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Psicologo di base, a Napoli boom di richieste tra giovani, diecimila prestazioni nei primi tre mesi

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Diecimila prestazioni nei primi tre mesi. Sono numeri incredibili quelli registrati per lo psicologo di base, il servizio gratuito partito a settembre 2023 che ha portato all’assunzione di 148 professionisti su tutto il territorio campano, due per ogni distretto. “Numeri in crescita del 20-30 per cento nel secondo trimestre, gennaio-marzo” assicura il presidente dell’Ordine Armando Cozzuto. La Campania è la prima regione ad aver attivato questo tipo di servizio, seguita poi anche da altre regioni. “Mancava una figura corrispondente al medico di base che si occupasse di assistenza psicologica. – prosegue Cozzuto – e che facesse da filtro con le altre prestazioni erogate dalle Asl”. Quello che sorprende è l’alto tasso di minorenni tra i pazienti. Mentre due pazienti su tre sono donne. Disturbi legati all’ansia, disturbi alimentari e separazioni sono tra le cause più frequenti. 

Lo psicologo di base è una figura introdotta in Campania con una legge regionale durante l’estate 2023: “La Regione ha finanziato la sperimentazione, fino al 2026, con 600 milioni di euro – spiega il presidente dell’Ordine – Per fare in modo che diventi permanente, però, serve una legge nazionale che lo inserisca nel Servizio sanitario. Questo è il nostro obiettivo, in considerazione del fatto che dopo la Campania anche altre regioni hanno introdotto questa figura”. L’accesso è totalmente gratuito, non si paga neanche il ticket. La richiesta viene fatta attraverso il medico di base o il pediatra di libera scelta per quanto concerne i minori di 18 anni. Il medico dovrà compilare un modulo che poi il paziente dovrà consegnare al distretto sanitario di riferimento e attendere di essere chiamato. Al momento, l’attesa è solo di qualche settimana, ma con l’aumento esponenziale delle richieste, i tempi potrebbero allungarsi. 

Seguendo questa procedura, il paziente accederà a 6-8 incontri con gli psicologi di base. Al termine del percorso ci sono tre strade: il superamento della problematica; il rinnovo per un altro ciclo di incontri; infine, l’indirizzo verso una struttura specializzata Asl a seconda delle problematiche riscontrate. In tutta la provincia partenopea sono 64 gli psicologi reclutati. Da settembre a dicembre, si calcolano circa 2mila prestazioni per la Asl Napoli 1 Centro e 1.300 per la Asl Napoli 3 Sud, mentre la 2 Nord è partita a febbraio. Sul territorio regionale i pazienti presi in carico sono quasi 3mila. Tantissimi sono bambini e adolescenti. Basti pensare che, per esempio, nell’Asl Napoli 3 Sud quasi il 40 per cento dell’utenza appartiene alla fascia 0-18, con il dato che tende a crescere: “Siamo stati molto sorpresi nel vedere quanti bambini hanno fatto ricorso al nostro servizio – racconta Valentina Giancone, psicologa di base del Distretto 34, a Portici – Molti di loro soffrono di disturbi alimentari e noi avviamo un percorso non solo con loro, ma anche con le loro famiglie”. 

Anche i giovani adulti (35-50) ricorrono allo psicologo di base, in particolare donne. “Ci troviamo di fronte a problemi legati a patologie ansionse-depressive, lutti, momenti del ciclo di vita, separazioni – afferma Francesca Rongo, anch’ella in servizio nel Distretto 34 di Portici – Al momento, solo in questa sede, stiamo trattando circa 200 pazienti. Abbiamo visto una crescita enorme tra il primo e il secondo trimestre”.    L’iniziale resistenza dello Stato che ha addirittura presentato ricorso al Tar contro la Campania e le altre regioni che avevano introdotto la figura dello psicologo di base sembra essere di natura economica. In un Paese dove la spesa sanitaria si riduce di anno in anno a prescindere dal colore dei Governi, dove i medici e gli infermieri sono sempre meno e le liste d’attesa crescono, immaginare un’altra voce di spesa potrebbe sembrare utopistico.

“Il messaggio che vogliamo far passare – conclude Armando Cozzuto, presidente dell’Ordine campano degli psicologi – è che, invece, rappresenta un investimento che, nel medio periodo, farà risparmiare l’intero sistema. Ciò perché attraverso un’assistenza psicologica potremo scongiurare il ricorso alle strutture sanitarie per patologie la cui origine è psicologica, così come potremmo razionalizzare il ricorso ai farmaci. Siamo contenti che a novembre 2023 la Commissione Affari sociali della Camera ha adottato un testo unico sul tema che, speriamo possa portare a una legge. Sarebbe un messaggio di civiltà”.  

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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