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Sasso lanciato in pieno giorno contro un bus, l’episodio alle 11.30 di oggi su corso Secondigliano.

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Un bus dell’azienda Air Campania, partito dalla pronvincia di Caserta e diretto allo stazionamento di Piazza San Francesco a Napoli, è stato colpito da un sasso mentre attraversava corso Secondigliano. L’episodio è avvenuto intorno alle 11.30 di stamattina. Il sasso ha frantumato un finestrino, costringendo il mezzo a fermare la sua corsa. Nessuna persona è rimasta ferita. A riportare l’accaduto è il sindacato Usb. L’autista ha denunciato la vicenda alla polizia municipale.

“Anche L’episodio di stamattina conferma quanto andiamo dicendo da tempo sulla mancanza di controllo del territorio”, sono le parole di Marco Sansone dell’esecutivo confederale regionale Usb Campania. “La cosa più sconcertante – aggiunge – è che il lancio di sassi stavolta è avvenuto in pieno giorno e su una strada molto trafficata e piena di persone, cosa che poteva comportare anche ferimenti gravi di qualche malcapitato. Per fortuna, oltre all’ennesimo autobus che sarà messo fuori servizio per diverso tempo, non ci sono state conseguenze serie per autista e passeggeri, ma ci colpisce che anche in questo caso nessuno abbia visto niente e che l’autista sia stato lasciato solo, senza il supporto delle forze dell’ordine, che solo per caso si sono trovate a passare sul corso Secondigliano subito dopo l’accaduto, e dell’azienda Air Campania, che non ha provveduto, nonostante la pronta comunicazione dell’autista, ad inviare ispettori di esercizio sul posto”.

“Continuiamo a chiedere alle Prefetture, alla Regione Campania, ai Comuni ed alle aziende del tpl campano l’apertura di un tavolo di crisi permanente, perché – conclude il rappresentante sindacale – in meno di due mesi dall’inizio dell’anno non si contano più le aggressioni al personale in servizio in prima linea e gli atti vandalici a danno di treni, autobus, stazioni e pensiline”.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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