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Cronaca

Sant’Antimo, svaligiato nella notte il panificio Petrone: la denuncia dei titolari

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Attimi di paura a Sant’Antimo, dove questa notte è stato rapinato il noto panificio Petrone. Pertanto, le telecamere di sorveglianza dell’attività hanno ripreso il furto, realizzato da una banda di almeno 4 persone, le quali hanno fatto irruzione nel locale portando via denaro e provocando danni.

Ecco il commento dei titolari, che hanno subito denunciato l’episodio:

“In 12 mesi è la quinta volta che nel pieno della notte, veniamo svegliati dall’antifurto a causa di queste bande di criminali che scassinano negozi. Il 2024 è iniziato com’è finito il 2023, noi con la voglia di lavorare e loro con la voglia di rubare. Le altre volte non abbiamo voluto pubblicare nulla, ma ora vogliamo lanciare questo appello affinché ci sia più controllo del territorio, perché ormai noi commercianti siamo in balia di questi malviventi che continuano ad operare indisturbati. Basta: noi commercianti non ne possiamo più di subire tutto questo”.

A tal proposito, non si è fatta attendere la replica del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha espresso solidarietà nei loro confronti e ha così commentato l’accaduto:

“In questo modo, lasciando la cittadinanza in balia di delinquenti e criminali si sta ammazzando l’economia, l’imprenditoria e la voglia di continuare a vivere qui. Un nuovo piano sicurezza: lo chiediamo da tempo e ce lo promettono da mesi e mesi ma noi ancora non lo vediamo, così come pure i cittadini. Si faccia qualcosa di serio e concreto per fermare la criminalità e quest’ondata inarrestabile di furti e rapine”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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