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Piano traffico e senso unico pedonale nelle strade dei pastori, scattano una serie di provvedimenti

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Il centro di Napoli cambia per il periodo natalizio. A partire da oggi, sabato 2 dicembre, entrano in vigore una serie di misure per regolare e gestire al meglio la situazione nel centro cittadino in virtù del massiccio arrivo di flussi turistici. Si parte dal senso unico pedonale istituito in via San Gregorio Armeno – dall’intersezione con via San Biagio dei Librai/vico Figurari, in direzione Piazza San Gaetano – e valido da oggi fino al 24 dicembre, al fine di evitare pericolosi assembramenti. Nel dettaglio la misura sarà in vigore nei seguenti giorni e orari:

– sabato 2 e domenica 3 dicembre 2023, dalle ore 9:00 alle ore 20:00;
– da giovedì 7 a domenica 10 dicembre 2023, dalle ore 9:00 alle ore 20:00;
– da sabato 16 a sabato 23 dicembre 2023, dalle ore 9:00 alle ore 20:00;
– domenica 24 dicembre 2023, dalle ore 9:00 alle ore 14:00.

Nel periodo compreso tra il 2 dicembre 2023 e il 7 gennaio 2024 è consentito agli autobus turistici il solo transito, senza alcuna fermata o salita/discesa dei passeggeri, all’interno del seguente percorso interno al porto: – Varco Bausan (ingresso); – Via del Ghiaccio; – Varco Carmine; – Via Salerno; – Piazzale Pisacane; – Piazzale Immacolatella (uscita in confluenza su via Nuova Marina). I giorni interessati dalla presente ordinanza sono i sabati, le domeniche, i giorni festivi e i prefestivi. Il percorso, interno al Porto, potrà essere utilizzato esclusivamente dagli autobus turistici preventivamente accreditati a cura di ANM Spa attraverso la piattaforma digitale. E’ vietata agli autobus la sosta o fermata nelle aree portuali, se non opportunamente autorizzati e non è consentita la discesa dei turisti e il successivo prelievo, a fine gita, nell’ambito portuale, dato che sono state individuate apposite aree, esterne al porto, in via Nuova Marina, nel tratto compreso tra l’uscita dal Porto (varco Immacolatella) e il varco Pisacane.

Limitazioni per l’accesso alla ZTL Centro Storico dei bus Turistici:  Dal 02 dicembre 2023 al 07 gennaio 2024, dalle 7 alle 19 dei sabati, domeniche, dei festivi e dei prefestivi:

A) E’ istituito il divieto di transito agli autobus turistici all’interno della Zona a Traffico Limitato “Centro Storico”

B) Alla Zona a Traffico Limitato “Centro Storico” potranno accedere: 1) veicoli di categoria M1/M2 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate); 2) veicoli superiori a 9 posti che accompagnano clienti alle strutture alberghiere interne alla ZTL; 3) autobus turistici di linea autorizzati dal Comune di Napoli ai sensi della Legge Regione Campania n. 3/2002; 4) veicoli superiori a 9 posti che accompagnano scolaresche in gita presso teatri, musei o manifestazioni; 5) veicoli superiori a 9 posti che accompagnano forze dell’ordine, forze armate e simili.

C) Vengono individuati i seguenti varchi prioritari di accesso alla Zona a Traffico Limitato “Centro Storico”: 1) Via Amerigo Vespucci angolo corso Arnaldo Lucci (accesso su corsia ordinaria e corsia preferenziale); 2) Piazza Garibaldi accesso in corsia centrale verso il Centro; 3) Via Casanova angolo via Arenaccia/corso Novara; 4) Corso Novara angolo via Firenze; 5) Via Foria/piazza Carlo III; 6) Corso Garibaldi/piazza Carlo III; 7) Corso Amedeo di Savoia/Tondo di Capodimonte; 8) Via Salvator Rosa/Aiuola Santacroce; 9) Via Torquato Tasso/largo Maria Teresa di Calcutta; 10) Via Caracciolo angolo via Sannazaro; 11) Via Giordano Bruno angolo piazza Sannazaro; 12) Corso Vittorio Emanuele angolo via Piedigrotta.

D) L’accesso e la circolazione, nella ZTL Centro Storico, dei veicoli ricompresi nella categoria di cui al punto B2, dovrà essere preventivamente autorizzato inoltrando la documentazione necessaria all’ANM SpA utilizzando la modulistica all’uopo predisposta.

E) Viente consentito il transito su via Vespucci e via Nuova Marina con la possibilità di utilizzo delle aree di discesa/salita e delle aree di sosta di breve e lunga durata: – ad angolo via Duomo e prima della chiesa di Portosalvo; – via Nuova Marina accosto al marciapiede, in uscita da Napoli, tratto compreso tra l’uscita dal Porto da piazzale Immacolatella (corsia in uscita in confluenza su via Nuova Marina), e il palo n. 0659 della trazione elettrica di ANM; – via Nuova Marina accosto al marciapiede, in uscita varco Immacolatella per 150 metri lato mare in direzione Portici; – via Nuova Marina accosto al marciapiede lato monte dal civ. 20 al civ. 2 in direzione piazza Municipio; e poi raggiungere l’area di sosta autobus prenotata su via Nuova Marina, agli autobus di categoria M3 di cui alla lettera A, dotati di titolo della sosta per l’area di via Nuova Marina acquistato con l’App ANM e accreditati attraverso il servizio di prenotazione istituito da ANM Spa.

Le aree di sosta per i bus turistici: dal 2 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 vengono:

– applicate le tariffe per gli autobus turistici previste nella delibera di G. C. n. 37 del 08.02.2020 • mezza giornata (half day) di € 35,00 (trentacinque/00) per la sosta per un massimo di 4 ore; • unica giornaliera di € 70,00 (settanta/00) per la sosta di breve e lunga durata;

– istituite le seguenti aree di sosta miste per autoveicoli e bus turistici, contrassegnate da apposita segnaletica, in:

A) AREA EST: 1) via Taddeo da Sessa, da via Aulisio a fronte cabina Metano n. 2017; 2) via A. Vespucci tratto compreso tra Largo Smaldone e Corso Garibaldi; 3) via A. Volta (direzione via Reggia di Portici da via Brin a via S. Erasmo); 4) piazzale Duca degli Abruzzi; 5) strada di collegamento tra via A. Vespucci e P.zza Duca degli Abruzzi (utilizzabile solo per i veicoli accreditati attraverso il servizio di prenotazione istituito da ANM Spa); 6) via Ponte della Maddalena (lato destro del senso di marcia); 7) via A. Volta, tratto compreso tra via il civico 2 e il civico 20 (solo il sabato, la domenica e i festivi); 8) via Brin, lato sinistro del senso di marcia (tratto tra il P.I. n. 007 083 e via Carlo di Tocco); 9) via Brin, lato destro del senso di marcia (tratto tra il P.I. n. 007 078 e via Carlo di Tocco); 10) via B. Brin (tratto adiacente Eccellenze Campane); 11) via Marina dei Gigli; 12) viale della Costituzione; 13) via G. Ferraris (tratto da uscita autostrada a via Brin); 14) via G. Ferraris (tratto dal civ. 74 a via Brecce a S. Erasmo); 15) via Nuova Marina, lato destro del tratto tra l’uscita del porto di Immacolatella e il varco Pisacane (utilizzabile solo per i veicoli accreditati attraverso il servizio di prenotazione istituito da ANM SpA).

B) AREA OVEST: 1) piazzale G. D’Annunzio (area compresa tra Via L. Tansillo e Via Claudio); 2) via G. Cesare (lato destro tratto Piazzale Tecchio – Stazione Leopardi); 3) area antistante stadio San Paolo (lato Via G.B. Marino distinti e curva A); 4) viale Giochi del Mediterraneo lato sinistro tratto Via C. Barbagallo – Via A. Beccadelli); 5) viale G. Marconi (lato destro direzione Via Terracina); 6) area antistante Ippodromo di Agnano (O.D. 301/2018); 7) viale Kennedy (tratto compreso distributore Q8 e intersezione via Labriola).

C) AREA NORD: 1) via Pansini (lato destro dopo Via Montesano).

– istituite le seguenti aree per la sosta breve con la tariffa unica di € 5,00 (cinque/00) (max 20 minuti per consentire la salita e la discesa dei passeggeri) come previsto nella delibera di G. C. n. 37 del 08.02.2020. (Utilizzabile solo per i veicoli accreditati attraverso il servizio di prenotazione istituito da ANM SpA e solo per i titoli combinati “salita e la discesa dei passeggeri + sosta”): a) Corso Novara (tratto tra il P.I. n. 002 e il P.I. n. B091); b) corso Meridionale (tratto tra il P.I. n. 0121 102 e il P.I. n. 0121 102 lasciando libero passo carraio al civico 60); c) via Brin, nell’ansa fronte ingresso parcheggio BRIN; d) via Brin, dal civico 60 Bis al civ. 62; e) via Brin, dal civico 62A al civ. 64A (passo carraio escluso); f) via Brin (altezza Eccellenza Campania ambo i lati). g) via Nuova Marina accosto al marciapiede, in uscita da Napoli, tratto compreso tra l’uscita dal Porto da piazzale Immacolatella (corsia in uscita in confluenza su via Nuova Marina), e il palo n. 0659 della trazione elettrica di ANM; h) via Nuova Marina accosto al marciapiede, in uscita varco Immacolatella per 150 metri lato mare in direzione Portici; i) via Nuova Marina accosto al marciapiede lato monte dal civ. 20 al civ. 2 in direzione piazza Municipio. Il pagamento si intende di € 5,00 per la discesa dei passeggeri e di € 5,00 per la salita dei passeggeri come previsto nella delibera di G.C. n. 37 del 08.02.2020.

– istituito il divieto di sosta con rimozione coatta eccetto i bus turistici, nelle aree individuate al precedente punto 3 in via Nuova Marina e via A. Vespucci tratto compreso tra Largo Smaldone e Corso Garibaldi. Saranno installati bagni pubblici in via Mezzocannone, via San Pasquale e via Cesare Battisti, che si aggiungeranno a quelli fissi già esistenti in iiazza del Gesù e piazza Trieste e Trento. Infopoint turistici, inoltre, saranno saranno collocati in via Morghen, via Cesario Console, piazza del Gesù, Molo Angioino. Ci saranno anche due ragazzi in bici elettrica (infopoint itinerante) e saranno presenti alcuni tutor nelle strade a maggiore presenza turistica.

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Forum Thea a Cernobbio, parla Mattarella: “Non bisogna aver paura delle riforme, bisogna guardare avanti”

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In occasione del workshop Thea di Cernobbio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato le recenti lucide scelte dalla Commissione Von Der Leyen a seguito della pandemia. Ecco le sue dichiarazioni:

“L’Europa è incompiuta, non bisogna avere paura delle riforme, di guardare avanti, di immaginare un’Europa sempre più perfezionata nella sua architettura e sempre più inclusiva di quei popoli, come quelli dei Balcani occidentali, che aspirano da tempo di partecipare a quest’avventura”.

Poi, ha proseguito: “Abbattere il debito pubblico è una necessità ineludibile, poiché sul fronte del debito l’Italia ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania, eppure è un pagatore affidabile, e l’andamento dei tassi è un termometro opinabile e l’Italia è un debitore onorabile con una storia trentennale, gli avanzi statali primari annui e con un debito pubblico cresciuto in larga misura dal 1992, principalmente a causa proprio degli interessi”.

Poi, aggiunge: “Una domanda semplice: il vincolo esterno o piuttosto interno, come sarebbe più corretto dire, deriva dalle regole o dal debito? Merita una riflessione che interpella la situazione debitoria dei Paesi dell’Unione e sollecita a mettere a sistema, in termini fiscali ed economici, quanto oggi è affidata alla sola banca centrale europea. Il tema non è puramente finanziario ma costituisce una questione civile, sociale e democratica, intersecando le questioni della libertà economica e dell’eguaglianza dei cittadini e della credibilità internazionale di uno Stato”.

“Molta strada resta da fare per dare razionalità ad un mercato dei titoli pubblici che tenga conto anche della situazione della ricchezza delle famiglie. Una dimensione europea potrebbe costruire verità. Non un invito a trascurare il debito, che è necessario abbattere, ma invito a completare l’edificio finanziario europeo. Invito a riflettere, allargare gli orizzonti e quindi assumere soluzioni per le sfide che il mondo si trova ad affrontare a partire dalla sostenibilità”.

Poi, il Capo dello Stato si sofferma sul futuro che attende l’Italia e l’Europa:

“Nella pubblica opinione si riaffacciano, sono presenti spinte che immaginano, senza motivo, un futuro frutto di nostalgie di un passato che ci ha riservato, invece, spesso, tragedie. Ciascuna generazione viene chiamata a combattere contro fantasmi che sperano nell’oblio per poter riemergere con vesti nuove. Tocca alle forze della società civile, nella loro interezza, essere consapevoli che difendere il quadro della civiltà in cui vivono, e che contribuiscono a definire, è compito che non soltanto li interessa ma li riguarda”.

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Il paradosso sportivo del ‘Modello Caivano’: il comunicato

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Le Associazioni sportive Caivanesi sedotte e abbandonate, costrette a lasciare la città perché le scuole non sono sicure. Questo è il paradosso sportivo del ‘modello’ Caivano, con il ritorno dalle vacanze estive che diventa subito un incubo per le associazioni sportive locali e per i caivanesi, poiché le istituzioni hanno ucciso lo sport.

In particolare centinaia di atleti saranno costretti ad emigrare in altre città per praticare la propria disciplina sportiva, con la speranza di non doverlo fare anche per studiare. E’ notizia di questi giorni infatti, che tutti gli edifici scolastici del territorio di Caivano sono stati messi sotto i riflettori per valutarne la sicurezza e l’agibilità, il tutto a pochi giorni dall’ inizio delle attività scolastiche.

Pertanto il Paradosso del modello sportivo Caivano è molto più complesso di quello che si possa pensare, visto che è ormai un anno che sono stati nominati gli attuali Commissari in carica, stavolta addirittura tre, e nessuno di loro in 365 giorni si è preoccupato di andare a verificare in che condizione andavano a scuola gli studenti caivanesi. A farne le spese ovviamente sono state le Associazioni Sportive, che sul territorio utilizzano le palestre scolastiche, la Phoenix Volley Caivano (400 Atleti),  che quest’anno per poco non ha ottenuto la promozione in B2 femminile e la Jirafa Basket Caivano (150 Atleti).

Tuttavia nonostante i ripetuti appelli e le richieste di intervento, dal 1 luglio 2024 le palestre comunali non sono più utilizzabili perché potenzialmente non sicure, il primo paradosso è proprio questo. Strutture utilizzate fino al 30 Giugno, con regolare convenzione, e che qualche mese prima hanno ospitato anche Ministri ed Istituzioni Nazionali, improvvisamente sono diventate ruderi dai quali fuggire. Così alle Associazioni è stato consigliato di cercare altrove un posto sicuro dove fare sport, mentre per le attività scolastiche si è disposti a chiudere un occhio con la fantomatica giustificazione che sarebbero i Presidi degli Istituti ad assumersene la responsabilità.

Il secondo paradosso è ancora più complesso e beffardo, visto che pochi mesi fa Caivano sembrava al centro di una vera e propria rivoluzione, con tutti i Caivanesi impazienti di scoprire la meraviglia di vivere in un posto sano e sicuro. Inoltre il Ministro dello Sport presenta il modello in conferenza nazionale, precisando che sarà il Centro Sportivo dei Caivanesi e non per i Caivanesi, addirittura gratuito per i bambini delle scuole elementari di Caivano con tanto di bozza già preparata con il Ministro dell’Istruzione.

Una meravigliosa illusione dalla quale i cittadini di Caivano si sono ben presto svegliati, poiché il centro Pino Daniele costato milioni di euro non è gratuito per nessuno, e non è a disposizione delle associazioni di Caivano né delle scuole. Allora il Modello Caivano in cosa consiste? Non lo abbiamo ancora capito, credevamo in un modello da seguire e replicare, ma dopo un anno ci siamo resi conto che non può essere così. Qualcuno ci spieghi cos’è il modello Caivano e perché i giovani  Caivanesi oggi, hanno ancora più problemi di prima.

Quest’anno le realtà sportive Caivanesi non potranno utilizzare né il Centro sportivo ‘Pino Daniele’, né le palestre scolastiche. Non si tratta solo di un ‘paradosso’, ma di un vero e proprio ‘diritto negato’. Noi vogliamo fare sport, semplicemente. Chiediamo solo di metterci in condizione di poterlo praticare.
 
Caivano, lì 5 settembre 2024
 
Phoenix Volley Caivano
Presidente Luigi Dell’Aversano

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Polemiche per l’intervista di Sangiuliano al Tg1, l’opposizione attacca: “Occupa la Rai per uso privato, mai visto niente del genere”

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Dopo le polemiche relative al caso Boccia, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha rilasciato un’intervista al direttore del Tg1 Marco Chiocci. L’intervento è durato 10 minuti, andando in onda integralmente dopo l’edizione del tg delle 20.

Pertanto il ministro ha spiegato di aver avuto un ‘rapporto affettivo’ con Maria Rosaria Boccia, la donna finita al centro delle cronache per un presunto incarico di consulenza al ministero della Cultura, e di aver pensato effettivamente di nominarla come consigliera, salvo poi bloccare tutto quando sono diventati più intimi.

Tuttavia l’opposizione ha definito l’intervista un’occupazione della Rai, come dichiara anche la senatrice Simona Malpezzi:

“La tv di Stato, pagata dai contribuenti, a disposizione di Sangiuliano, che invece di venire in Parlamento per il caso Boccia, occupa con l’ok della premier la prima serata Rai. La tv di Stato al servizio del potere: non stanno facendo la storia. Stanno infangando le istituzioni”.  

In seguito è giunta anche la dichiarazione congiunta degli esponenti del M5S in Vigilanza Rai, che hanno annunciato di portare la questione in Commissione:

“La soap opera triste con protagonista il ministro della Cultura, trova questa sera uno spazio abnorme sul primo telegiornale della tv pubblica. Oltre 10 minuti in cui Gennaro Sangiuliano usa il più importante tg della Rai per autoassolversi”. 

Anche Matteo Renzi è intervenuto per parlare della vicenda, commentando così sui social:

“In un Paese civile un ministro riferisce in Parlamento, non al Tg1”. 

Infine, a rincarare la dose ci ha pensato la deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi:

“Mai nella storia del servizio pubblico è stato stravolto un palinsesto e data una tribuna di 15 minuti ad un ministro per un uso privato. I vertici dell’azienda siano immediatamente convocati dalla Commissione di Vigilanza Rai. Sangiuliano non è venuto in Parlamento a chiarire, ma ha scelto di occupare uno spazio dell’informazione Rai che, ricordiamo, è pagato dai cittadini. Siamo oltre Tele Meloni”.

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