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Arzano, a fuoco l’auto per il trasporto di persone con distrofia muscolare

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Un atto di vandalismo come tanti, in un territorio che appare sempre più alla deriva, o c’è dell’altro dietro l’incendio dell’auto per trasporto disabili della Uildm, la sezione di Arzano che si occupa della lotta alla distrofia muscolare?

L’incendio del mezzo, avvenuto in prossimità della scuola “Nosengo”, serviva per il trasporto delle persone diversamente abili messo a loro disposizione dalla organizzazione no-profit cittadina dedicata al compianto studioso Giovanni Nigro, illustre docente della facoltà di Medicina dell’Università degli studi di Napoli “Luigi Vanvitelli”.

Sull’increscioso episodio indagano i carabinieri della locale tenenza.


(fonte: ilmattino.it)

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Arzano, incidente mortale: centauro muore dopo scontro con furgoncino

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Questa mattina, un uomo residente a Casavatore (Napoli), ha perso la vita a seguito di un incidente stradale in Corso Salvatore d’Amato ad Arzano, nei pressi dello stabilimento Amazon.

La vittima, in sella al suo scooter 50, si è schiantato con un frontale addosso ad un furgoncino proveniente dalla direzione opposta. L’uomo è stato sbalzato dalla sella andando a finire sull’asfalto.

Invano l’intervento – seppur tempestivo – dei soccorritori del 118: il centauro è deceduto sul colpo.

Sul luogo dell’incidente sono giunte le forze dell’ordine che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’evento e accertare le responsabilità. Il conducente del furgone sarà probabilmente sottoposto agli accertamenti di rito per verificare se fosse sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti al momento dello scontro.

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ARZANO. Mimmo Rubio, il giornalista che secondo il Senatore Silvestro lo diffamò, è stato rinviato a giudizio.

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ARZANO – Come non si deve fare giornalismo? Lo dimostra un collega di Arzano a cui non è escluso che soffra di qualche sentimento di rivalsa, o abbia qualche questione inevasa con un personaggio politico diventato suo obiettivo su alcuni suoi scritti redatti e pubblicati attraverso il social più famoso al mondo.

Tre giorni fa un giornalista di Arzano, Domenico Rubio, si è visto raggiunto da un rinvio a giudizio, passando dallo stato di indagato a quello di imputato per aver diffamato, questa l’accusa del Pubblico Ministero, l’attuale Senatore della Repubblica nonché Presidente della Commissione bicamerale sugli affari Regionali Francesco Silvestro.

Il provvedimento firmato dal Sostituto Procuratore Dott. Vicenzo Savoia e conseguenziale alla conclusione delle indagini effettuate dal Pubblico Ministero e sui fatti parla chiaro.

Il giornalista Rubio, in più occasioni, cita l’attuale Senatore nei suoi scritti, addirittura mettendolo alla stregua del personaggio camorrista della fiction Gomorra, Gennaro Savastano, ledendo all’onorabilità dello stesso, sminuendo e scimmiottando il titolo di Console della Repubblica dell’Ossezia del Sud, paragonando l’Ossezia del Sud alla Repubblica delle banane.

Premesso che l’imputato adesso è invitato ad un’udienza di comparizione predibattimentale presso l’Ufficio del Giudice dell’udienza preliminare dove potrà esporre la propria linea difensiva e resta presunto colpevole e quindi innocente fino a sentenza definitiva, va precisato anche che il giornalista deve seguire un proprio codice etico e deontologico che detta precise linee guida sulla libertà di stampa e di espressione.

Tra l’altro anche l’Art. 21 della Costituzione, articolo sul quale tanti colleghi fondano il proprio punto di forza, spesse volte anche esasperando il senso, parla chiaro. E nel tratto finale si legge: “Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”.

Uno su tutti, il principio che ogni giornalista deve tener conto è quello che recita: “la libertà di un individuo termina dove inizia quella del suo prossimo”.

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