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GDF Caserta. Scoperta e sequestrata fabbrica abusiva di fuochi d’artificio denunciata una persona

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Un soggetto denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione e vendita illecita di fuochi d’artificio, un’intera struttura abusiva adibita alla fabbricazione di “botti” illegali sottoposta a sequestro, unitamente a circa 30 kg di polvere pirica, ricavata dalla presenza di diverse materie prime (carbone, nitrato di potassio e zolfo), diversi manufatti pirotecnici di fattura artigianale pronti ad essere immessi sul mercato, una pressa nonché diversi accessori utilizzati per la loro produzione. Questo è il bilancio complessivo di un’operazione effettuata dai militari del Comando Provinciale di Caserta nell’ambito dei costanti controlli orientati al contrasto della vendita illecita di prodotti pirotecnici privi dei requisiti minimi di sicurezza in occasione delle festività patronali. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Capua, all’esito di una specifica attività di monitoraggio, sono intervenute nel Comune di Vitulazio, dove è stato individuato, tra le campagne, un caseggiato precedentemente adibito a
fabbrica di prodotti pirotecnici e dismesso ormai da diverso tempo.

L’accesso presso tale struttura consentiva di sorprendere un cittadino di nazionalità italiana intento alla produzione di “botti” in assenza di qualsivoglia autorizzazione prevista dalla vigente normativa ed in condizioni estremamente pericolose e instabili. I finanzieri con l’ausilio degli artificieri dei Carabinieri di Caserta hanno immediatamente provveduto a mettere in sicurezza i prodotti pirici evitando così che la fabbrica continuasse a rappresentare una pericolosa minaccia per gli ignari residenti della zona. Il contrasto al commercio illegale di materiale pirotecnico, oltre a colpire le attività e i guadagni illeciti della criminalità e salvaguardare il rispetto delle regole e della legalità economica, è volto a tutelare i cittadini daln rischio di acquistare prodotti pericolosi e di dubbia provenienza.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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