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Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e Soroptimist International Club Napoli creano la “Stanza tutta per sé”

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Si rinnova l’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e la Presidenza dell’Associazione Soroptimist International Italia, nell’ambito di un Protocollo nazionale sottoscritto il 22 novembre 2019. E sulla scia di questa preziosa e ormai rodata collaborazione, questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e Soroptimist International Club Napoli hanno inaugurato presso la Caserma Podgora – sede del comando Gruppo carabinieri di Napoli e della compagnia Carabinieri Stella – una nuova “Stanza tutta per sé” dedicata all’accoglienza e all’ascolto delle vittime di violenza di genere.

Un ambiente riservato all’ascolto e alla denuncia, allestito con arredi più accoglienti e caldi, distinti da quelli degli uffici generalmente utilizzati per la raccolta delle denunce. In linea con gli obiettivi del Protocollo, il Soroptimist Club Napoli ha donato gli arredi e i materiali informatici per la realizzazione della “Stanzaoffrendo mobili, illuminazione e arredi che richiamano quelli di un ambiente domestico più che quelli di un ufficio di polizia. Questo per favorire l’empatia tra le vittime e gli operatori della sicurezza, secondo un modello di dialogo già efficacemente assimilato e sperimentato nelle pratiche operative dell’Arma. Progetti di questo spessore si affiancano alle importanti iniziative adottate dall’Arma dei Carabinieri, con l’istituzione, a livello nazionale sin dal 2009, di una Sezione “Atti persecutori” nell’ambito del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche, con la realizzazione di una rete nazionale periferica di personale specializzato nella violenza di genere e con la diffusione di un Prontuario tecnico-operativo che fornisce al personale un riferimento qualificato per la gestione dei casi.

Di grande utilità si è rivelato nel territorio della provincia napoletana il “Mobile Angel”, lo smartwatch che lo scorso 18 novembre ha concluso con successo il primo anno di sperimentazione garantendo alle vittime un contatto immediato con le Centrali Operative dell’Arma, allertando i Carabinieri in caso di pericolo con un semplice click. La “Stanza” della Podgora, la quarta della provincia di Napoli dopo quelle di Capodimonte, Caivano ed Ercolano, va ad inserirsi in un contesto territoriale che abbraccia l’intera provincia e si trova nel cuore di Napoli. Un ulteriore presidio per contrastare con la prossimità il fenomeno della violenza di genere, in un territorio sul quale l’Arma dei Carabinieri investe quotidianamente impegno e risorse umane sui piani preventivi e repressivi.

Il Generale Enrico Scandone sull’iniziativa: “Questo spazio rappresenta un impegno tangibile e umanitario nel contrasto alla violenza di genere. La sua apertura nel cuore di Napoli riflette la nostra volontà di fornire un luogo accogliente e sicuro per le donne vittime di violenza, dimostrando che i Carabinieri sono sostenitori attivi della comunità. Con profonda sensibilità, riconosciamo la gravità del fenomeno della violenza di genere e ci impegniamo a fornire un supporto completo alle vittime. La ‘Stanza Tutta per Sé’ è concepita come un rifugio rassicurante, dove le donne possono condividere le proprie esperienze in un ambiente discreto e riservato. Vogliamo creare un legame di fiducia con la collettività, sottolineando che siamo qui non solo per preservare l’ordine, ma anche per difendere i diritti fondamentali e il benessere delle vittime.

In quest’ottica, sottolineo l’importanza di coinvolgere attivamente la società nella lotta contro la violenza di genere. Questo non è solo un compito delle forze dell’ordine ma richiede un impegno corale per creare un ambiente in cui la violenza non abbia spazio. La ‘Stanza Tutta per Sé’ è un passo significativo verso la ricostruzione di una comunità consapevole e protettiva”. La Presidente, Elvira Lenzi, dichiara: a nome di tutte le Socie del Soroptimist Club Napoli esprimo grande soddisfazione per l’inaugurazione, presso la Caserma Podgora, di “Una stanza tutta sé”, la terza, dopo quelle di Capodimonte ed Ercolano, già da noi realizzate presso le rispettive Caserme con la collaborazione dell’Arma. Questo progetto nasce dal Soroptimist International d’Italia e si estende a tutti i Club Nazionali, con la collaborazione del Comando Generale dell’Arma, mediante gli accordi e protocolli firmati da entrambe le parti. Questi ultimi prevedono, nell’ambito delle Caserme, la messa a disposizione di un locale il cui allestimento sarà curato dal Club Soroptimist territorialmente competente. Nella fattispecie, l’arredo e l’allestimento sono stati curati scegliendo i colori suggeriti dalla cromoterapia, lo stile dei mobili e dei complementi d’arredo è all’insegna di una auspicabile atmosfera di distensione, senza dimenticare di attrezzare anche una parte del locale dedicata ai bambini che spesso si accompagnano alla madre.

Numerosi i progetti che da sempre il Soroptimist International d’Italia porta avanti a favore delle donne, in special modo per chi ha subito violenza. Tra questi le borse/lavoro che il nostro Club ha istituito proprio per finanziare Corsi di Formazione presso saloni di parrucchiere o presso attività di ristorazione, ecc., per le donne che hanno presentato denuncia per la violenza subita ma che non hanno un’attività lavorativa propria, al fine di affrancarle e consentire l’inizio di una nuova esistenza. Fiore all’occhiello del nostro Club Napoli, che ne risulta capofila, è il progetto “Mobile Angel”, uno smartwatch che, in base ai movimenti inconsulti del braccio della vittima, segnala immediatamente la richiesta di aiuto, con la sua geo-localizzazione, alla sezione dedicata del Comando dei Carabinieri.
Inoltre, a titolo preventivo, il Club Napoli ha distribuito ai C.A.V. del Comune di Napoli e alla Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli alcuni video clips che scorrono attualmente sulle pareti dell’atrio d’ingresso di questa Caserma, affinché venga focalizzata l’attenzione delle donne sui “comportamenti/sentinella” del partner che preannunciano la deriva tossica del rapporto. Infine, ci rallegriamo per la storica, fattiva collaborazione tra il Soroptimist International d’Italia e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, per gli ottimi risultati raggiunti.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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