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Cambio al vertice a Caserta. il colonello Giuseppe Furciniti cede l’incarico al colonello Nicola Sportelli

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Alle ore 11,00 di oggi, presso la Caserma della Guardia di Finanza sede del Comando Provinciale di Caserta, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante Provinciale tra il Colonnello Giuseppe Furciniti ed il Colonnello Nicola Sportelli.
Alla cerimonia, presieduta dal Comandante Regionale Campania Generale di Divisione Giancarlo Trotta, hanno partecipato tutti gli Ufficiali e una folta rappresentanza di Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri del Comando Provinciale di Caserta e una aliquota di personale specializzato “Antiterrorismo e Pronto Impiego”.

Il Colonnello Furciniti lascia il Comando dopo oltre tre anni per assumere l’incarico di Capo Ufficio Operazioni e Raccordo Informativo del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Roma. Il Colonnello Nicola Sportelli, 48 anni, sposato con tre figli, si è arruolato nel 1994 frequentando il corso quinquennale presso L’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo. Al termine del periodo di formazione, nel 1999, ha diretto prima la Sezione Operativa e poi la Compagnia “Pronto Impiego” di Lamezia Terme. Successivamente è stato assegnato al Nucleo Provinciale di Polizia Tributaria, occupandosi di attività di verifica.
A seguire è stato per cinque anni al Nucleo Polizia Tributaria di Napoli presso il Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata.

Nel grado di Maggiore ha prestato servizio presso il Gruppo Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari. Nel grado di Tenente Colonnello e Colonello ha comandato il Gruppo di Bari, il Gruppo di Locri e il Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata di Catanzaro. È laureato in Giurisprudenza e Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria. È insignito dell’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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