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Airbnb, “Restate nei forni a gas” è stato un gigantesco equivoco: l’host sospeso stava parlando con un altro ospite

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“Non era destinato a loro, ma a un altro ospite che soggiornava nella struttura e che stava chiedendo informazioni su come utilizzare un elettrodomestico”. Lo sostiene Airbnb che dopo aver avviato un’indagine interna ha comunque sospeso l’host, per il messaggio inviato a una famiglia israeliana che voleva prenotare una casa vacanza sulle Dolomiti .

 “Nel momento in cui l’ospite ha inviato un messaggio all’host per chiedere di prenotare la loro struttura, l’host, infatti, stava intrattenendo una conversazione con un altro ospite che soggiornava nella sua casa in merito all’utilizzo del fornello a gas nella struttura – spiega in una nota- L’host ha erroneamente inviato un’istruzione sul fornello all’ospite che aveva appena richiesto la prenotazione anziché al destinatario corretto , l’ospite che stava attualmente aiutando”.

Indipendentemente dalle circostanze, “riconosciamo che questa sia stata un’esperienza profondamente spiacevole per l’ospite che ha ricevuto il messaggio e siamo stati in contatto con loro per fornire il nostro supporto. Siamo anche in contatto con l’host”.

“Non tolleriamo la discriminazione, prendiamo seriamente le segnalazioni e continuiamo a far rispettare rigorosamente questa politica”, conclude Airbnb. 

Ynet, il sito israeliano che ha diffuso la notizia per primo, ha riferito che il messaggio che l’host ha erroneamente inviato alla famiglia israeliana non era “Potete restare nei forni a gas”, come riportato praticamente da tutti i giornali italiani, ma “Potrebbe essere sotto la stufa a gas”. La famiglia che ha ricevuto il messaggio in italiano, l’ha fatta tradurre in ebraico da Google Translate, che però l’ha tradotta in modo ambiguo facendo sospettare la famiglia che si trattasse davvero di un insulto antisemita. In realtà, come l’indagine di Airbnb ha riportato, si è trattato di un enorme malinteso: il messaggio era stato inviato alla famiglia israeliana anziché a un altro inquilino che aveva difficoltà a far funzionare la stufa a gas nella stessa proprietà.

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Attualità

Casoria. Accolta la richiesta di controlli mirati, il sindaco Bene: “Alto impatto è la migliore risposta per la sicurezza dei cittadini”

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In occasione del comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica avvenuto nelle scorse ore, il Prefetto di Napoli Michele Di Bari ha avuto un colloquio telefonico con il sindaco di Casoria, Raffaele Bene.

L’oggetto della telefonata era l’accoglimento della richiesta, avanzata dal primo cittadino nel corso degli incontri, per l’ulteriore invio di uomini e mezzi incaricati di pattugliare il territorio di Casoria e garantire la sicurezza sotto molteplici aspetti, a partire dal contrasto alla microcriminalità ed al controllo delle baby gang.

A tal proposito, ecco le parole di soddisfazione del sindaco Raffaele Bene:

“Ci tengo a ringraziare personalmente ed ancora una volta il Prefetto. La sua telefonata è un gesto di grande generosità ed attenzione verso il nostro territorio. Dopo le nostre richieste e l’interlocuzione tanto è stato fatto, ma è chiaro che la complessità del territorio deve portare a sforzi mirati anche per estirpare le forme di violenza più spontanee. Le istituzioni sono al fianco di Casoria in questa battaglia”.

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Forum nazionale beni confiscati: il comunicato

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Si terrà lunedì prossimo, 7 ottobre 2024, alle ore 12 presso la Sala Francesco De Sanctis a Palazzo Santa Lucia, la conferenza stampa di presentazione del terzo Forum nazionale del riuso e della valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata che si svolgerà l’11 e il 12 ottobre 2024 presso la Stazione Marittima di Napoli.

L’incontro con la stampa sarà introdotto dall’assessore Mario Morcone, che illustrerà insieme al professor Mario Mustilli presidente di Sviluppo Campania, i dettagli del programma, i contenuti e il significato di questo importante appuntamento nazionale per la lotta alla criminalità organizzata. Sarà l’occasione per sottolineare l’importanza della gestione e della valorizzazione dei beni sottratti alle mafie, non solo come strumento di giustizia, ma anche come opportunità di sviluppo economico e sociale per i territori coinvolti.

Giunta Regionale della Campania – Ufficio Stampa
Via Santa Lucia, 81 – 80132 Napoli
Tel. 081 7962383
e-mail: ufficio.stampa@regione.campania.it
www.regione.campania.it

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In Campania aumentano le infezioni in ospedale e le aggressioni

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Con una media stimata che varia tra il 5% e il 15% dei pazienti ricoverati in ospedale che sviluppano almeno un’infezione correlata all’assistenza (Ica), la sicurezza ospedaliera e la gestione del rischio infettivo si confermano tra le priorità più urgenti per il sistema sanitario nazionale ed europeo.

È questo uno dei temi al centro dell’edizione 2024 del convegno “Ospedale Sicuro”, promosso dall’Osservatorio salute lavoro del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II di Napoli, in collaborazione con l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (Eu-osha), Inail, la Direzione della Prevenzione della Regione Campania e gli enti di pertinenza, tra cui Asl, strutture ospedaliere e società scientifiche.

In Campania, la situazione appare particolarmente critica. Nel 2023, la Regione ha registrato un’incidenza di infezioni correlate all’assistenza superiore alla media nazionale, con tassi di infezione che hanno raggiunto il 10% dei pazienti ricoverati. In particolare, i dati raccolti dall’Agenzia regionale Sanità della Campania evidenziano che circa 1.500 casi di infezioni ospedaliere sono stati segnalati nelle principali strutture sanitarie della regione, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Tra le tipologie più frequenti spiccano le infezioni del sito chirurgico, che rappresentano il 30% del totale delle Ica regionali. 

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