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Da Pozzuoli mozione contro l’autonomia differenziata, i Consiglieri presentano il documento contro il Governo

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L’autonomia differenziata è ormai al centro del dibattito nazionale. La decisione del governo di destra, approvata in Senato qualche giorno fa, tiene banco anche nelle discussioni della politica locale. Oggi a Pozzuoli i Consiglieri Comunali Antonio Villani e Riccardo Volpe, entrambi tra i banchi della minoranza, hanno presentato una mozione contro l’autonomia differenziata.

«La mozione che abbiamo presentato oggi – dichiara il Consigliere Comunale Riccardo Volpe – è un atto politico forte, che deve rimarcare la netta contrarietà del nostro consiglio comunale ad un provvedimento di legge che di fatto divide il Paese. Col nostro documento non solo dichiariamo la formale contrarietà del Consiglio Comunale, ma chiediamo al sindaco ed alla giunta di lavorare per contrastare l’adozione dell’autonomia differenziata e promuovere, per questa battaglia, anche un fronte comune con altri comuni e città metropolitane. L’opposizione a questo provvedimento – conclude Volpe – deve partire dai Comuni, da chi vive giorno per giorno i cittadini ed ha intenzione di difenderli».

Il tema verrà discusso al primo Consiglio Comunale utile, come da regolamento del Comune di Pozzuoli e non è escluso che su questa strada si accodino anche altri sindaci dell’area metropolitana di Napoli.

«L’autonomia differenziata – dichiara il Consigliere Antonio Villani – demanda alle Regioni  in modo esclusivo anche le risposte ai bisogni di salute. Un grave danno per la nostra sanità regionale considerando che ha da qualche anno superato il periodo di commissariamento. Questa iniziativa politica, fortemente voluta dalla Lega, potrebbe creare uno squilibrio verso l’accesso pubblico e universale ai servizi sanitari in tutto il paese. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità – conclude Villani – ma in condizioni di equità, poiché diversamente si favoriscono solo le disuguaglianze».

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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