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⚽ Roma, l’entusiasmo di Pastore: “Sono felice”

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ROMA – Ieri è stato il giorno di Javier Pastore. Il trequartista argentino è sbarcato nella capitale per rincuorare i tifosi della Roma dopo la partenza di Nainggolan, sponda Inter. Il Flaco, in giacca scura, camicia bianca e codino, ha ufficialmente fatto il suo ritorno in Italia alle 18.00 quando l’aereo che lo trasportava è atterrato a Ciampino. Ad attenderlo più di 100 tifosi in festa che hanno accolto il nuovo campione giallorosso con cori, sciarpe e bandiere. Visibilmente emozionato, il calciatore si è soffermato dieci minuti a firmare autografi e scattare selfie prima di salire su un van verso un hotel in centro. Questa mattina alle 8 si è recato a Villa Stuart per le visite mediche prima della firma sul contratto che lo legherà alla Roma per i prossimi 4 anni. «Che entusiasmo incredibile, sono felice. Forza Roma!», le prime parole del giocatore argentino ai cronisti presenti.

A PASTORE LA 27 – Ormai la società si è abituata alla rotta: anche Pastore ha viaggiato dalle Baleari per raggiungere la destinazione. Stasera dormirà in un hotel messo a disposizione dal club, domani farà le visite mediche e poi firmerà il contratto che lo legherà per quattro anni (con opzione per il quinto) alla Roma. Per lui è già pronta la maglia portafortuna: la numero 27, che nessun giocatore a Trigoria indossa e che quindi finirà sulle sue spalle.

E ADESSO? – Il mercato non finisce qui. Dopo Kluivert, già acquistato, e Chiesa, che potrebbe restare un sogno, Monchi ha puntato un altro figlio d’arte: si tratta di Ianis Hagi, figlio del grande Gica, che a gennaio è tornato a giocare in Romania dopo la non felice esperienza alla Fiorentina. Il Vitorul Costanza, la squadra di cui il padre è proprietario e allenatore, lo ha pagato 2 milioni ma dovrà versare proprio alla famiglia Della Valle il 30 per cento della cifra di un’eventuale rivendita. Classe ‘98, Hagi junior è un trequartista ambidestro: dal suo ritorno in patria ha segnato 6 gol in 14 partite. E presto si affaccerà alla nazionale maggiore dopo aver frequentato tutte le selezioni giovanili fino all’Under 21.

ALTRO – Intanto restano vive le piste per Berardi, Ziyech e Forsberg, di cui Monchi intende occuparsi più avanti quando avrà sfoltito una rosa extralarge. Per quanto riguarda il portiere invece tutto dipende dal Real Madrid: se alzerà fino a 70 milioni l’offerta per Alisson, la Roma prenderà un altro portiere titolare. Potrebbe essere Alphonse Areola, sul quale la mediazione di Raiola diventerebbe decisiva, ma solo se Buffon decidesse di accettare la proposta del Psg. In caso contrario Areola, che in Francia è considerato molto promettente, rinnoverebbe il contratto in scadenza nel 2019. L’alternativa rimane il giovane friulano Meret, che ancora non ha chiuso con il Napoli.

Fonte: Corriere dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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