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Barano e Procida: Abusivismi edilizi e tutela delle aree protette. Controlli dei Carabinieri

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La recente frana non deve essere dimenticata e il rischio incendi è sempre attuale. Lo sanno bene i Carabinieri della compagnia di Ischia impegnati nel contrasto del fenomeno dell’abusivismo edilizio. A Procida e Barano i militari delle locali stazioni hanno effettuato diversi accertamenti.

A Procida, i Carabinieri, insieme al personale dell’ufficio tecnico del comune e dell’Asl Napoli nord, hanno denunciato il titolare di un’azienda agricola. L’uomo, un 66enne del posto, aveva realizzato abusivamente un varco di accesso, ampliamento e sbancamento di terreno per una superficie complessiva di 65 metri quadrati, tettoie in lamiere per una superficie di 150 metri quadrati circa ed un locale deposito di circa 8 metri quadrati. I militari hanno esteso il sopralluogo in un’altra sede della stessa società e lì si accertava la realizzazione abusiva di altre opere in una zona, tra l’altro, sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale. Un varco di accesso, ampliamento e sbancamento di terreno per circa 40 metri quadrati e una tettoia in lamiere zincate per una superficie di 12 metri quadrati. Tutto è stato sequestrato.

A Barano, invece, i carabinieri – anche qui è stato preziosissimo il contributo offerto dal personale dell’ufficio tecnico del comune – hanno denunciato una 49enne del posto proprietaria di un terreno dove, in area sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, era stata costruita abusivamente una struttura adibita a garage per una superficie di 35 metri quadrati e una pavimentazione da 110 metri quadrati. Anche in questo caso sono scattati i sigilli.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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