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Cronaca

Napoli, volontari minacciati in bene confiscato alla camorra nel centro storico

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Episodio intimidatorio ieri nel centro storico di Napoli nel corso di un accesso in un bene confiscato alla camorra ai danni di alcuni operatori di associazioni di volontariato, tra cui quelli del Centro Sportivo Fiamma, che sono stati avvicinati e minacciati dal sedicente proprietario di un immobile, oggetto di procedura di assegnazione da parte del comune.

A renderlo noto è il magistrato assegnato alla commissione bicamerale per le questioni regionali, Catello Maresca.

“L’episodio – sottolinea Maresca – rappresenta la dimostrazione evidente di come la camorra provi ad imporre ancora le sue dinamiche, proprio nel cuore della città. E sia anche per questo ancora attiva e molto pericolosa. La vicenda è ancora più grave perché avvenuta sotto gli occhi di operatori del comune e della società Napoli servizi, addetti alle attività di accesso”.

“Abbiamo immediatamente segnalato la vicenda alle autorità competenti – rileva Maresca – e chiesto agli uffici comunali tutte le informazioni necessarie. Siamo solidali con gli operatori del Centro Sportivo Fiamma, sicuri che non si faranno intimidire e che anzi proseguiranno la loro azione a favore della legalità e per il recupero dei beni confiscati alle mafie, come ed anzi con ancora maggiore forza e determinazione di quanto non facciano normalmente”.

“Mi aspetto – conclude Maresca – una presa di posizione chiara anche da parte di tutte le istituzioni, perché la lotta alla camorra va fatta sempre senza se e senza ma“.


(fonte: ilmattino.it)

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Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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