SANT’ANTIMO – Se il buonanno si vede dal mattino… Parafrasando un vecchio proverbio si può benissimo fotografare la mattinata di oggi e il modus operandi, nel non rispettare le regole, insito nella coalizione di centro sinistra a trazione PD.
Stamattina presso il rinomato Bar Civico 66 di via Roma, il candidato a Sindaco Massimo Buonanno ha indetto una reunion dei suoi candidati per un aperitivo insieme, come di moda in questa campagna elettorale, e lo fa con tanto di pubblicità elettorale fatta attraverso la presenza del suo bel faccione stampato su un roll-up richiudibile.
Mezzo di Comunicazione che ha attirato le attenzioni della Polizia Locale che alla vista di tale pubblicità hanno fermato l’auto e non potendo censurare l’evento, data la libertà di espressione sancita dalla Costituzione italiana, hanno pensato far rispettare le regole che i tre candidati a Sindaco si sono dati insieme alla Commissaria Prefettizia, ossia quella di non fare pubblicità elettorale prima dell’apertura della campagna elettorale, facendo richiudere immediatamente il roll-up.
Premettendo che tale regola è una cattiva interpretazione della legge elettorale da parte dei Commissari prefettizi e sovraordinati, la quale andrebbe in vigore 30 giorni prima delle elezioni e quindi non è assolutamente normata la pubblicità antecedente i trenta giorni, salvo esplicita pubblicità elettorale che esponga una chiara ed evidente indicazione di voto. Così come non è normato neanche l’uso della pubblicità mobile, tanto è vero che la legge risale al 1974 quando di mobile esisteva solo il mezzo di comunicazione degli “uomini sandwich” ma comunque questi ultimi non erano usati dalla politica.
Ad onor del vero l’immagine sul roll-up di Buonanno oltre che ad essere considerata comunicazione visiva di tipo mobile non riportava neanche nessuna indicazione di voto, e quindi secondo gli esperti del settore della Comunicazione, il candidato a Sindaco del PD non ha infranto nessuna legge ma quello che si contesta al candidato a Sindaco del PD è il principio del rispetto delle regole date.
Se un candidato a Sindaco, in accordo con i suoi competitor, davanti agli occhi di un organo istituzionale decide di sottostare a delle regole, seppur male interpretando la legge, con quale criterio poi esce da quel tavolo e disattende gli accordi? E questa non è la prima volta, dato che la Comunicazione visiva è stata usata, seppur su territorio privato ma alla vista della pubblica utenza, durante l’apertura del suo comitato elettorale domenica scorsa.
Quindi se questi sono i principi mossi dal candidato a Sindaco Buonanno, dopo non bisogna chiedersi come mai si è durati solo 11 mesi nella scorsa legislatura. Un merito però va dato al candidato di centro sinistra, quello di aver sdoganato l’osservazione giusta della legge, permettendo anche ai suoi competitor di fare campagna elettorale in maniera equa e forse anche superiore.
Nel corso della consueta diretta social del venerdì, Vincenzo De Luca ha annunciato l’approvazione di un nuovo bando a sostegno dell’occupazione femminile.
“Abbiamo approvato ieri in Regione – dice – un bando in favore dell’occupazione femminile. È un’iniziativa importante per sostenere il lavoro delle donne in Campania, incentivando la loro partecipazione attiva al mercato del lavoro.”
Sulla dimensionamento scolastico, De Luca ha denunciato incongruenze nei dati forniti dal Ministero dell’Istruzione. “Siamo impegnati in una battaglia di chiarificazione con il Ministero della pubblica istruzione. Lo scorso anno hanno definito il dimensionamento scolastico sulla base di alcuni dati che si sono rivelati falsi. Hanno previsto 25mila studenti in meno rispetto al dato reale che poi abbiamo registrato. Stiamo lavorando per ottenere una modifica di quelle decisioni, perché il dimensionamento scolastico deve basarsi su dati corretti e attendibili.”
In occasione della firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la regione Puglia, svoltasi a Bari alla presenza anche del governatore Michele Emiliano, la premier Giorgia Meloni ha parlato della recente nomina del ministro Raffaele Fitto come vicepresidente Ue.
Ecco le dichiarazioni del presidente del Consiglio:
“Sono orgogliosissima del lavoro che ha fatto come ministro e di quello che farà ora, e deve essere particolarmente orgogliosa la Puglia, che oggi esprime il vicepresidente esecutivo dell’Europa intera. Voglio ringraziare il ministro Raffaele Fitto, come ho fatto tante volte, poiché oggi è l’ultimo accordo che firmiamo ed è probabilmente l’ultima iniziativa pubblica che faccio con lui come ministro del governo. Infatti, entro due giorni dovrà rassegnare le sue dimissioni per assumere un incarico che ci deve rendere orgogliosi come italiani tutti, di vicepresidente esecutivo della Commissione Ue con un portafoglio estremamente importante e competenze strategiche per territori come questo”.
Poi, aggiunge: “La Commissione europea due giorni fa ha dato il suo ok al pagamento della sesta rata del Pnrr. In questo modo rimaniamo la nazione d’Europa più avanti di tutte, nonostante il nostro sia il Piano più corposo. Con gli accordi di coesione abbiamo previsto che le proposte arrivino dalla regione e chiediamo che vengano condivise con il governo nazionale: non lo facciamo per limitare l’autonomia dei territori, ma perché è importante che il lavoro collimi con quello delle altre Regioni e ci sia una strategia complessiva perché siamo un’unica nazione”.
A tal proposito arrivano anche le parole del governatore pugliese Michele Emiliano:
“L’accordo si inserisce nella nostra lotta di emancipazione soprattutto delle fasce più deboli della popolazione, secondo gli insegnamenti di Moro e Di Vittorio. La Puglia appare oggi come esempio nell’utilizzo dei fondi europei e di coesione, smentendo il luogo comune sulle regioni del Mezzogiorno secondo il quale non sarebbero in grado di usarli”.
Poi, prosegue: “Questi fondi riguardano centinaia di progetti per un territorio che prova a risolvere problemi atavici, dal dissesto idrogeologico alle strutture ospedaliere, per rivitalizzare le zone periferiche, per generare occupazione dando certezza alle imprese. Altri temi sono quelli sociali, le politiche per l’infanzia, il rifinanziamento del reddito di dignità, il rafforzamento della rete portuale e aeroportuale, e sullo spazioporto. Cultura e turismo sono asset essenziali perché hanno reso, anche con il settore cinematografico, attrattivo il nostro territorio in tutto il mondo”.
Vertice, ieri, nella sede della Prefettura di Napoli, sullo sgombero dei nuclei familiari delle Vele Gialla e Rossa di Scampia, per il successivo avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione previsti dal progetto “Restart Scampia”.
E’ stato concordato, si legge in una nota, “che il termine ultimo per liberare gli appartamenti siti nella Vela Gialla da parte degli occupanti è fissato alla data del 3 dicembre prossimo. In data 4 dicembre si procederà allo sgombero di coloro che eventualmente vi permanessero, al fine di avviare le operazioni preliminari all’apertura del cantiere per la demolizione. A seguire, e comunque entro la fine dell’anno, si procederà allo sgombero totale della Vela Rossa, anche in ragione dei pericoli incombenti determinati dalle precarie condizioni statiche degli immobili. Le operazioni si svolgeranno in sicurezza e sarà allestito un presidio medico avanzato da parte dell’Asl Napoli 1 Centro“.
Alla riunione, presieduta dal prefetto Michele di Bari, hanno partecipato il sindaco del Comune di Napoli, Gaetano Manfredi, il vice Sindaco Laura Lieto, il Questore, Maurizio Agricola, il comandante provinciale dei Carabinieri, Biagio Storniolo, il comandante provinciale della Gurdia di Finanza, Paolo Borrelli, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Michele Mazzaro, il presidente dell’8^ Municipalità di Napoli, il comandante della Polizia locale di Napoli , l’ufficio di Gabinetto e gli altri uffici interessati del Comune di Napoli, i rappresentanti dell’Asl Napoli 1 Centro.
In occasione della riunione è stata anche nuovamente affrontata la questione della sistemazione di quei nuclei familiari che non hanno ancora individuato una soluzione alloggiativa alternativa, per cui le istituzioni coinvolte sono permanentemente impegnate per reperire idonee soluzioni.