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La cultura in Campania guarda al futuro, l’annuncio del presidente della Ragione Vincenzo De Luca

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La cultura in Campania guarda al futuro. Sarà, infatti, completato entro il 2024 il progetto di ecosistema digitale. E’ quanto annunciato dal presidente della Regione Vincenzo De Luca a margine di un evento al Museo Madre di Napoli. “Siamo orgogliosi perchè l’anno prossimo si completa l’ecosistema digitale messo in campo dalla Regione Campania, cioè una piattaforma digitale nella quale si raccoglie tutto quello che è cultura nella nostra regione, nel passato, nel presente e per il futuro”, ha spiegato il governatore campano. 

De Luca ha parlato anche della programmazione delle attività del Museo Madre e del progetto di ampliamento del sito culturale napoletano: “Al Madre si sta facendo un lavoro eccezionale. Abbiamo delle mostre bellissime. Avremo rassegne in collegamento con la biennale di Venezia, con Vienna, con Berlino, mantenendo un carattere di internazionalizzazione. Per l’ampliamento del museo siamo pronti, abbiamo avanzato la nostra richiesta per acquisire questo immobile. Attendiamo che si svegli il governo nazionale perchè questi finanziamenti sono legati allo sblocco dei fondi Sviluppo e Coesione. Prima o poi arriveranno queste risorse e amplieremo il Madre”. 

La Giunta regionale della Campania, nello scorso mese di giugno, ha approvato la delibera di programmazione del finanziamento di 20 milioni di euro, destinato all’ampliamento del Museo di arte contemporanea “Madre” di Napoli, con l’utilizzo dell’adiacente immobile di via Settembrini.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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