Resta sintonizzato

Cronaca

Crollo a Scampia, l’appello del Comitato Vele: “Tutti i partiti si impegnino ad organizzare una task force straordinaria per le nuove case”

Pubblicato

il

Dopo il dramma avvenuto lunedì sera a Scampia, con il crollo del ballatoio della Vela Celeste che ha causato la morte di due persone, il Comitato Vele di Scampia ha lanciato un appello alle istituzioni tramite una nota:

“Il dolore per la perdita di due giovani innocenti, due figli delle Vele, che non meritavano di vedere spezzata così la propria vita e i propri sogni. Ma anche la rabbia perché a Scampia non c’è tempo da perdere e il popolo delle Vele non può aspettare. Tutte le istruzioni, da quelle locali a quelle europee, tutti i partiti che oggi hanno preso parola su quanto accaduto nella Vela Celeste, si impegnassero da subito ad organizzare una task force straordinaria affinché siano costruiti immediatamente gli alloggi sostitutivi per tutti gli abitanti delle tre Vele e la Vela Gialla e la Rossa siano finalmente abbattute”.

Poi, continua: “Quei mostri di cemento in cui per anni abbiamo vissuto, hanno costruito al loro interno una comunità che è come una famiglia. Per questo tutti noi abbiamo perso dei fratelli, dei figli. Vogliamo inoltre unirci all’apprensione di tutta la città per le bambine, per i feriti, soprattutto per chi ancora è in gravi condizioni. Da anni in ogni corteo, ad ogni occupazione, ad ogni blocco stradale, in ogni incontro gridiamo alle istituzioni tutte che non c’è tempo da perdere. Lo gridiamo non solo perché una casa dignitosa è un diritto essenziale per tutti, ma perché nessuno meglio di noi conosce le condizioni di estrema precarietà e fragilità in cui versano le Vele diventate purtroppo un campo di battaglia per le forze politiche avverse che hanno rallentato il compimento del processo”.

“In quarant’anni abbiamo sudato ogni risultato, costruito un modello di autodeterminazione capace di respingere la narrazione negativa che ci voleva ‘brutti sporchi e cattivi’, ma soprattutto abbiamo fatto pesare tutti i ritardi, perché mai e poi mai avremmo voluto arrivare al punto di dover piangere dei morti. Deve essere chiaro quindi, che quello che è successo non può in alcun modo rappresentare un motivo di rallentamento di un processo che va anzi velocizzato. Vogliamo inoltre che sia chiaro che gli abitanti della Vela Celeste sfollati non hanno occupato l’Università, ma che sono semplicemente entrati in un luogo che appartiene innanzitutto a loro perché quell’edificio, oggi orgoglio della città, è frutto del piano di riqualificazione del quartiere pensato e voluto in questi decenni proprio dagli abitanti delle Vele. Entrare all’Università è stata una soluzione obbligata per dare rifugio a centinaia di persone che hanno dovuto fare i conti con una macchina dei soccorsi impreparata e non attrezzata”.

Infine, ha così concluso la nota: “Vogliamo ringraziare tutti i singoli e le associazioni per la solidarietà e per la mobilitazione di queste ore, e ringraziare inoltre per la solidarietà gli artisti che hanno a cuore le Vele di sostenerci in questa difficile battaglia. Abbiamo allestito un punto di raccolta al cantiere 167 in via della Resistenza per i beni di prima necessità, e ne allestiremo a breve un altro a Mezzocannone occupato, in via Mezzocannone civico 12”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

Pubblicato

il

È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

Continua a leggere

Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

Pubblicato

il

Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

Continua a leggere

Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

Pubblicato

il

Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy