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Pomigliano d’Arco, il Comune sfratta la sede antiracket poi la smentita: “Cambierà solo la sede”

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Dopo sedici anni la sede dell’associazione antiracket di Pomigliano, un bene confiscato alla camorra, dovrà essere sgomberata entro e non oltre la mezzanotte di oggi.

Il diktat è del Comune, che ha inviato a Salvatore Cantone, presidente dell’associazione antiracket ‘Pomigliano per la Legalità-Domenico Noviello‘, associazione aderente alla rete nazionale Fai Antiracket, un avviso di sgombero immediato dei locali di via Locatelli entro oggi a causa, secondo la lettera, della “scadenza del contratto di comodato d’uso con la municipalità e della necessità di mettere nell’alloggio di via Locatelli al posto dell’associazione una famiglia di indigenti che hanno bisogno di una casa’.

AGGIORNAMENTO (h: 14) – “Nessuno – fanno sapere dal Comune – ha mai tolto o vuole togliere la sede all’associazione antiracket Noviello ed il suo presidente ne è a perfetta conoscenza“. Secondo l’assessore al Patrimonio, Elvira Romano, l’amministrazione ha inviato a Salvatore Cantone, presidente dell’associazione, una Pec nella quale si faceva presente che “il contratto di comodato gratuito dell’appartamento di via Locatelli era scaduto e che non avremmo potuto più rinnovarlo per quella sede”, e che “dopo la comunicazione ufficiale mi sono sentita telefonicamente con Cantone, che non era a Pomigliano in quel momento, per assicurargli che gli avremmo comunque assegnato un’altra sede, prospettandogli più di una soluzione alternativa. L’ultima volta avevamo concordato che, al suo rientro a Pomigliano, ci saremmo seduti a discuterne. Una possibilità, che secondo noi sarebbe la più congrua, si trova all’interno degli uffici del Giudice di Pace a Pomigliano in via Miccoli (ex Pretura). Si tratta di una sede anche presidiata dalle forze dell’ordine”.   


(fonte: ilmattino.it)

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Scampia, iniziate le operazioni di sgombero della Vela Gialla: i particolari

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Sono partite questa mattina le operazioni di sgombero della Vela Gialla di Scampia, che secondo Laura Lieto, assessore all’Urbanistica e vicesindaco di Napoli, sarà abbattuta entro il 2025.

Pertanto, intorno alle 9 di stamane, sono state disattivate tutte le utenze e le prime famiglie hanno lasciato le loro abitazioni autonomamente. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine, gli agenti della Polizia Municipale, il personale della Protezione Civile e i sanitari del 118 per portare a termine l’evacuazione.

Secondo Nicola Nardella, presidente della VIII Municipalità di Napoli, lo sgombero dovrà essere ultimato entro la giornata odierna, per evitare che i residenti rischino ulteriormente la propria incolumità viste le condizioni della struttura.

Sempre secondo le parole di Laura Lieto, le operazioni di abbattimento inizieranno alla fine dell’anno e potrebbero concludersi nella primavera del 2025. Inoltre, sempre entro il prossimo anno, dovrebbero essere pronti 133 dei 433 alloggi previsti per le persone sgomberate dalle Vele di Scampia.

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Presunta violenza sessuale ai danni di una minorenne: assolto dal tribunale

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Un 54enne casertano è stato assolto con formula piena dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in merito all’accusa di violenza sessuale ai danni di una bambina di 11 anni.

I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2015 e il 2016, quando tra Roccaraso e Caserta l’uomo avrebbe abusato sessualmente della figlia della compagna. Tuttavia il giudice, dopo 5 anni di processo, gli ha concesso l’assoluzione poiché “il fatto non sussiste”.

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Napoli invasa dai turisti, Manfredi dichiara: “Preferisco una città piena piuttosto che vuota e povera”

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Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è stato interpellato sull’ondata di turismo che ha invaso il capoluogo campano nelle ultime settimane, ma quest’overtourism non sembra preoccupare il primo cittadino. Ecco le sue parole:

“Stiamo vivendo una grande crescita economica della città e ciò significa lavoro per decine di migliaia di persone e crescita del reddito. Il turismo porta presenze ed io preferisco una città piena, anche troppo piena, piuttosto che una città vuota e povera. Dobbiamo sempre più spingere sull’organizzazione dei servizi”.

Poi, riguardo la morte della ragazza salentina presso un B&B di piazza Municipio, Manfredi ha aggiunto:

“La responsabilità dei controlli di sicurezza sui B&B dipende anche da norme nazionali che oggi non ci sono, e quindi noi sempre di più stiamo lavorando sull’emersione: con il codice unico abbiamo, entro fine anno, la possibilità di regolarizzare tutti i B&B, e credo pertanto che chi verrà a Napoli troverà una città accogliente, sicura e anche in grado di includere tutti”.

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