A Casoria arriva l’energia esplosiva di In-Canto Sanità Casoriarrevot, progetto promosso dal Comune di Casoria e finanziato da Città Metropolitana di Napoli. Sabato 18 maggio, dalle 10.30, con un’apertura dedicata alle attività per bambini, è in calendario una giornata di iniziative musicali, artistiche, culturali e sociali che si prolungheranno fino a sera e condurranno alla prima notte bianca della città di Casoria.
«Quella di sabato sarà una giornata storica per la città di Casoria – dichiara il Sindaco di Casoria Raffaele Bene –. Siamo riusciti a unire tutte le fasce d’età in nome dell’aggregazione, dell’intrattenimento e della solidarietà, proponendo nomi importanti della musica e momenti di grande solidarietà. Siamo riusciti a valorizzare tanti siti casoriani con gli eventi: uno step importante nel modo di vivere la Città».
La direzione artistica è curata da Massimo Jovine e Gianni Simioli, chesul palco del Campo Sportivo hanno allestito un live con oltre 20 artisti (Marsica, Ciccio Merolla, Tartaglia, Federica Ottombrino, Simona Boo, Gaiè, Jovine, Pepp oh, Silvia Uras, Raffica, Montecreesto, Nicola Caso, Vincenzo Comunale, Mr Hyde, Ivan Granatino, Emiliana Cantone, I Desideri, Greg Rega, Marika Cecere, Fabrizio Mandara, Rayo, Ortel). Insieme a Gianni Simioli, ci saranno Lorenzo Muto, Rosanna Iannaccone e Ciro Salatino. Il concerto inizierà alle 20.00. Intanto, alle 19.00, negli spazi dell’Istituto Sacro Cuore ed in altre aree della Città, è in programma busker music.
La giornata di Casoriarrevot inizia alle 10.30 al Palacasoria, in viale Michelangelo, con laboratori e spettacoli di magia e circo acrobatico per bambini; e con l’esposizione della crostata da guinness dei primati, la crostata più grande del mondo,per una raccolta fondi da destinare alle attività di diagnostica, assistenza e ricerca del Programma di Errori Congeniti del Metabolismo e del Sistema Immune del gruppo che si occupa di immunodeficienze dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II- Dipartimento attività integrata materno infantile.
La mattinata sarà inoltre caratterizzata da aperture straordinarie, sia dei negozi che dei siti museali e del patrimonio monumentale della città: la Basilica di San Benedetto, la Chiesa di San Mauro e la chiesa delle suore sacramentine. Saranno i bambini a fare da guida turistica dei siti.
Dalle 16.00, sarà possibile visitare la mostra collettiva di fumettisti e illustratori italiani e internazionali “Falestin Hurra”, allestita negli spazi dell’Istituto Brando. “Falastin Hurra”, a cura di Alino, Giansandro Morelli e Guido Piccoli, è una mostra che propone al visitatore illustrazioni e vignette in appoggio alla causa palestinese e che continua ad aggiungere pezzi all’esposizione. Alle 30 opere del nucleo centrale di “Falastin Hurra”, ne sono state aggiunte 20 del progetto “Kufia” e 83 del progetto “Handala”, per un totale di 153 immagini in mostra, ma sta continuando a raccogliere materiale nuovo. Oltre a questo viene proposta una timeline esplicativa del percorso invasivo di Israele nei territori Palestinesi, realizzata da alcuni giovani studenti universitari napoletani. Il Manifesto della mostra è estratto dal disegno di Giuseppe Palumbo per il primo progetto Kufia, matite per la Palestina, del 1988.
Dalle 17.30, Mondadori Store ospita le presentazioni di dischi e libri. A incontrare il pubblico saranno Valerio Jovine che racconterà il suo nuovo album “Sincero”, Andrea Tartaglia con il suo nuovo album “Dove voglio stare”, Sabba che racconta “Sabba e gli Incensurabili suonano Battisti.
Domenica 19 maggio, alle 19.00, nella Chiesa di Santa Maria Francesca delle cinque piaghe è in programma “Flo in duo”, uno spettacolo con cui Flo, insieme a Federico Luongo alla chitarra, canta le sue canzoni e racconta la sua vita, con aneddoti raccolti nel libro “La canzone che ti devo” (Coppola Editore).
“C’è un topo nella scuola”, è il messaggio che circola in queste ore nella chat whatsapp delle mamme dei bambini e delle bambine che frequentano l’Istituto Comprensivo 2, Moscati-Maglione, sito in via Martiri d’Otranto a Casoria (Na).
Foto e video sono eloquenti. Un roditore, di medie dimensioni, passeggia indisturbato tra le reti di ferro della finestra di una classe prospiciente il cortile dell’istituto scolastico casoriano. Poi, eccolo inerme – senza vita – riverso sul suolo a pancia in su.
Quel topo, passato a miglior vita, sta – a sua insaputa – gettando il panico tra i genitori che pensavano di mandare i propri figli in un posto “sicuro” lontano dai pericoli. Il video e la foto sono di qualche giorno fa, in uno dei pomeriggi in cui i bimbi dell’infanzia sono in procinto di uscire dalle loro classi.
L’Asl Napoli 2 Nord ha in programma per il 24 dicembre, così come ha ufficialmente comunicato, la disinfestazione, disinfezione e la derattizzazione delle scuole pubbliche primarie e secondarie del comune di Casoria. I genitori saranno disposti ad attendere?
Confermata la versione della scarpa sporcata: Luigi, il 17enne di Barra accusato dell’omicidio di Santo Romano, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio nella notte tra venerdì e sabato.
“Avevo le scarpe griffate Versace, le ho pagate 500 euro, me le hanno sporcate e me la sono presa” – queste le parole del minore reo confesso dell’omicidio, rese note da Il Mattino. Da un banale pestone, dunque, sarebbe scaturita la lite, degenerata nel sangue.
C’è un video agli atti dell’inchiesta che mostra gli ultimi istanti di vita di Santo: dopo la discussione il ragazzo si sarebbe allontanato dalla Smart con a bordo il 17enne poi pare tornare indietro, quasi come se cercasse ancora un chiarimento. Pochi metri e una torsione del corpo, come se stesse per lanciare un oggetto, sarebbero bastati per scatenare il panico: il giovane calciatore è stato freddato con un colpo di pistola al petto.
In queste ultime ore è, inoltre, emerso che Luigi poco prima avesse litigato con un altro coetaneo. C’è la testimonianza di un ragazzo che racconta di averlo visto puntare la pistola alla gola del rivale, posizionando l’arma sotto il mento.
“Sì ho litigato con un altro ragazzo prima di uccidere Santo Romano ma non ho mai estratto la pistola” – avrebbe dichiarato il 17enne, confermando la lite. Un tassello in più che sembra far presagire la chiara intenzione di trovare un pretesto per far esplodere la violenza, avvalorata già dal semplice fatto di uscire di casa con una pistola in tasca.
Poi l’ultima drammatica scena raccontata da un’altra testimone: “Ho visto Santo alzare la maglietta e mostrare il buco che aveva al petto”.
La fidanzata e gli amici, intanto, negano la versione fornita dal legale del 17enne: Santo è la vittima, non aveva aggredito nessuno, non ci sarebbe stato nessun pestaggio e nessuna spallata da parte sua. Avrebbe compiuto un gesto con la mano come per lanciare qualcosa (senza lanciare di fatto nulla). E in nessun caso il gesto folle di premere il grilletto di una pistola contro un ragazzo di 19 anni sarebbe giustificabile ed è assurdo che si faccia passare come una “reazione di difesa”.
Al centro della contesa – iniziata a parole e poi finita a coltellate e a colpi di spranga – la proprietà di alcune damigiane di vino.
Due uomini, si tratta di due cognati, finscono in manette; altri due uomini (altri due cognati) e una donna, che è la sorella di due dei contendenti, finiscono in ospedale. La vicenda è accaduta a Casoria, nel Napoletano.
I protagonisti, tutti incensurati, hanno rispettivamente 61, 66, 56 e 65 anni gli uomini, mentre la donna ha 58 anni. La controversia nasce poco prima di cena. Al centro della lite la proprietà di alcune damigiane di vino. Non si arriva a una soluzione sul problema fiaschi e la discussione sfocia nel sangue. Poco prima dell’arrivo dei carabinieri i quattro cognati se le danno di santa ragione e interviene anche la donna. Il 61enne afferra un coltello e sferra due fendenti nel fianco del cognato 56enne. Il terzo cognato – il 66enne – impugna una spranga in ferro e colpisce alla testa il quarto parente, il 65enne. Durante la lite viene ferita anche la donna, per lei un braccio fratturato.
I feriti ne avranno per 30 e 10 giorni. Le armi sono state sequestrate mentre i due assalitori sono stati arrestati. Gli indagati devono rispondere di tentato omicidio e sono stati trasferiti in carcere.