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Cronaca

Bari, maxi operazione della Polizia: eseguite 137 misure cautelari

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Blitz degli agenti della Squadra Mobile di Bari e del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, che nel corso della mattinata odierna hanno eseguito ben 137 misure cautelari nei confronti di persone appartenenti o collegate al clan Parisi-Palermiti, ritenuti responsabili di estorsioni, porto e detenzione di armi, spaccio di droga, turbata libertà degli incanti, estorsioni collegate a manifestazioni sportive e ingerenza elettorale, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

L’operazione è stata eseguita a Bari, e ha portato al carcere 110 persone, 25 agli arresti domiciliari mentre altri due indagati sono stati sottoposti a misure alternative alla detenzione.

In particolare, durante le indagini durate oltre otto anni sono state documentate le attività dell’organizzazione mafiosa, che hanno portato a pesanti interferenze nei confronti di alcune società sportive, tanto da alterare gli esiti di due incontri di calcio dei campionati di promozione ed eccellenza.

Infatti, nel corso delle elezioni amministrative di Bari del 2019, grazie ai voti indirizzati dall’organizzazione era stato eletto un consigliere comunale a loro fedele. Il clan poteva inoltre fare affidamento su un ex consigliere regionale e sua moglie, attualmente consigliere comunale di Bari, entrambi arrestati nell’operazione.

Infine, nelle perquisizioni effettuate dagli investigatori sono state sequestrate 30 armi da fuoco, tra cui pistole e mitragliatrici, tre silenziatori e oltre 700 cartucce, stupefacenti, somme di denaro con arresti in flagranza.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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