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Bradisismo, parte lo ‘screening’ di massa degli edifici a Napoli, da lunedì 25 marzo partono in città le operazioni.

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Prenderanno il via lunedì 25 marzo a Napoli le operazioni per l’analisi di vulnerabilità degli edifici residenziali nelle zone interessate da fenomeni di bradisismo in Campania. Si tratta di una prima ricognizione degli edifici privati all’interno delle aree dei comuni maggiormente interessate dai fenomeni di bradisismo, sismicità e deformazione del suolo. Si prevede che questa prima fase di ricognizione termini entro 3 mesi, considerando tutti gli edifici privati localizzati nell’area di bradisismo ricadenti nei Comuni di Napoli, Bacoli e Pozzuoli. Si tratta delle cosiddette “zone di intervento”, individuate dal Piano speditivo di emergenza per l’area dei Campi Flegrei.

L’attività sarà condotta da squadre di tecnici, muniti di badge identificativi, coordinate dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, in raccordo con la Regione Campania e con il supporto dei comuni interessati. Ai sopralluoghi seguiranno procedure informatizzate per la raccolta dei dati sulle caratteristiche costruttive e strutturali degli edifici. 

“I Campi Flegrei sono soggetti a fenomeni naturali da sempre. Siamo in una fase di bradisismo già da parecchi anni. Il Governo ha voluto finanziare un’azione di prevenzione molto ampia. Le aree interessate sono sostanzialmente le aree di Bagnoli e parte delle aree di Agnano che vanno verso Pozzuoli. Il 25 marzo inizia questa analisi di vulnerabilità a un livello in cui i condomini riceveranno solamente tecnici per visionare, in una fase preliminare. E’ una garanzia per la sicurezza perchè faremo questa prima analisi dello stato di fatto degli edifici. Poi su richiesta, dopo, gli edifici, sempre gratuitamente, potranno ricevere anche un’analisi più di dettaglio. Adesso partiamo con questo screening di massa degli edifici, ma non c’è da spaventarsi, al contrario, c’è da rassicurare perchè ci sarà una prima visione di tecnici fortemente specializzati per farsi una prima idea della vulnerabilità degli edifici”, spiega l’assessore comunale alla Protezione civile Edoardo Cosenza.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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