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⚽ Mondiali 2018, 2-2 spettacolare tra Giappone e Senegal. Honda salva i nipponici dal ko

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ROMA – A viso aperto, tra gol e errori, Senegal e Giappone si prendono un punto a testa e inguaiano Polonia e Colombia, ancora più sotto pressione: se una delle due perde, sarà inevitabilmente eliminata dalla competizione. A Ekaterinburg finisce 2-2, con gli africani avanti due volte e per due volte raggiunti dai Samurai di Nishino, bravo a indovinare il cambio Honda, decisivo nel fissare il risultato.

INUI REPLICA A MANE’ – Il Senegal la sblocca subito, grazie ad una pressione offensiva irresistibile: il cross è di Wague, la conclusione è dell’altro terzino Sabaly, Kawashima sbaglia l’intervento e di pugno spedisce il pallone sul ginocchio di Mané, velenoso nel farsi trovare sottoporta per l’1-0 di rapina. La reazione giapponese sbatte contro il muro Sané-Koulibalyed è tutta in un siluro di capitan Hasebe respinto da Osako; dall’altra parte Ismaila in mezza rovesciata va vicino al raddoppio.

Africani che sembrano in controllo totale del match ma che si fanno sorprendere al 35′: lancio lunghissimo dalle retrovie per Nagatomo, stop al volo fantastico – che non sembra voluto – ad eludere due difensori, in area arriva fulmineo Inui che si impossessa del pallone e di destro fredda N’Diaye per l’1-1. Il pari arriva fino all’intervallo, grazie a Kawashima che in uscita nega a Niang il raddoppio.

OSAKO, CHE ERRORE. TRAVERSA INUI! – Si riparte senza cambi: colpo di testa di Osako debole, Niang rasoterra impegna il portiere. A mezz’ora dalla fine ancora Osako protagonista, in negativo: la palla che gli regala Shibasaki è solo da spingere in rete ma il liscio imbarazzante vanifica tutto. Il numero 15 nipponico prova a farsi perdonare cinque minuti più tardi, con un bel tacco a liberare l’inserimento di Inui in area: destro di prima a giro, palla che scavalca il portiere ma si ferma sulla traversa.

ATTACCO SULLE FASCE: E’ 2-1 SENEGAL – Dopo Niang, è Inui a finire sul taccuino di Rocchi per fermare Sarr lanciato a rete. Mancano meno di venti minuti, il Senegal manovra sulla sinistra con Mané che trova Sabaly in area: veronica e cross rasoterra del terzino che Niang sfiora ma che arriva sul destro dell’altro laterale africano, Wague, che di potenza scarica in rete il nuovo vantaggio. Di nuovo gli esterni decisivi, la chiave della manovra offensiva del ct Cissè, con il numero 22 che diventa il più giovane africano della storia a segnare in una Coppa del Mondo (19 anni e 8 mesi).

HONDA ENTRA E PAREGGIA! – Nishino a questo punto si gioca il tutto per tutto: dentro Honda per Kagawa e Okazaki per Haraguchi, nel mezzo un tiro a botta sicura di Osako in area viene respinto con il ginocchio da Sané. La palla carambola poi sul braccio del difensore ma Rocchi lascia giustamente correre. Passano pochi minuti e il Giappone pareggia di nuovo: N’Diaye esce a vuoto su un cross, Inui rimette al centro trovando Hondae il suo sinistro spietato che elude anche l’ultimo tentativo disperato di Sané. E’ il gol che – ultimi cambi nel finale a parte – chiude il match, con l’ex Milan che entra nella storia del suo Giappone: mai nessun giocatore era andato a segno in tre diverse edizioni della Coppa del Mondo.

Fonte: Corriere dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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