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“Oltre 1 miliardo e mezzo non riscosso tra multe e tari” in quali casi potrebbero essere previste delle micro-rottamazioni

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“Oltre 1 miliardo e mezzo non riscosso tra multe e tari “Alcuni dati siamo riusciti a recuperarli, tant’è che abbiamo affidato ad una società esterna una nuova politica di riscossione. Noi abbiamo 880 milioni di multe non riscosse e 770 milione di Tari, sono numeri straordinariamente pesanti. C’è una media nostra un po’ più bassa di quella nazionale, però questi numeri sono il risultato di molti anni complessivi di inefficienza e quindi a questo punto il comune non era in grado da solo di affrontare il problema, ecco perché abbiamo fatto una gara e abbiamo affidato il tutto ad una società specializzata che sta cominciando proprio in queste settimane.

Lo stesso bisognerà fare per la morosità degli immobili, perché effettivamente anche lì si è accumulato questo ritardo. Il punto vero è che accanto la morosità, si annida di conseguenza l’irregolarità e quindi l’abusivismo. Quindi bisogna da un lato essere disponibili a soluzioni di mediazione, dall’altro bisogna avere anche un po’ di fermezza nel distinguere tra chi se ne approfitta e chi no”. Lo ha detto Pier Paolo Baretta, assessore bilancio Comune di Napoli, a 24 Mattino su Radio 24.

“In molti casi la morosità è indipendente dalle condizioni di reddito e dalle condizioni sociali degli inquilini o di coloro che hanno un immobile in affitto però è evidente che questo significa un salto di qualità necessario tra tutti dagli uffici del Comune, alla Guardia di Finanza, alla stessa Agenzia delle entrate e alla Corte dei Conti che ci sollecita a farlo. Quindi è necessario a questo punto forse anche una politica nazionale che consenta ad esempio anche delle soluzioni di mediazione e di compliance per poter risolvere il problema. La possibilità di valutare a seconda delle condizioni sociali specifiche delle micro rottamazioni che rende più chiaro il concetto senza girarci attorno”, conclude Baretta.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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