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Cronaca

Travolta da un’onda mentre scatta un selfie in vacanza: muore la 28enne Margherita

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Una giovane psichiatra di 28 anni, Margherita Salvucci, residente nella cittadina di Colmurano in Macerata, ha perso la vita a seguito di un incidente avvenuto nella giornata di ieri (intorno alle 17) mentre era in vacanza a Madeira.

Sembrerebbe che Margherita sia stata travolta da un’onda anomala. Dopo il ricovero in ospedale, questa mattina è stato dichiarato il decesso nella struttura sanitaria.

La ragazza è la figlia dell’ex sindaco di Colmurano, Ornella Formica. 

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Cronaca

Giacomo Bozzoli in fuga a bordo della sua Maserati: caccia al 39enne condannato all’ergastolo

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Tiene banco la vicenda relativa a Giacomo Bozzoli, il 39enne condannato all’ergastolo per la morte dello zio Mario e svanito nel nulla dopo la sentenza della Cassazione.

Pertanto, con il passare delle ore, sono emersi nuovi particolari riguardo questa vicenda: infatti, alle 5.51 del 23 giugno è stato registrato un passaggio della Maserati Levante intestata a Giacomo Bozzoli dal portale di Manerba, in provincia di Brescia, due minuti più tardi da quello di Desenzano e uno successivo alle 6.03.

Quindi l’uomo si sarebbe allontanato da casa a bordo della propria vettura, ma il suocero avrebbe riferito agli inquirenti che la famiglia sarebbe in una località imprecisata della Francia. Il primo luglio la Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo già stabilita nel primo e secondo grado di giudizio delle corti di Brescia per Bozzoli, il quale è sempre stato in libertà.

Al momento neanche il padre sa dove si trova Giacomo, visto che agli inquirenti ha riferito di non conoscere l’attuale posizione del figlio, che si trova senza passaporto poiché scaduto e non rinnovato. Intanto il presidente della prima sezione penale di Brescia, Roberto Spanò, ha firmato il decreto di latitanza ma ancora non è scattato il mandato d’arresto internazionale.

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Cronaca

Mafia di Foggia estesa fino alla provincia di Napoli: condannate 22 persone

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Pene tra gli 11 mesi e i 25 anni di reclusione quelle comminate nei confronti di 22 persone. Tra loro alcuni esponenti di spicco di due clan del Foggiano. Alcuni si trovavano anche in provincia di Napoli (oltre che tra Chieti, Viterbo e Ascoli Piceno).

Le indagini sono state eseguite dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari e condotte dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre Mobili di Bari e Foggia.
La sentenza è giunta al riconoscimento, prima in fase cautelare e poi in appello, dell’esistenza di un’organizzazione mafiosa autonoma, attiva nel territorio di San Severo.

A giugno 2019, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari aveva adottato un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale nei confronti di 56 indagati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di droga, danneggiamento, reati in materia di armi, tentato omicidio, tutti aggravati dalle finalità mafiose.

I provvedimenti emessi sono in sostanza: 15 ordini di esecuzione per la carcerazione, con traduzione in carcere, di cui 7 prevedono la sospensione dell’esecuzione per consentire al condannato di chiedere una diversa modalità di espiazione della condanna (detenzione domiciliare, affidamento in prova ai servizi sociali, etc.). L’attività di polizia giudiziaria ha visto l’impiego di 60 poliziotti.


(fonte: napolitoday)

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Cronaca

Compra orologi di lusso per 330mila euro ma riceve in cambio dei pacchi di pasta: la situazione

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Era l’inizio del 2019 quando Luca Esposito operò una truffa da 330mila euro ai danni di un imprenditore indiano. Infatti, quest’ultimo acquistò 5 orologi di lusso e inviò il lauto bonifico, che fu però dirottato nelle casse di società intestate a prestanome e riconducibili a Esposito, ricevendo in cambio solo dei pacchi di pasta.

Tuttavia solo un terzo dei soldi finì nelle tasche di Esposito, il quale arrivò a minacciare un suo collaboratore, con il quale venne poi denunciato per truffa a Como. Pertanto, l’ordinanza odierna vede la notifica di nuove misure cautelari anche nei confronti del boss Patrizio Bosti, suocero di Esposito, ed ai suoi figli Ettore e Flora.

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