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⚽ Mondiali 2018, la Croazia raggiunge la Francia. L’Inghilterra si giocherà la finalina con il Belgio

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MOSCA (RUSSIA) – Troppo facile e forse anche un po’ ingiusto fare la battuta. Ma l’Inghilterra “torna a casa”, per lasciare alla Croazia la finale di Coppa del Mondo. Mandzukic ha deciso infatti la partita di Mosca grazie a un gol nel secondo tempo supplementare, con un assist di Perisic. Era stato proprio l’interista a pareggiare i conti nel secondo tempo, dopo il vantaggio dell’Inghilterra. Incredulità sugli spalti, anche per chi ha vinto. La Croazia è uscita fuori alla lunga, smontando con un gol le certezze degli inglesi. La squadra di Southgate paga alcune imprecisioni sotto porto ma sopratutto la giornata negativa di Kane, mai pericoloso.

Mick Jagger, il cantante dei Rolling Stones, 36 anni fa era sul palco a Torino con la maglia dell’Italia mentre gli azzurri vincevano il Mondiale del 1982. Oggi è stato avvistato allo stadio mentre la musica di “It’s coming home, it’s coming home” veniva sparata a tutto volume dagli altoparlanti. L’inno degli Europei del ’96 è stato il racconto di questo Mondiale comunque indimenticabile per gli inglesi.

Cosa è successo in Croazia-Inghilterra

HIGHLIGHTS 1 – A proposito di viaggi, Trippier esagera subito dopo 5 minuti: calcio di punizione dal limite, palla a girare quasi sotto il numero di Cristiano Ronaldo (così per nominarlo anche qui) con Subasic a guardare. Una gioia pazzesca per il Luzhniki a maggioranza inglese per il primo gol  (il più veloce dal 1958) di un difensore in una semifinale. Il più dispiaciuto tra i croati è Modric: suo il fallo su Dele Alli dal quale è nata poi la punizione vincente. Maguire, la star dei meme su Twitter, sfiora il raddoppio. Tanto per cambiare di testa dopo un corner, la sua specialità.

Il primo tiro della Croazia è di Perisic al 19′: destro deviato leggermente accanto al palo ma l’arbitro non concede il calcio d’angolo. Al 30′ Lingard vede Kane: Subasic salva sull’attaccante che poi non riesce a metterla dentro. Se fosse stato gol, forse, sarebbe intervenuto il Var per una posizione in offside dell’Uragano. La Croazia riprende ad attaccare: al 21′ è Rebic, di sinistro, a impegnare centralmente Pickford. Ma è l’Inghilterra a collezionare cose preziose lungo la strada: Lingard, per esempio, al 36′ col piattone indirizza di poco a lato il suo tiro dal limite.

HIGHLIGHTS 2 – Il secondo tempo ricomincia, con i soliti fischi per Vida (i russi non hanno digerito il suo slogan pro-Ucraina nonostante lo striscione croato “Grazie Russia)) e le zollette d’erba del Luzhniki sempre meno perfette. A proposito di Vida, episodio dubbio in area: il difensore sembra toccare il piede di Sterling. Cakir e il Var lasciano andare. Al 20′ pericolo in area inglese: Walker si immola sul destro di Perisic. L’interista però non molla e al terzo tentativo pareggia. Anticipo anni ’50 sopra la testa di Walker, Pickford battuto dal sinistro del croato. Al 23′ cambia la partita, esattamente nel momento in cui Gary Lineker twitta “Perché il tempo nel calcio passa in fretta quando perdi e rallenta quando invece vinci? Agonia“. Perisic, invece di ritwittare, colpisce il palo qualche secondo dopo.

L’Inghilterra, si dice in questi casi, accusa il colpo. Il tempo di capire quello che sta succedendo passa troppo velocemente, direbbe Lineker, e Perisic è un incubo per Walker: il suo retropassaggio a Pickford rischia addirittura di far segnare il croato. Al 37′ è Mandzukic a provarci: la sua girata però è neutralizzata. Pickford sfarfalla qualche istante dopo ma Perisic non trova la porta. Southgate e il suo staff cercano un modo per neutralizzare Perisic che nel frattempo si muove da destra a sinistra, cambiando spesso posizione. Cosa resta dell’Inghilterra? Un colpo di testa sul fondo di Kane dopo la punizione di Trippier. E come si era aperta la partita, si chiude per una doppia porzione di supplementari.

FINALE – Pivaric prende il posto di Strinic. Il neo milanista si fa male dopo 3 minuti del primo tempo supplementare. Il cambio degli inglesi, invece, riporta in campo Dier. L’uomo dei rigori contro la Colombia. Southgate evidentemente già vede l’epilogo di questa semifinale. All’8′ Stones prova a finirla prima: Subasic respinge il colpo di testa del difensore. Anche l’occasione di Mandzukic fa tremare gli inglesi: Pickford è immenso nel salvare al 107′ sull’attaccante della Juventus. Ma sarà proprio Mario a segnare il gol del 2-1: assist di testa di Perisic, l’attaccante sfugge a Stones e di sinistro batte Pickford. La festa dei croati travolge anche i fotografi. L’eroe è Mandzukic. E voi che volevate parlare di Cristiano Ronaldo.

Fonte: Corriere dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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