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Cronaca

Clan dei Casalesi, confiscati beni da 4 milioni di euro per un imprenditore di Casapesenna

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I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha confiscato beni per 4 milioni di euro a Luciano Licenza, 57 anni, imprenditore di Casapesenna (Caserta), legato alla fazione del clan dei casalesi capeggiata dall’ex boss Michele Zagaria.
I finanzieri hanno notificato a Licenza un provvedimento della sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, emesso dopo la conferma da parte della Corte di Cassazione: i sequestri hanno riguardato 5 società, 12 autoveicoli, 2 natanti, 9 rapporti finanziari, 5 immobili e 7 terreni.

L’imprenditore era già stato condannato, con rito abbreviato, alla pena di anni sei di reclusione, per il reato di associazione mafiosa, nell’ambito di un procedimento penale della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.
Dalle indagini era emerso che, come altri imprenditori, facendo leva sui legami con l’ex boss Michele Zagaria nella pubblica amministrazione: si era aggiudicato commesse per lavori pubblici a fronte dei qual versava una percentuale del 5% dell’importo degli appalti come corrispettivo della mediazione di Zagaria con i clan delle località dove i lavori dovevano essere realizzati.


Gli accertamenti economico-patrimoniali del Gico della Guardia di Finanza di Napoli hanno fatto emergere importanti incongruenze, in un lunghissimo arco temporale che va dal 1997 al 2015, tra il valore dei beni nella disponibilità di Licenza e del suo nucleo familiare e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte.

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Cronaca

Omicidio Angelo Vassallo, arrestati i responsabili: tra loro anche il colonnello Fabio Cagnazzo

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Blitz dei carabinieri del Ros, che nel corso della mattinata odierna hanno eseguito quattro ordinanze di arresto per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010.

Pertanto, i destinatari del provvedimento sono il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia già appartenente al clan camorristico dei Loreto-Ridosso. Tutti gli arrestati sono indagati per i reati di concorso in omicidio volontario con aggravante camorristica.

Tuttavia il decreto promulgato lo scorso 28 luglio, individuava il movente del delitto nella circostanza che Vassallo aveva scoperto un traffico di droga intorno al porto di Acciaroli (SA), organizzato da un clan in combutta con carabinieri infedeli e imprenditori del Salernitano, e si accingeva a denunciarlo alla Procura di Vallo della Lucania.

Infatti il sindaco, il giorno dopo l’omicidio, avrebbe dovuto incontrare un ufficiale della compagnia dei carabinieri di Agropoli. All’epoca dei fatti, Cioffi lavorava nel nucleo investigativo dei carabinieri di Castello di Cisterna guidato da Cagnazzo, il quale sequestrò di sua iniziativa le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un negozio che affacciava sul porto di Acciaroli.

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Cronaca

Giovane muore investita nel Padovano, indagata la dottoressa del 118: la situazione

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Era il 28 ottobre scorso quando la 14enne Eleonora Chinello moriva a Sant’Angelo di Piove del Sacco, dopo essere stata investita da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta.

Pertanto, due infermiere del 118 intervenute per soccorrere la giovane, hanno denunciato il comportamento del medico di 62 anni che era con loro. Secondo la testimonianza, la dottoressa residente a Castel Volturno non avrebbe prestato soccorso alla 14enne, limitandosi a delegare loro senza neanche scendere dall’ambulanza per tentare di salvarla.

Intanto, la Procura di Padova ha aperto un fascicolo sulla donna, ora indagata per mancato soccorso. Tuttavia, la 62enne avrebbe dichiarato di non essersi bloccata davanti alla paziente ma di aver subito compreso la gravità delle sue condizioni, richiedendo anche il rinforzo immediato all’ospedale di Padova.

Contestualmente, la società CMP ha sospeso la professionista dal servizio di Pronto Soccorso con effetto immediato, con l’autopsia che aiuterà a far luce sulla vicenda.

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Cronaca

Champions League, tifoso colto da malore sugli spalti durante Bayern-Benfica: è morto

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto ieri sera all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, durante la sfida di Champions League tra i padroni di casa del Bayern e i portoghesi del Benfica, terminata con la vittoria per 1-0 dei bavaresi.

Infatti, nel corso del match l’entusiasmo dei tifosi ha lasciato spazio alla preoccupazione per le condizioni di un uomo colto da un malore improvviso sugli spalti, prontamente soccorso ma deceduto circa un’ora dopo il fischio finale, durante il trasferimento in ospedale.

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