo sovrano a tutela dei diritti di ciascun cittadino, operando, sul territorio nazionale, in concorso con le forze di Polizia. Un particolare pensiero va ai nostri militari schierati in Medio Oriente dove, per mandato delle Nazioni Unite e nell’ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace, alleviando le sofferenze della popolazione inerme in una situazione umanitaria drammatica, promuovendo il rispetto del diritto internazionale umanitario”.

“L’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza sono oggi poste a difesa delle libertà della società italiana, delle istituzioni volute dal popolo sovrano a tutela dei diritti di ciascun cittadino, operando, sul territorio nazionale, in concorso con le forze di Polizia. Un compito gravoso, in un contesto internazionale denso di tensioni che si sono acuite dopo l’aggressione della Federazione Russa all’indipendenza dell’Ucraina. Le nostre Forze Armate continuano a operare in terre lontane in numerose missioni, sottolineando con il loro impegno la vocazione del nostro Paese a coltivare e preservare il rispetto del diritto internazionale. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro servizio alla Repubblica, alla quale avete giurato fedeltà, merita il plauso e la riconoscenza dei nostri concittadini. Viva le Forze Armate, viva l’Italia”.

Poi, la parola passa al premier Giorgia Meloni, che ha così scritto su Facebook:

“Nella solenne ricorrenza della giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate rendiamo omaggio a tutti coloro che, con coraggio e amor di patria, sacrificarono la vita per un’Italia libera e unita. La nostra libertà la dobbiamo anche a loro e nella loro memoria, spingendo lo sguardo della mente agli anni dolorosi che vissero, custodiamo e tuteliamo quei sacri valori in cui credevano e che rappresentano la nostra nazione. Oggi come ieri, ringraziamo gli uomini e le donne di tutte le forze armate che ogni giorno si muovono con disciplina, fedeltà alle Istituzioni, sacrificio e passione, nell’assolvimento dei compiti assegnati, sempre al fianco dei cittadini, in patria come all’estero. Il 4 novembre è la vostra festa. Riuniti attorno al tricolore, giungano a tutti voi i nostri auguri. Viva le forze armate! Viva l’Italia!”. 

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Napoli, targhe estere circolano in città: scattano centinaia di sanzioni

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Controlli serrati a Napoli, nell’ambito di un’operazione coordinata dal Commando Interregionale dei carabinieri e denominata ‘Ogaden’.

In particolare, sono sempre più le targhe straniere che vediamo circolare lungo le nostre strade, alcune appartengono a titolari stranieri magari in Italia per turismo. Invece la maggior parte è legata a veicoli e automobilisti italiani che tentano di sfuggire alle normative casalinghe per risparmiare su tasse ed eventuali sanzioni.

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