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Napoli

NAPOLI. Il Prefetto Pagano affronta il tema della sicurezza a tutela dell’imprenditoria e dell’economia locale

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Comunicato Stampa
dell’AICAST Imprese Italia

S.E. il Prefetto di Napoli Carmela Pagano unitamente al Questore di Napoli Antonio De Iesu, al Comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli Col. Ubaldo Del Monaco e al Comandante provinciale della Guardia di Finanza Gen. Gianluigi D’Alfonso, ha incontrato al Palazzo di Governo i vertici delle Organizzazioni datoriali più rappresentative per discutere il delicato tema della sicurezza a tutela dell’imprenditoria e dell’economia locale.
Tra i presenti: Felice Califano presidente regionale Aicast, Liliana Langella presidente provinciale Aicast, Fabrizio Luongo vicepresidente Casartigiani, Vito Grassi presidente dell’Unione degli Industriali, Pasquale Russo commissario Ascom, Vincenzo Schiavo presidente Confesercenti, Federica Brancaccio presidente Acen.
Il Prefetto ha evidenziato come il calo degli omicidi da 64 (2016) a 31 (2017) oggi 13, sia un segnale incoraggiante per la meritoria opera di prevenzione, intelligence e repressione delle Forze dell’Ordine sebbene l’illegalità diffusa sia percepita ancora molto. Garantita la lotta all’abusivismo commerciale ed alla contraffazione
E’ stato proposto la costruzione di un tavolo permanente di confronto presso al Prefettura al fine di monitorare lo stato di sicurezza dell’imprenditoria partenopea ed è stato invitato il Prefetto a sensibilizzare la Regione affinché l’ attività formative rivolte ai giovani possano essere svolte nelle imprese, recuperando un orientamento all’apprendistato che possa impegnare, nobilitare e incoraggiare i giovani verso il mondo del lavoro autonomo, togliendo di fatto manovalanza alla criminalità ed è stato proposto l’allargamento delle iniziative di videosorveglianza anche ai cantieri affinché siano tutelati da atti delittuosi. Il confronto durato tre ore è stato ritenuto da tutti gli intervenuti fruttuoso e incoraggiante per la creazione di una cabina di regia per il monitoraggio dell’attività di recupero del tessuto sociale.
Segue COMUNICATO STAMPA DELLA PREFETTURA

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Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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