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Cronaca

Attirata in una trappola a Roma e rapinata a Napoli: tre arresti

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Venne attirata in un tranello e rapinata grazie alla complicità di due ragazze a cui aveva dato un passaggio con la sua auto da Roma a Napoli: la Squadra Mobile partenopea (sesta sezione) ha arrestato due donne e un uomo accusati di avere preso parte a una rapina commessa lo scorso novembre a Napoli, in via Spaventa, ai danni di una ragazza conosciuta dagli indagati durante un viaggio da Roma a Napoli.
 
A una delle donne gli inquirenti (il pm Vincenza Marra e il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, coordinatore della VII sezione) contestano anche il reato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana.
Durante il viaggio da Roma a Napoli le due indagate scoprirono che la loro compagna era in possesso di una cospicua somma di denaro. Le chiesero di accompagnarle in una località dove, poi, entrarono in azione due complici (uno dei quali parente stretto di una delle due donne) in sella a uno scooter e armati di un coltello e una pistola rivelatasi poi un giocattolo.
I due banditi presero di mira direttamente lei, malgrado ci fossero anche le altre due ragazze.

Dopo avere messo a segno il colpo, i due fuggirono a tutta velocità perdendo però la pistola e soprattutto un cellulare recuperato dalla vittima. Proprio in quel frangente, sul telefonino, giunse la telefonata di un parente stretto del rapinatori e proprio grazie a questo la vittima riuscì a risalire all’identità di uno dei due aggressori, poi comunicata agli investigatori.

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Cronaca

Dramma a Perugia, il piccolo Gioele non ce l’ha fatta: aveva solo 10 anni

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto a Perugia, dove il piccolo Gioele è morto a soli 10 anni dopo essere caduto ieri dal balcone dell’appartamento dei nonni.

Secondo le prime informazioni il piccolo si sarebbe sporto dal balcone per vedere alcuni amichetti giocare a pallone nel parco, salvo poi precipitare ed essere trasportato d’urgenza in ospedale. Purtroppo le sue condizioni erano già disperate e il suo cuore ha smesso di battere questa notte presso il nosocomio di Santa Maria della Misericordia.

Ecco il commovente ricordo di Francesco Pace, presidente della squadra di calcio del Castel del Piano dove Gioele giocava:

“Un dolore che sembra soffocare ogni speranza e chiude in una solitudine inaccessibile, uno spazio in cui è difficile entrare. Posso solo immaginare lo stato d’animo della famiglia e spero che la sofferenza non congeli la vita lasciando alla morte l’ultima parola. Nostro Signore ci ha creati per la vita, e dona una vita che non ha fine. Questa certezza deve restare ben piantata nel cuore dell’esistenza, anzi è la luce che deve illuminare ogni cosa. Gioele ha ritrovato l’abbraccio di Colui che lo ha scelto prima della creazione del mondo”.

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Cronaca

Giovane rapito e pestato a sangue per un debito: arrestate 5 persone

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Era lo scorso mese di settembre quando un uomo ha segnalato il rapimento del figlio da parte di persone con le quali il giovane aveva contratto un debito importante.

Pertanto, a seguito della denuncia presentata dal genitore, sono partite le indagini che hanno accertato che il giovane fosse stato condotto in un’abitazione nel quartiere Poggioreale, dove è stato picchiato e colpito con spranghe di ferro e mazze di legno.

Inoltre, poco dopo, anche il padre sarebbe stato portato in quella casa e costretto a subire il medesimo trattamento, venendo anche minacciato di gravi ripercussioni se non avessero restituito i soldi dovuti.

Tuttavia i poliziotti, una volta raccolta la testimonianza dell’uomo, sono riusciti a rintracciare il luogo del pestaggio, accertando che il giovane dopo essere stato segregato in quella casa fosse stato portato in un altro luogo nella zona di Castel Volturno, dove è stato rinchiuso per ore prima di essere scaricato di peso all’esterno dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli.

Nel corso della mattinata odierna, la Polizia ha tratto in arresto cinque persone, tra cui due uomini e tre donne, gravemente indiziati a vario titolo di sequestro di persona a scopo d’estorsione e lesioni personali aggravati dal metodo mafioso, poiché alcuni degli indagati sarebbero legati al clan Contini.

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Cronaca

Capotreno accoltellato a Genova, scatta lo sciopero nazionale del personale ferroviario

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Il personale ferroviario ha deciso di scioperare dalle 9 alle 17 di oggi, dopo l’aggressione subita ieri da un capotreno di 44 anni accoltellato da un passeggero su un treno regionale diretto a Busalla, nei pressi della stazione di Genova-Rivarolo.

L’episodio è avvenuto quando il capotreno ha chiesto ad una coppia di giovani di mostrare i biglietti, con il ragazzo che ha estratto il coltello e ferito al fianco l’uomo. A quel punto la vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Villa Scassi di Genova, dove è attualmente ricoverato non in pericolo di vita.

Pertanto, la Commissione di Garanzia sugli scioperi ha chiesto una riduzione della durata della protesta, suggerendo una mobilitazione simbolica, ma i sindacati hanno rifiutato definendo irresponsabile minimizzare un episodio di violenza così grave.

Ecco la risposta dei rappresentanti sindacali:

“Non porremmo il giusto accento su un episodio di violenza inaudita, che riguarda sia i lavoratori che milioni di viaggiatori da tutelare”.

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