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CAIVANO. Con i soldi dei caivanesi si costruisce l’Università ad Afragola nel bene confiscato alla criminalità organizzata.

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CAIVANO – Giusto per fare chiarezza, prima che il merito sia accreditato in maniera erronea, è giusto sapere che l’attuale Governo Meloni per il risanamento e la riqualificazione del territorio di Caivano ha stanziato circa 47 milioni e non 54 come più volte sentito dire, dato che i commissari a più riprese dichiarano di avere quest’ultima cifra a disposizione ma non specificando che 7 milioni di euro, in realtà, erano già nella pancia dell’ente comunale caivanese, grazie al lavoro dell’ex Ministro Carfagna che tra i € 199.473.707,29 stanziati con i fondi CIS  ‘Dalla Terra dei Fuochi al Giardino d’Europa’ in 52 comuni, a quello di Caivano furono assegnati € 4.779.673,45 durante l’Amministrazione Falco, la stessa Amministrazione che nel frattempo fu in grado di recepire altri € 1.819.362,55 attraverso altri fondi sovracomunali. Fino a formare un tesoretto di € 6.599.036,00 che sono stati inseriti nel Piano di risanamento e riqualificazione del Comune di Caivano redatto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

All’interno dei circa 5 milioni di euro dei fondi CIS destinati al Comune di Caivano, durante l’Amministrazione Falco furono assegnati € 1.119.546,40 per la riqualificazione del Teatro Caivano Arte, € 1.160.127,05 per un progetto di videosorveglianza ed € 2.500.000,00 per una iniziativa promossa dal prete Maurizio Patriciello e presentata dal Comune di Caivano: la creazione di un incubatore in grado di offrire assistenza tecnica, accompagnamento e valutazione di progetti e iniziative di rigenerazione urbana e innovazione sociale, con l’intento di creare un Centro di Competenze per studenti, imprenditori e operatori del Terzo Settore e favorire nuove opportunità di lavoro e sviluppo economico denominato “Urban Regeneration Factory”. Di questo progetto, dato anche il disinteresse successivo del parroco, non se ne fece più nulla e l’Amministrazione Falco decise di dirottarli sulla riqualificazione della struttura adiacente la torre piezometrica del Parco Verde, funzionale alla creazione di un centro antiviolenza dedicato alle donne. Il resto è storia nota.

All’interno del Piano di risanamento del Commissario Ciciliano si legge che per il Polo della Cultura che dovrà sorgere sul sedime dell’ex Caivano Arte si è lasciati quei circa milione e duecento mila euro dei fondi CIS e si sono aggiunti altri 2 milioni presi dai fondi FSC 2021-2027 per un totale di circa 3,2 milioni per il nuovo auditorium di Caivano. Così vale anche per la videosorveglianza. Mentre quella che lascierà perplessi i cittadini caivanesi è la scelta che si decisi sulla destinazione di quei famosi 2,5 milioni di euro destinati al recupero della struttura della torre piezoelettrica.

Il 5 luglio scorso con la delibera della Commissione Straordinaria n.35 si è approvato uno schema di accordo di collaborazione tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Commissario Straordinario di Governo, Università degli Studi di Napoli “Federico II” e il Comune di Caivano per la realizzazione del Centro di Competenze denominato “Urban Regeneration Factory”.

Praticamente si è tornati all’origine dello stanziamento ma con una variante incredibile: All’interno dell’Accordo di Collaborazione firmato dal Commissario Ciciliano, il Magnifico Rettore della “Federico II” Matteo Lorito e la terna commissariale di Caivano – Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro – si legge ad un certo punto che: considerato che sul territorio del Comune di Afragola, città confinante e funzionale al Comune di Caivano, insistono alcuni immobili confiscati in via definitiva alla criminalità organizzata ed assegnati all’Università degli Studi di Napoli Federico II per la costituzione di una propria sede nel territorio di Napoli nord, concernente la realizzazione di aule e laboratori e premesso che le Parti, nell’ambito delle rispettive responsabilità istituzionali, intendono, con il presente atto, definire la linea di collaborazione tra il Commissario Straordinario, l’Università degli Studi di Napoli Federico II e il Comune di Caivano, al precipuo fine di garantire il conseguimento dell’interesse pubblico comune sotteso alla corretta allocazione e gestione delle risorse finanziare messe a disposizione dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 per il finanziamento del CIS «Dalla Terra dei fuochi al giardino d’Europa», destinate alla realizzazione del Centro di Competenze denominato “Urban Regeneration Factory”; Il Commissario Straordinario provvede a nominare il R.U.P., emettere le decisioni di contrarre su indicazione del R.U.P e ad adempiere a quanto descritto nel Piano Straordinario di interventi infrastrutturali; L’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ad attuare le fasi di analisi, studio e realizzazione del Centro di Competenza e a realizzare la fase esecutiva concernente la realizzazione del Centro di Competenza nella sede confiscata alla criminalità organizzata sita in Afragola; Il Comune di Caivano provvede a mettere a disposizione i fondi CIS, ossia i due milioni e mezzo utili alla realizzazione del Centro di Competenza.

In parole povere, i soldi dei caivanesi spesi per l’Università di Afragola e tutto questo grazie alle decisioni intraprese dai Commissari che attualmente governano Caivano, al silenzio assordante degli organi elettivi che rappresentano Caivano in Parlamento e che siedono tra i banchi dell’opposizione dell’attuale governo e ad una classe dirigente totalmente ignava e assoggettata, prima alla camorra e adesso ai Commissari.

Caivano

CAIVANO sfruttata come se fosse un bancomat senza limiti di liquidità. Sperpero immane di denaro pubblico

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CAIVANO – Torna ad essere d’attualità il tema della sottrazione alle famiglie meno abbienti di Caivano del Centro Sportivo Delphinia – continuo a chiamarlo così perché così si chiama, non me ne vorrà il caro compianto Pinuccio, ma l’accostamento del suo nome ad un centro sportivo, tanto è irraggiungibile il suo genio nel campo della musica, che appare del tutto inopportuno – e la mancata partecipazione ai corsi delle associazioni del territorio, temi che già ho ampiamente affrontato e denunciato attraverso l’Associazione “Caivano Legalitaria” (leggi qui).

Faccio un plauso al gran lavoro svolto sul quotidiano “Il Domani” dalla collega Serena Laezza che per l’occasione ha raccolto le lamentele dei vari protagonisti esclusi dall’uso dei campi, che fino a prova contraria, restano di proprietà del Comune di Caivano.

«Ci siamo illusi. Pensavamo che avrebbero aperto le porte anche a noi, che da anni operiamo sul territorio offrendo ai ragazzi un’alternativa alla strada. Così non è stato», racconta il suo presidente del Tennis Club Enrico Ponticelli al quotidiano romano. Ogni anno, l’asd affitta due campi da tennis di proprietà dell’Ordine dei Carmelitani. Quei campi spesso, però, non sono sufficienti a coprire le tante richieste degli atleti. «Quando abbiamo chiesto se potevamo usare il centro Pino Daniele, ci è stato detto che non potrà essere aperto a nessuna asd esterna. La beffa», dice Ponticelli con amarezza, «è che spesso mandiamo a casa gli atleti, mentre i campi del centro restano vuoti».

Fortunatamente la terna commissariale prefettizia ha deciso di accogliere il grido d’allarme lanciato dalle associazioni indoor che non sono state prese per nulla in considerazione dall’ormai assenteista Fabio Ciciliano, ultimamente molto preso dal suo ruolo di Capo della Protezione Civile per continuare a pensare ai fatti di Caivano.

A quanto pare il problema dell’inagibilità delle palestre, almeno per quella che riguarda il plesso scolastico “L. Milani”, è stato risolto e da metà ottobre Associazioni indoor come la Phoenix Volley e la Jirafa Basket Caivano potranno continuare i propri allenamenti senza uscire fuori dalle mura della propria città.

Altro tema scottante invece che non passa mai di moda è l’emorragia di denaro che si registra negli appalti determinati dal Commissario Straordinario di Governo per il risanamento del territorio.

Dopo aver largamente denunciato, attraverso queste pagine, lo sperpero di denaro pubblico attuato con la riqualificazione del Delphinia, in cui si parla di 13 milioni complessivi non percepibili ad occhio profano e dopo aver evidenziato l’enorme dissipazione di fondi sul solo abbattimento e progettazione – 2,5 milioni su 3,2 milioni messi a disposizione per la costruzione – del nuovo auditorium che dovrà sorgere al posto del Teatro “Caivano Arte”, è giusto invitare a riflettere tutti sul provvedimento firmato da Ciciliano che riguarda la riqualificazione dei locali ubicati nel parco ex ICIF sulla strada statale Sannitica e che dovranno ospitare alcuni corsi dell’Università.

Tralasciando pure l’argomento già trattato (leggi qui) della mancata bonifica delle falde acquifere sotto quei locali, motivo per il quale la vecchia Amministrazione Falco rifiutò la presa in carico e l’acquisizione a patrimonio comunale. È doveroso informare che agli italiani la nuova Università di Caivano costerà 5 milioni di euro per la sola riqualificazione di locali già esistenti, dove qualsiasi cittadino o imprenditore che volesse ubicare la propria attività commerciale o artigianale, opterebbe per una semplice imbiancata alle pareti.

Col Decreto n.42 del 27 luglio scorso il Commissario Fabio Ciciliano destina € 2’218’101,15, di cui € 1’305’203,87 per lavori, € 889’603,41 per spese tecniche, IVA, oneri diversi, arredi ed oneri previdenziali ed euro 23’293,87 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso per la sola riqualificazione degli edifici esistenti, mentre devolve 3’261’985,56, di cui 2’024’813,49 per lavori e progettazione esecutiva lavori, euro 1’174’198,48 per spese tecniche, IVA, oneri diversi, arredi e oneri previdenziali ed euro 62’973,59 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso per la costruzione ex novo di un’Aula Magna connessa al resto dei locali della futura Univerità.

Non sarò certo un ingegnere né credo che per fare i conti della serva bisogna essere per forza laureati in economia e commercio ma da umile cronista, osservatore del territorio mi domando: Al netto delle decisioni opinabili prese sul teatro “Caivano Arte” ma com’è possibile che una semplice costruzione – senza abbattimento – di una semplice Aula Magna possa costare quanto tutto il progetto abbattimento-ricostruzione di un auditorium di 500 posti, biblioteca e spazio culturale con annesso auditorium esterno di 1000 posti a sedere?

Sarebbe bello vedere i giri immensi che fanno questi soldi e quali documentazioni attestino questo enorme esborso di denaro pubblico. Ma purtroppo non faccio parte di nessun organo investigativo, mi limito solo ad osservare, a diffondere la mia umile opinione e lascio ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, la palestra dell’I.C. “Milani” torna in sicurezza ad Ottobre ma l’inizio del campionato di Pallavolo forse slitta

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Dopo la tempesta torna il sereno. All’indomani delle tante proteste delle associazioni sportive indoor del territorio, supportate anche dalla nostra testata, finalmente l’Amministrazione comunale, capeggiata dalla terna commissariale prefettizia, si decide a rispondere alle esigenze della comunità, infatti sembra che il problema, almeno quello legato alla pallavolo, sia stato risolto. Queste le parole della dirgenza della Phoenix Volley Caivano:

“Il giorno 10/09/2024 si è tenuto un incontro con le Istituzioni Comunali sul tema sicurezza palestre scolastiche; un confronto schietto, durante il quale abbiamo fatto presente tutte le nostre preoccupazioni riguardo questa situazione di incertezza sull’utilizzo delle strutture comunali e con nostro sommo compiacimento abbiamo riscontrato molta sensibilità sull’argomento. Non sappiamo se effettivamente riusciremo a non compromettere l’inizio della stagione sportiva agonistica, ma di certo possiamo affermare che Il Prefetto Filippo Dispenza, il sovraordinato Ing. Giuseppe Russo e tutta la struttura Comunale si sono impegnati affinché si possa cominciare ad utilizzare in sicurezza la palestra della I.C. “Milani” per gli inizi di Ottobre e soprattutto per fare in modo che in futuro non vi siano più problematiche del genere.
Noi saremo a completa disposizione per una proficua collaborazione affinché nessun dettaglio
venga trascurato per la sicurezza di tutti. Nel nostro piccolo non possiamo che essere soddisfatti della quadra raggiunta, speriamo di poter riprendere presto le nostre sfide sul taraflex della Don Milani con l’auspicio di poter portare alla ribalta il nome di Caivano per meriti sportivi”.

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Ambiente

Terra dei Fuochi, domani riunione straordinaria a Caivano

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Nel pomeriggio di domani, giovedì 12 settembre, alle ore 16, presso la biblioteca comunale di Caivano, in piazza Cesare Battisti n.1, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, presiederà una riunione finalizzata ad un focus sulle iniziative per l’intensificazione dei controlli e della vigilanza contro lo sversamento e gli incendi di rifiuti, con la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano, i Sindaci dell’area nord, l’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania, i vertici delle Forze dell’ordine, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, il Comandante Raggruppamento Campania dell’Esercito  Operazione Strade Sicure – Terra dei Fuochi ed il Comandante della Polizia metropolitana.

Al termine si terrà un punto stampa.

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