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Cronaca

Violenza a Caserta, ragazzo pestato a sangue solo perché napoletano: la denuncia

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Episodio di violenza avvenuto a Caserta, dove lo scorso sabato sera una coppia di ragazzi napoletani è stata aggredita nei pressi dei baretti di via Ferrante.

Ecco il racconto del ragazzo vittima dell’aggressione:

“Sabato io e la mia compagna abbiamo deciso di andare a mangiare un panino in un pub a Caserta. Al ritorno, non essendo pratici della zona, abbiamo utilizzato il navigatore che, ad un certo punto, ci ha fatto girare in una strada (Via Franco Ferrante), dove ci sono numerosi baretti e localini. C’era una ressa assurda, e dopo aver fatto pochi metri ci siamo resi conto che era impossibile continuare. A quel punto, ho dovuto fare una piccola manovra per uscire da quel vicoletto e sono sceso dalla macchina per chiedere con cortesia ai ragazzi lì presenti di fare attenzione che dovevamo uscire. Tantissimi si sono spostati poi, quando sono arrivato in prossimità dell’uscita del vicoletto, un gruppo di quattro ragazzi non si è spostato. Anche a loro ho chiesto se per favore ci lasciavano spazio per uscire, e per tutta risposta hanno iniziato ad aggredirmi verbalmente. Vedendo che erano ubriachi, ho cercato di assecondarli e ho chiesto loro scusa facendogli notare che il navigatore mi aveva portato in quella strada, perché io non ero della zona. Appena hanno sentito questo, uno di loro mi ha colpito con una violenta testata al volto, mentre i suoi amici mi hanno buttato a terra e mi hanno riempito di calci e pugni”.

Poi, conclude: “Morale della storia? Per sbagliare una strada mi hanno rotto il naso. È assurda tanta violenza senza motivo, solo perché hanno capito che ero di Napoli. Sono andato in ospedale e mi hanno riscontrato una frattura scomposta delle ossa nasali più vari bernoccoli e ferite lacero contuse”.

A tal proposito, è arrivato puntuale il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Tutto assurdo, e non è neanche il peggio di cosa può capitare, perché altre volte si è arrivati alla tragedia. Tanta violenza brutale ed immotivata non ha proprio alcun senso, eppure è una realtà che sta prendendo sempre più il sopravvento. Rimedi? Inasprimento delle pene per questi barbari”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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